Con sommosse e scioperi i ciprioti reclamano le salme dei tre impiccati

Con sommosse e scioperi i ciprioti reclamano le salme dei tre impiccati IE ESECVMMONI SOSO AVVENUTE IERI NOTTI»' A XtCOStA Con sommosse e scioperi i ciprioti reclamano le salme dei tre impiccati Gli isolani avevano sperato fino all'ultimo istante in un gesto di clemenza - Violente dimostrazioni e lancio di bombe - Angoscia per la sorte di altri condannati (Nostro servizio particolare) Nicosia, 9 agosto. Bombe, imboscate, sciopero generale, dimostrazioni, scontri, stato, d'assedio in molte regioni, minacciosi fermenti nei campi di concentramento. La reazione di Cipro all'esecuzione capitale dei « patrioti » Andreas Zakos, Gharilaoa Michael'■'e - Jaoovos Patatsos, impiccati simultaneamente, stanotte alle iV}5, su tre forche allineate nel cortile della prigione centrale di Nicosia, ai va sviluppando violentissima è allarmante; (con le esecuzioni di stanotte sale a cinque il numero dei ciprioti impiccati dagli inglesi). Truppe in assetto di guerra, convocate di rinforzo al 'già forte presidio di polizia « di militari da ieri vigilante sul capoluogo dell'isola, hanno avu to un gran da fare per tutta lagiornata, a neutralizzare dimostrazioni ed a fronteggiare gli assalti condotti da folle scatenate contro la prigione reclamando le salme dei tre impiccati. Sull'isola si va ricondensando quella rovente atmosfera di odia-contro 'gli .inglési che già quattro" mesi-0 aveva tenuto in subbuglio Cipro dopo l'impiccagione dei c patrioti » Karaolis e Demetriou. I residenti inglesi sono statt < consigliati > dal Governatorato a circolare il meno possibile e a non uscire di casa dopo il tramonto, per la durata di una settimana, almeno. Con lo sciopero generale che dalle prime ore di stamane paralizza l'isola si prospettano nuovi inquietanti «viluppi di tensione. Quattro mesi fa, lo sciopero generale durò dieci giorni, causando grande disagio a tutta la popolazione. Sulla base di quella dura esperienza, le autorità britanniche hanno già predisposto ordini di emergenza, pei assicurare approvvigionamento in apprezzabile misura. Il governatore, Sir John Harding, ha fatto sapere ohe non cederà ad intimidazioni e garantirà l'ordine a qualunque costo. . La popolazione è stata colta di sorpreso, dall'annuncio delle impiccagióni. ìi comunicato è stato distribuito dal Governatorato alle tre, un quarto d'ora dopo le esecuzioni capitali, quando la popolazione era immersa nel sonno; soltanto nelle sezioni del movimento irredentista si vegliava per mettere a punto t piani di dimostrazione da scatenare all'alba per ottenere un rinvio delle impiccagioni. Pochi, in realtà, si erano resi conto che l'ora della morte stava per scoccare per i tre condannati. Attorno al carcere non era stato notato nessun movimento allarmante. I tre giustizieri che hanno portato al patibolo Zakos, Michael e Patatsos sono entrati nella prigione centrale di Nicosia a bordo di due camion carichi di poliziotti che andavano a dare il cambio di guardia. Gli automezzi hanno supera' to gli sbarramenti di filo apinato alle 8,05. Mezzora più. tardi, dal carcere si scatenava un frastuono terribile. Si inneggiava all'iE.O.K.A.y, si imprecava contro gli inglesi. Una pausa, dovuta all'energico in-, tervento delle guardie; e poi, grida di < morte al governatore \Baraing!->; < Abbasso l'Inghil- terra! »; < Viva i combattenti della liberazione! >; e, infint, cantato ' con furioso impeto, l'inno nazionale greco. In quel momento t tre « patrioti » morivano sulla forca. Il frastuono che si levava dal j carcere è andato sempre pift aumentando, . intercalato solo da brevi pause per tutta la giornata. Nicosia, già in allarme per quelle grida dei detenuti, è entrata in fermento appena il comunicato del Governatore ha annunciato le avvenute esecuzioni. Dai campanili di tutte le chiese hanno cominciato a dilagare lenti rintocchi funebri, esasperando la folla che si andava addensando nelle strade. All'alba, le dimostrazioni erano già numerose e furibonde. Non un negozio ha aperto i battenti, non un mercato ha funzionato. I severi moniti che le autorità britanniche hanno rivolto ai titolari degli spacci alimentari (minacciandoli di gravi multe e di ritiro delle licenze) non hanno trovato ascolto. Lo sciopero generale si manifesta spontaneo e compatto. Non si sono presentati al lavoro, nonostante le energiche pressioni delle autorità, neanche quei lavoratori < millr tarizzatiy impegnati alla realizzazione delle grandi basi inglesi attorno ad Akrotin, sulla costa meridionale dell'isola. Nei campi di concentra/mento di Itokkidimithia, presso Nicosia, e di Pyla, alla periferia di Larnaca, le guardie hanno fronteggiato oggi altri tentativi di evasione; si segnalano gravi scontri. Notizie di aziom a fuoco arrivano da quasi ogni iiiiiiiiiiiiitiiiiiiiitiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiitiiiiiiiiii regione dell'isola. Dal Governatorato, tuttavia, si afferma che la situazione < è sotto controllo >. Si prevedono sviluppi minacciosi, tanto più. che l'intera popolazione si va mobilitando sin d'ora per impedire che vengano impiccati gli altri cinque irredentisti già condannati a marte e attualmente detenuti nella prigione centrale di ■ Nicosia. L'i E.O.K.A. > ha fatto sapere che l'ondata di terrorismo rinnovatasi con la morte di Zakos, Michael e Patatsos sarà < spietata >. il Governatore ha risposto a queste minacce, annunciando a sua volta un aumento delle misure di sicurezza. Respingendo gli appelli dei familiari dei' tre irredentisti giustiziati stanotte e l'intervento della Chie- ?u££2^^?£X£\ to che le tre salme non saran- \ino consegnate ai parenti, ma saranno sepolte in località segreta, per impedire che vengano organizzati < funerali da martiri », suscettibili di esasperare ancora di più la tensione. a. p.

Persone citate: Demetriou, John Harding

Luoghi citati: Akrotin, Cipro, Nicosia