Nuova ondata di terrorismo a Cipro dopo la conferma di tre impiccagioni

Nuova ondata di terrorismo a Cipro dopo la conferma di tre impiccagioni Nuova ondata di terrorismo a Cipro dopo la conferma di tre impiccagioni Pattuglie britanniche attaccate a raffiche di mitra - Due bombe esplose sotto la stazione radio di Nicosia Ribellione in un carcere - Sciopero della fame di 350 detenuti politici - Le esecuzioni entro quarantott'ore (Nostro servizio particolare) Nicosia, 7 agosto. Posti di blocco, rastrellamenti, perquisizioni, esortazioni al popolo perché non si presti alla « nuova ondata di terrorismo » annunciata dall'i Eoka> e coprifuoco: questa da stamane la situazione a Cipro. Il governatore britannico ha deciso la « grande emergenza » in seguito alle minacce della centrale irredentista di accompagnare con « una ondata di sangue » {'imminente impiccagione dei tre «patrioti» Zakos, Michael e Patatsos. Il governatore britannico, sir John Harding, ha confermato stamane le sentenze capitali a carico dei tre. La « Eoka » ha immediatamente risposto rilanciando in azione squadre di terroristi, che si sono particolarmente impegnate a Nicosia, a Famagosta, a Kyrenia e in altre località dell'isola, tendendo imboscate alle pattuglie britanniche e attaccando a colpi di bombe a mano é a raffiche di mitra acquartieramenti e prcsidii. La popolazióne è in fermento. Molti negozi hanno chiuso i battenti appena è stata resa nota la decisione del governatore nei confronti dei tre condannati. In segno di protesta contro l'impiccagione si. sono messi in agitazione, proclamando uno sciopero della fame per la durata di Si ore, anche 350 detenuti politici in un campo di concentramento alla periferia di Nicosia. Andrea Zakos, Charilaos Michael e Iacovos Patatsos dovrebbero salire sul patibolo fra 48 ore al massimo. Ne ha dato laconica informazione un funzionario del Governatorato, precisando che solitamente non passano più di due giorni fra la « conferma > delle sentenze ad opera del governatore e Fesecuzione capitale. Eccezionali misure di precauzione sono state già adottate, per lungo raggio, attorno al carcere dove sono detenuti i tre condannati. La tensione di questi giorni ricalca il fermento che quattro mesi fa caratterizzò la reazione cipriota all'impiccagione di altri due «patrioti», Karaolis e Demetriou. Scioperi tenaci e tempestose dimostrazioni tennero in agitazione l'isola e l'< Eoka » si scatenò in una terribile ondata di terrorismo. Sanguinose invettive all'indirizzo degli inglesi e minacce di spietate rappresaglie sono riapparse, come quattro mesi fa, sui muri di Nicosia. Volantini a firma del comandante dell'* Eoka », Grivas, esortanti la popolazione a proteggere i terroristi sono stati lanciati, con rapide incursioni di ciclisti durante le prime ore di stamane, in quasi tutte le località dell'isola. Due bombe ad orologeria sono esplose, fra le molte fatte scoppiare »»i molte città, sotto la stazione radio di Nicosia, una poco dopo l'una della notte scorsa e l'altra alle sette di stamane. Attorno alla stazione radio del capoluogo è stato rinforzato con provvedimento di tempestiva emergenza lo sbarramento di filo spinato, avendo le autorità britanniche appurato che i terroristi si propongono di farla saltare. Le due bombe esplose fra stanotte e stamane non hanno fatto vittime, ma hanno distrutto trenta casse contenenti una nuova trasmittente e un grosso carico di pezzi di ricambio ed hanno arrecato donni all'edificio. La garitta della sentinella di guardia all'ingresso dell'edificio è andata a pezzi, ma il soldato ha riportato soltanto lievi ferite, perché al momento della deflagrazione era , distante alcuni metri e, fortunatamente, al riparo dei sacchetti di sabbia che circondano lo stabile. Truppe sono state messe di fazione attorno ai campi di concentramento e alle carceri. Il campo « K > situato presso il sobborgo di Kokkinodrimithia, alla periferia di Nicosia, dove stamane ha avuto inizio 10 sciopero della fame di 350 detenuti politici è ora fortemente presidiato. Pattuglie di paracadutisti sono state mandate a vigilare anche sulla prigione centrale di Nicosia, dove, quando è stata conosciuta la decisione del governatore che confermava l'impiccagione dei tre irredentisti detenuti hanno inscenato una tempestosa dimostrazione. Gridando « Eoka » ed € Eno sis » (unione con la Grecia), i detenuti hanno tentato di sopraffare le guardie e, respin ti, hanno messo a soqquadro 11 carcere, E' evidente nell'i Eoka » una delusione, in quanto i dirigenti della organizzazione fidava- npftanlcotrgvtcZdniravs no ta un atto di clemenza da parte del governatore nei confronti di Zakos, Michael e Patatsos, dopo che l't Eoka > aveva rimesso in libertà, nella notte fra sabato e domenica, l'inglese John Cremer, un vecchio di 78 anni, preso in ostaggio e minacciato di morte nel caso che il governatore non avesse provveduto a graziare i tre < patrioti y. Il vecchio fu rilasciato in seguito all'appello che uno dei tre condannati a morte, Andreas Zakos, rivolse dal carcere ai dirigenti dell'i Eoka » perché non coinvolgessero nella lotta in corso « un uomo che non e responsabile né delle nostre attività né di quelle del Governatorato ». Il governatore ha invece stabilito che la « giustizia abbia il suo corso regolare » ed ha confermato la condanna a morte nei confronti dei tre irredentisti. Ed ha fatto sapere che non si lascierà intimidire dalla nuova ondata di terrorismo. Al Governatorato ammettono che la situazione < si è rifatta esplosiva». a. p. I nordafricani di St. Etienne danno ai figli ii nome Nasser St. Etienne, 7 agosto. Numerosi arabi e nord-afri cani residenti a Saint Etienne hanno denunciato allo Stato civile, dal 1° luglio ad oggi, la nascita di bambini cui hanno imposto il nome di Nasser.

Persone citate: Andrea Zakos, Charilaos Michael, Demetriou, John Cremer, John Harding, Nasser, Nasser St