Nencini è primo a Parigi WaIkowiak vincitore del «Tour»

Nencini è primo a Parigi WaIkowiak vincitore del «Tour» L'ultimo bolior sotto la pioggia, vede il trionfo dei tricolori che si aggiudicano la sesta vittoria di tappa Nencini è primo a Parigi WaIkowiak vincitore del «Tour» Fuga di quattro che giungono da soli al traguardo fanale - La squadra italiana, seconda in classifica generale, unica delle dodici che termina al completo -1 vari gruppi giunti al Pare des Princes.regolati in volata dai nostri rappresentanti - Mlippis ha diteso il 5° posto riconquistato l'altro ieri, staccato di soli 11" dal k° - Media primato al "Tour,, 1956 : oltre 37 Km. orari (Dal nostro inviato speciale) Parigi, 28 luglio. Gira Walkowiak sulla rossa pista del Parco dei Principi, i suoi occhi vedono attraverso le lacrime la folla enorme che gli sta tributando l'ovazione del trionfo. E' poi salito in tribuna di onore per la consacrazione ufficiale insieme con la moglie, sposata da pochi mesi, e sul più bello sono scoppiati a piangere come bambini. Nel prato una baraonda che sa di festa, il giro, questo giro strano eppure divertente ha scritto la parola fine. S'è chiuso eon una tappa di SS1 km., lungo i quali Bauvin e Adriaenssens avrebbero potuto tentare l'estremo colpo a sorpresa. Sanno avuto ragione i sostenitori del quieto vivere, c'è stata battaglia solo in principio, per una furibonda schermaglia nella quale sono intervenuti anche gli tassi», poi la corsa ha ricalcato i temi della passeggiata abituale. Si * accesa al fondo, piuttosto, .un finale con i fiacchi, ai fuochi artificiali. A- SO km. dall'arrivo sono scattati Nenoini e Do Smet, raggiunti da mirando e da Le Ber, e i quattro hanno conquistato un vantaggio tale da garantirsi dall'inseguimento; non solo, ma quando già la periferia di Parigi era in vista, Ockers si è fatto luce di prepotenza ed è evaso dal gruppo, a lui si sono aggiunti Defilippis, Conterno, Fantini e altri nove corridori, fra i quali mancavano Walkowiak, Bauvin, Adriaenssens e Bahamontes. E' successo fi finimondo a so all'ora. Al Pare des Princes, gremito di un pubblico eccezionale, sono sbucati Nencini, De Smet, Le Ber e Mirando. Volata da cardiopalmo, almeno per noi. La vinceva Nencini, segnando cosi il sesto successo tricolore, e V dopo giungeva il gruppetto di Defilippis; e' Fantini imponeva il suo guizzo. Febbre di marca italiana, MS" dividevano Nino da Bahamon tee, s'apriva al « Cit » la possibilità del quarto posto, Ma il plotone irrompeva a SS", pei 10 scarto di 11" lo spagnolo si era salvato: -una piccola ■ soddisfazione, era Padova» ad aggiudicarsi questo affollatissimo sprint. Ed è incominciata, allora, la confusione di rito ogni anno, al velodromo, - C'erano figure note, impegnate nella riunione d'attesa, Maspes, Bobet, Sacchi, Anquetil, Morettina, Van Steenbergen e tanti altri, ma la loro fama duratura è stata travolta dalla celebrità momentanea dei c reduci > del girò. Anche un bisticcio fra Sacchi e Plattner, un bisticcio generato da una burrascosa manche di velocità è passato sott'ordtne, tutti volevano godersi la serie dei giri d'onore. 11 primo è toccato a Nencini, sepolto da un imponente mazzo di fiori, il viso solcato da due « baffi. » di rossetto, ricordo dell'affettuoso abbraccio di una delle mifises ohe qui abbondano. Quindi e venuto il turno di Walkowiak. Diluvio di applausi per Darrigade, per Gaul, per Ockers, per Bassenforder, applausi e fischi per Bauvin, fischi e applausi per il signor Bidot, il C.T. francese che con la scel ta della formazione ha evidentemente scontentato l'opinione pubblica. Per di più, gli è anr data male, e i fi/osi, uguali sotto ogni cielo, gli appioppano responsabilità curiose e contorte. E gli evviva si sono rinnovati con incredibile intensità, allor¬ ché sono stati di scena Defilippis e la nostra compagine, seconda classificata nella graduatoria a squadre. Grandi urli di < bravò Binda! >, Bidot stava a sentire e sospirava, e per il € Cit > battimani tanto forti che parecchi degli italiani presenti si sono lasciati prendere dalla commozione. Nino si è fatto le ossa, al < Tour > ha superato un esame difficile con esito sorprendentemente posi¬ tdcncmeglaP tivo. Lo vogliono adesso un podappertutto per le riunioni, a cominciare da domani. Comunque assieme a Cojiterno, sarà lunedì a Torino, anche con Fornara e Monti che domani gareggeranno in Belgioe con gli altri < tricolori > die già stasera sono partiti per l'Italia. Erano le sei passate, quando abbiamo lasciato il Pare des Princes e la folla chiedeva an coro « un tour, un tour, un tour > e gli atleti concedevano soddisfatti i giri d'onore. Un ' saluto, nella babele di molte voci che siincrociavano, a Binda. < Soddisfatto t >. < Certo, la nostra era una buona piccola squadra, che ha ottenuto risultati preziosi. Mi 7ia?mo deluso un po' Fornara, Coletto e, fino a Gap, Nencini. Benissimo gli altri >. Un senso di generale stanchezza ha dominato in questi ultimi giorni. Perché è stata una corsa strana, a colpi di scena, a sorpresa, una corsa che ha tolto letteralmente il flato. Mancava il campione che desse la sua impronta, che fosse capace di imporre la sua abilità fin dai primi giorni. Ha deluso lo squadrone belga, si è « bruciatai presto l'equipe di Francia, la compagine di Binda' ha invece raggiunto risultati persino superiori all'attesa. Ha messo in vetrina l'unico uomo nuovo del « Tour y, Nino Defilippis, il €dt> di Torino, che ha saputo resistere al ritmo spaventoso imposto alla gara da pattuglie di ragai i sfrenati che di volta in volta puntavano al successo, assolutamente non curandosi di quanto sarebbe loro toccato il giorno dopo. Non ha vinto il migliore in senso assoluto, senza dubbio Ockers, e dalle accoglienze della folla, differenti da quelle degli anni scorsi, si è capito una certa perplessità nei confronti di Walkowiak. Ma il ragazzo è felice lo stesso, nell'ultima tappa ha battagliato con un cuore grosso così e forse è piii in gamba di quanto generalmente si crede. Stasera, mentre telefoniamo, dorme finalmente senea incubi e domattina, svegliandosi, crederà di sognare, si troverà ài piedi del letto una fiammante « maglia gialla > che nessun Bauvin e nessun Adriaenssens pud ormai più togliergli. Gigi Boccacini 1 à 1 Ordine di arrivo: 1. Nencini, km. 331 in 9 ore 28'5", media km. 34,959 (con l'abbuono 9,27'5"); 2. Le Ber (con l'abbuono 9,27'36"); 3. Mirando, 4. De Smet tutti col tempo di Nencini; 6. Fantini a 2'; 6. Ockers, 7. Darrigade, 8. ThOmin, 9 Voòrting, 10. Coletto, 11 De Bruyne, 12. Hoorelbeke, 18 Van Genechten, 14. Wagtmans 15. Nolten, 16. Defllippia, 17. Forostier, 18. Barbosa, tutti col tempo di Fantini; 19. Padovan a 2'34" che batte in volata il gruppo comprendente tutti gli altri italiani c i migliori del Tour; 88. e ultimo Glbanel a 13'22". Si è ritirato Bllena. CI assidivi della tappa a squadre: 1. Italia 28 ore 27'16' 1'; 3. Ovest a l'4". Chissifira generale _o squadre: ] 1. Belgio, 269 ore 47'42"; 3. Italia * M'26"; 3 .Olanda a 1,13 46 ;4 Francia a 1,24 8 . Seguono nel- ,.oralne. ovest, Sud-Bit, Spagna ' Lussemburgo, Nord-Est-Centro (la squadra della maglia gialla), Sud Ovest, Ile de France e Svizzera. Il premio per il corridore più sfortunato dell'intero Tour è stato assegnato a Picot. i Media generale del. Tour dopo la 22a tappa: km. 37,045 all'ora, classiti»» generale: 1. Walko !wiak, 124 ore l'16", che ha per I corso I km. 4528 del 48° Tour de Wagtmans a 10'59"; 7. Lauredi a 14'1"; 8 Ockers a 16'62"; 9. Pri|vat a 22'59"; 10. Barbosa a 26'3"; ìli. Voòrting a 27'16"; 12. ForeI^ier a 3015"; 13 .Gaul a 32'14"; „?°bl";P",,a ,3fi3 5r\lLiÌ5„'H.D! iGroot a 38 40 16. Darrigade a ;30,51,,. 17 closu a41.47». is. pi¬ 2. Belgi-icol a 42'28"; 19. Dotto a 47'l9' 20. De Bruyne a 49'53"; 21. De Smet a 50'56"; 22. Nencini a 64' 56"; 23. Monti a 56'58"; 24. Fornara a 59'58"; 25. Quentin a 1 ora 3'59"'- Padovan a 1,7'25"; 27. ,Coletto a 1|9'13"; 39 Brankart a 1.41'6"; 41. Conterno a 1,45'65 42. Giudici a 1,46'58"; 48. Fantini a 1,57'20"; 49. Gemlniani a 1,57' 31"; 50. Hassenforfl'-.- a 1,5S'20"; 55. Baffi a 2,17'54' , 88. e ultimo Chaussabel a 4,10' 18". La vittoriosa volata di Nencini (11 terzo da sinistra) al Parco del Principi. (Telefoto)