Uno dei tre soci della «Nicolay» arrestato mentre zappava un campo

Uno dei tre soci della «Nicolay» arrestato mentre zappava un campo Uno dei tre soci della «Nicolay» arrestato mentre zappava un campo L'ex vice •presidente della Società si è costituito ed ha raggiunto gli altri due a Marassi Genova, 6 agosto. L'ex agente di cambio Giobatta Gualco, uno dei tre responsabili dello scandalo « Nicolay», si è costituito e ora è in carcere a Marassi in compagnia dei suoi soci Orfeo Succio e Rinaldo De Ferrari. L'affare « Nicolay > ebbe inizio alcune settimane fa, allorché sette persone si presentarono in questura e denunciarono di essere state seriamente danneggiate nella loro attività commerciale dalle incredibili oscillazioni delle azioni. Nicolay nelle quotazioni di Borsa: le perdite subite dai sette denuncianti e da altri operatori piemontesi e lombardi, raggiungevano un totale di mezzo miliardo. II trio Gualco-Succio-De Ferrari, nel 1950, s'impadronì in poche settimane di un grosso pacchetto azionario della società -Nicolay» sulla base di .3400 lire per azione, acquistan' louu cosi la maggioranza. Coniluaa l'operazione, i tre si divisero i posti: Gualco vicepresidente', Succio e De Ferrari consiglieri d'amministrazione; nello stesso tempo 1 tre venivano nominati agenti di cambio presso la Borsa di Genova, e ciò illegalmente in quanto, essendo membri del Consiglio d'amministrazione della tNlcolay», non potevano operare in qualità di agenti borsistici. Appena avuto 11 timone della c Nicolay », 1 tre fecero aumentare 11 capitale sociale da 247 milioni e mezzo a un miliardo e 510 milioni, senza che venisse modificato il patrimonio sociale, rimasto quello dsl 1947; nel giugno 1955, gli aumenti di capitale e pagamento erano avvenuti nella misura del 4,5% e quelli gratuiti del 95%. Succio aveva orchestrato una campagna pubblicitaria per l'aumento dei titoli: nell'agosto 1955. le azioni da 1500 lire erano salite a 13.200 lire e la « Nicolay » venne valutata sedici miliardi! Quindi i tre crearono una nuova società, la « Sfiar > le cui azioni salirono immediatamente da mille' lire nominali a quindicimila,lire. Ma Infine la manovra del tre soci venne scoperta e accadde 11 < era k >. Piemontesi, liguri e lombardi, persone oneste e laboriose che avevano investito 1 loro risparmi nelle due socie¬ tà, si videro ad un tratto sul lastrico; le azioni « Nicolay» e «Sfiar» precipitarono rispettivamente a seicento e duecento lire, causando enormi dissesti. I tre ex agenti di cambio Gualco, Succio e De Ferrari sono imputati di truffa aggravata per ingente valore, e rialzo forzoso di titoli di Borsa. Per arrestare il Succio, introvabile, un agente di polizia si travesti da benzinaro e si appostò presso il distributore che esiste in via Caprera, dove abita appunto il Succio. L'agente attese ore ed ore; finalmente, a sera, ecco una « 1400 », guidata proprio da Orfeo Succio: «Benzina», disse, e 11 benzinaro di rimando: « Siete in arresto, signore ». Rinaldo De Ferrari, Invece, aveva scelto per la fuga 11 Piemonte: la Mobile lo localizzò, ed allora ecco entrare in funzione la seconda trappola. Gli agenti si tramutarono in compratori di terreni e partirono per Vignole Borbera (Alessandria); girarono alcuni campi, poi trovarono un contadino che zappava, lo riconoboèro: era De Ferrari. Per il Gualco l'operazione-arresto è stata più complessa: la Mobile l'aveva localizzato fra Busalla, Gavi e Voltaggio; 11 Gualco era aiutato da un'amica e 1 due si spostavano continuamente nella zona. Sabato la coppia fu finalmente con sicurezza segnalata a Costa di Bosio. Nella notte la signora si era assentata dal rifugio per provvedere a certe necessità del fuggiasco, ma l'« Alfa » condotta dagli agenti vigilava, e quando la signora tornò verso Costa di Bosio, fu fermata e le fu sequestrata la macchina. Ella si recò quindi dal Gualco e gli fece capire l'impossibilità, ormai, di sottrarsi all'accerhiamento. II Gualco si rivolse allora al suo legale, Andrea Corte, che si recò in questura, ove dichiarò che 11 suo cliente Intendeva costituirsi; il comandante della Mobile, sulle assicurazioni del professionista, provvedeva a togliere il blocco a Costa di Bosio, e cosi ieri alle 16,30 Globatta Gualco, che non era riuscito a mettere In atto li suo progetto di fuga. In Svizzera, ai presentò in questura consegnandosi al comandante della Mobile.

Luoghi citati: Alessandria, Bosio, Busalla, Gavi, Genova, Piemonte, Svizzera, Vignole Borbera, Voltaggio