Febbrili preparativi a Londra della Conferenza per il Canale di Suez

Febbrili preparativi a Londra della Conferenza per il Canale di Suez Giovedì si apre il Convegno dei 22 Stati invitati dalle Potenze Occidentali Febbrili preparativi a Londra della Conferenza per il Canale di Suez SI dibattito avrà luogo anche senza la partecipazione del delegato egiziano - L'Inghilterra è risoluta a imporre un controllo internazionale sulla • libertà di navigazione nello Stretto - 1 laburisti consigliano prudenza ■ Il russo Scepilov sarà il più forte sostenitore di /Vasser - Domani una riunione preliminare anglo-franco-americana (Dal nostro corrispondente) Londra, 13 agosto. I primi arrivi per la Conferenza di Londra sul Canale di Sue^ sono cominciati oggi. Senza alcun preavviso, due aeroplani sovietici, carichi di esperti e inviati speciali, sono giunti oggi pomeriggio all'aeroporto di Londra. Domani il Ministro degli Esteri sovietico, Scepilov, dovrebbe atterrare, nel pomeriggio, a bordo di un aereo a reazione. Contemporaneamente giungeranno 1 Ministri degli Esteri Italiano, persiano, portoghese, spagnolo, norvegese e etiopico. Mercoledì, oltre a Dulles e a Plneau (che inlzieranno subito una serie di consultazioni anglo-franco-americane) arriveranno 1 Ministri degli Esteri danese, svedese, olandese, indonesiano, tedesco e pakistano. Ultimo ad arrivare sarà quello del Giappone. L'inviato Indiano Krishna Menon è già in viaggio da qualche giorno e ha fatto sosta al Cairo per colloqui con Nasser. A Lancaster House 1 preparativi per l'organizzazione tecnica della Conferenza continuano solerti. Ma anche se tutti questi aspetti pratici, e materiali della Conferenza procedono nel modo più perfetto, dietro le quinte diplomatiche la situazione continua ad essere estremamente fluida. Oggi, a distanza di pochi giorni dalla riunione di Londra, 1 tre Paesi invitanti (Francia, Gran Bretagna e Stati Uniti) sembrano trovarsi in tre posizioni ormai sostanzialmente lontane. La Francia vorrebbe avanzare nel corso della Conferenza una proposta per l'internazionalizzazione del Canale e ha In progetto un ente internazionale che abbia pieni poteri per garantire la libertà di navlga,zione, per amministrare le sostanze, per dirigere le operazioni del Canale. La Gran Bretagna ha In mente un ente internazionale di controllo.che abbia soltanto alcuni del poteri proposti dai francesi, ma si rende conto che non è pratico chiedere a Nasser di rinunciare a troppe cose, se si vuole avere qualche speranza di successo. Il Governo britannico, comunque, terrebbe a che si giungesse a qualche forma di umiliazione di Nasser. II Governo americano — e già si dice che Dulles arriverà a Londra con un nuovo piano -— avrebbe infine in mente una commissione internazionale semplicemente per garantire la libertà di navigazione, ma sarebbe disposto a lasciare all'Egitto 1 -roblemi del fun¬ zionamento pratico e dell'amministrazione del Canale. Se a queste tre proposte occidentali si aggiungono i progetti dell'India e dell'Unione Sovietica (due Nazioni che probabilmente non chiedono altro che una solenne riaffermazione della convenzione di Costantinopoli del 1888) si comprende quali saranno le difficoltà, almeno iniziali, della Conferenza. I primi giorni verranno indubbiamente dedicati a sondare le varie posizioni. Soltanto all'Inizio della prossima settimana, secondo i piani attuali, ci si può attendere che qualcuno (probabilmente le Potenze occidentali) prenda l'iniziativa di formulare un piano per aprire le discussioni su una soluzione concreta. Poiché si prevede che Nasser non • accetterà le decisioni della Conferenza di Londra, si suppone che subito dopo la Conferenza avrà inizio una serie di consultazioni diplomatiche nelle quali l'India potrebbe assumere l'iniziativa per giungere a una soluzione finale. L'obiettivo Anale è quello di persuadere l'Egitto a sottoscrivere un documento internazionale, in cui vengano riaffermati i principi della convenzione di Costantinopoli. SI ha l'impressione a Londra che questo c0m. plto spetterà, in ultima analisi, alle Nazioni Unite. Sul fronte politico interno va riferito il turbamento che la politica governativa di Suez ha provocato nelle file del partito di opposizione. Molti deputati laburisti sono ora convinti che il nuovo leader Gaitskell, la cui condotta degli affari aveva finora riscosso l'approvazione unanime del partito, ha appoggiato troppo caldamente le misure prese dal Governo. Essi vorrebbero avere ora l'occasione di ritirarsi verso un atteggiamento assai più moderato. Nella riunione odierna, comunque, Gaitskell è riuscito abilmente a far affermare dai presenti un riassunto di tutte le parti più moderate da lui enunciate in Parlamento. Questa ingegnosa mossa ha indubbiamente smorzato l'inizio di frattura che si cominciava a manifestare troppo evidentemente. In un comunicato diramato questa sera, la direzione parlamentare del rtrtito chiede che il Parlamento, ora . in vacanza, venga riconvocato subito dopo la fine della Conferenza. Le conclusioni della Con ferenza, poi, dovrebbero essere sottoposte per l'approvazione finale alle Nazioni Unite. Riccardo Aragno Paracadutisti inglesi sbarcati dalla portaerei « Theseus » a Famagosta sfilano sotto l'ureo della Torre di Otello. Fanno parte del dispositivo di emergenza per Suez (Telefoto) Q ^ > 111 ! 1 ] ! 111111111111111111 ! i 1111 t i 111 ■ 11:111111111111111 ■ 11 ■ 11111111111 ! IL1111J f 111111111 ) 1111111 j I i ! 111 r 111 [ 1111111M111M1111 ! i 1111LI ! 11111111 ■ IJ111111111 ]

Persone citate: Dulles, Krishna Menon, Nasser, Riccardo Aragno