Scivola dalle sponde di cemento e annega nel canale di Moncalieri

Scivola dalle sponde di cemento e annega nel canale di Moncalieri Scivola dalle sponde di cemento e annega nel canale di Moncalieri L'imprudenza di un giovane - Non trova appiglio e la corrente lo trascina via Un giovano di diciotto anni, garzone presso una cascina di La Loggia, è miseramente annegato ieri mattina nel canale ohe porta l'acqua del Po alla centrale dell'Azienda Elettrica Municipale di Moncalieri. 11 garzone si eh ama Pasquale Martino ed è residente a Casalbore di Avellino, Da venerdì scorso lavorava alle dipendenze del colono Giuseppe Domenico, nella cascina Lanca, presso il qual*? aveva già prestato servizio nell'estate di due anni fa. Ieri mattina, verso le 11, egli custodiva le mucche al pascolo, a duecento metri dalla fattoria, in prossimi tà del canale derivatore. Questo canale, profondo cinque metri, è tutto in cemento e le sue sponde, all'Interno, sono fortemente inclinate. Chi ha la sventura di cadere in acqua non può tornarne ad uscire usando solo le proprie forze, anche se abile nuotatore, perché le sponde a scivolo sono oltrettutto viscido e non permet tono alcuna presa. Il giovane è caduto in acqua e per giunta non sapeva nuotare. Per la strada che fiancheggia il canale era da poco transitato In bicicletta un operaio della Recchi, l'impresa che ha costruito i! canale e che ha in corso la costruzione di un reticolato sulle due sponde per evitare che uomini o anunaii precipitino in acqua. In questi ultimi tempi vi sono caduti quattro cani, tre lepri e due mucche. Soltanto queste ultime poterono essere salvate. L'operaio, Virginio Arnaudo, si era fermato a scambiare qualche parola con il giovane e poi aveva proseguito per la sua strada. Pochi minuti dopo udiva alle proprie spalle delle grida, accorreva e vedeva il Martino in acqua che slava annaspando disperatamente. L'Amando, trovato In quel pressi un rastrello, cercava, di allungarlo al pencolante, ma H manico era troppo corto (il canale è largo una decina di metri) e il poveretto non poteva afferrarlo. Qualche attimo dopo acom par iva nell'acqua. Virginio Arnaudo correva alla cascina Lanca a dare l'allarme. Si incominciavano le ricerche cui prendevano parte poco dopo I vigili del tuoco di Torino con una barca e arpioni e 1 cara binieri di Moncalieri. Veniva scandagliato tutto il tratto del ca naie dal punto della caduta fino alla griglia della centrale elettrica. Questa opera continuava senza esito fino a sera. Alle 20,30 si decideva di prosciugare H cabale : le turbine venivano fermate e si alzavano tutte le paratoie. Ma ciononostante a tarda on. la salma non era ancora stata rinvenuta. Circa le cause della sciagura si pensa ohe il giovane avesse voluto lavarsi t piedi (infatti sulla sponda sono stato trovate le sue scarpe). Tenendosi con una mano ad uno dei ferri che sono destinati a reggere la costruenda re,'? di protezione, egli si era calato verso I acqua; ma la presa della ina no a un certo punto gli è mancata ed è scivolato in acqua. Pare che 11 Martino abbia dei parenti a Pecetto, ma fino a Ieri sera non era stato possibile rintracciarli.

Persone citate: Giuseppe Domenico, Lanca, Pasquale Martino, Recchi, Virginio Arnaudo

Luoghi citati: Avellino, La Loggia, Moncalieri, Torino