Iniziato con una vittima il carosello di Le Mans

Iniziato con una vittima il carosello di Le Mans itfnfgraffo un patetico ammonimento ai piloti Iniziato con una vittima il carosello di Le Mans 11 nostro Castellotti non ha preso la partenza (Dal nostro inviato speciale) Le Mans, 28 luglio,.... Sul circuito di Le Mans, la celebre corsa delle «24 ore», è cominciata con un patetico appello lanciato dal veterano dell' automobilismo francese, Charles Faroiuc e indirizzato in particolare ai piloti." « L'avvenire dello sport automobilistico è nelle vosire mani — ha detto loro Faroux al termine di una breve o sintetica conferenza che ha riunito tutti i protagonisti della prova —. Raccomando a tutti la massima accortezza, che anche la più popolare corsa del mondo non potrebbe sopravvivere a un altro incidente ». L'immutabile cerimoniale che precede la partenza si svolge con la precisa regolarità che distingue l'organizzazione della celebre corsa. I piloti allineati sul lato opposto della pista sono 49, che, al segnale del mossiere, si lanciano di corsa al volante delle loro macchine e fra un boato di motori iniziano il gigantesco girotondo Tra questi, i principali sono i conduttori delle sei Jaguar delle due Aston-Martin e delle tre Ferrari, Nessun italiano è però tra quéste ultime; che l'astensione di Castellotti ha privato la Casa italiana del solo nostro rappresentante. Alla guida delle 3 vetture sono state dunque destinate le coppie seguenti: Hill-Sullivan; De Portago-Hamilton; GendebienTrintignant, mentre HawthornBueb, Paul Frère-Titterington, Sanderson-Flochart sono per la Casa Jaguar gli atout maggiori. I primi giri della corsa — il nuovo circuito misura esattamente km. 13,461 — vedono al comando la Jaguar di Hawthorn seguita dall'Aston-Martin di Moss e dalle Ferrari. Ma ben presto le posizioni muteranno e parecchi incidenti, sia pure senza gravità, sconvolgono la corsa. La prima delle vittime meccaniche è la Ferrari n. 11 di De Portago il quale, urtando in curva la Jaguar dj Fairman, ribalta ed esce di strada; De Portago esce però miracolosamente illeso dal drammatico incidente e può rientrare a piedi al boa? della sua Casa. Entrambe le vetture sono però ritirate dalle, corsa; poco dopo, e cioè al sesto giro, sarà la Panhard pilotata dal francese Hery enei rovesciandosi nella curva di Mulsanne, si incendia. Lo sfortunato pilota, benché prontamente soccorso, è spi rato verso le 20.30 all'ospedale di Le Mans ove era stato tra sportato Egli apparteneva al la categoria dei piloti « gentle men » essendo proprietario di un grande garage a Nantes e praticava lo sport automobili etico per pura passione Ave va 43 anni, era ammogliato e lascia due figli uno dì 17 e l'altro di 14 anni. Nel frattempo la Jaguar n. 1 di Hawthorn è costretta a fermarsi a più riprese e il suo posto è preso alternativamente dal suo compagno di scuderia Sanderson (Jaguar n. 4) e da Stlrling Moes che, accoppiato a Peter Collins, pilota l'Aston-Martin n. 8. I due piloti inglesi battono più volte il primato della velocità sul giro, portando successivamente la media da km. 168,263 a 181,837 (Sanderson-Jaguar). Questo duello ha per conseguenza di accelerare la Ineluttabile selezione dei valori E' per il 34° giro che è previsto il primo rifornimento per le grosse cilindrate: teso è l'in teresse, che questo è per i con correnti 11 primo tosto della nuova formula che essi devono saper superare. Tutti riescono a giungere in tempomassimo al rifornimento ove, in qualche secondo, agguerrite squadre di meccanici compiono questa importante formalità. L'altoparlante intanto annuncia in tutte !e lingue le principali prestazioni realizzate nelle prime ore della corsa: ìpprendinmo cosi che la più iltn velo"lln reni'zz»tu sul chilometro è stata dello Ferrari pilotata dtt Hill, con 234,223 La pioggia che ad intervalli innaffia copiosamente urani ni e pista ne è in gran parte responsabile, e al 36" giro la Talbot pilotata da Lucas si capovolge r.bbordando la difficile curw di Maison Bianche. Nessun male, ma Lucns è co stretto al ritiro. Nelle, notte intanto sopraggiunta brillano le vivide luci della gigantesca kermesse. In lontananza si accende improv visamente un grande bagliore: è la Porsche pilotata dal tedesco Glocker che è entrata in collisione "con 'la Ferrari (non ufficiale) di Pierre Meyrat, e brucia. Quest'ultimo grazie a un acrobatico salto uscirà illeso dall'urto, mentre Glocker sarà trasportato all'infermeria con una gamba fratturata. 1 ritiri si succedono e poco dopo è il turno della Stanguellini di Duval e della Panhard di Chancel, che urtandosi escono di strada e saranno ab-bandonate sul ciglio della pi-sta dai loro piloti, fortunata- mente illesi. L'Aston Martin _iW„.„ 14.„_ n,,„™„„t„ _,„ pilotata alternativamente da Stirlmg Moss e Collins, con-tinua intanto ad essere al co¬ mando della corsa, seguita a poco più di un minuto d'18") dalla Jaguar di SandersonFlockart. t „ ir„™„»i l'k.» Le Ferrari, nonostante 1 han- dicap della loro affrettata e sommaria preparazione, seguo- no con magnifica regolarità. 566 1/10, media km. 164.986; 2 Sanderson-Flockart (Ja- guar), 85 giri, 6.56'31"9; 3.Gen-debien-Trintignant su Ferrari,83 giri. 6.56'5"4; 4. Parnell-Salvldorl (Aston Martin), 82 ~!,.i nR^'nn";. * «in Qnliùion giri, 6.5760 ^; 5. Hìll_-SulHvan(Ferrari). 82 giri, 6.58'7/10. A mezzanotte era in testa la Jaguar di Sanderson e Flochart con 98 giri, seguita a 42 secondi dall'Astori Martin di Memo p Pnllinn Al terrò «osto Moss e LOiiins. ai terzo posto veniva la Ferrari di Gendebien e Trintignant con 98 giri, se gulta dall'altra Ferrari di Si mon e Phil con 94 giri. m. b.