II comandante italiano racconta come diresse le operazioni di salvataggio

II comandante italiano racconta come diresse le operazioni di salvataggio II comandante italiano racconta come diresse le operazioni di salvataggio ti capitano constatò subito che la attuazione età gravissima perché metà delle scialuppe erano inutilizzabili - Egli elogia il comportamento dell'equipaggio e ringrazia i passeggeri per la (oro disciplina Calamai abbandonò la nave circa tre ore prima nel naufragio, quando l'affondamento apparve inevitabile (Dal nostro Inviato Speciale) New York, 28 luglio. < Smentisco con la massima fermezza che il mio equipaggio non abbia curato sino all'estremo delle sue forze la salvezza del passeggeri. E' a mia conoscenza diretta ohe' l'equipaggio ha fatto tutto infero il suo dovete. Posso dire, per il momento, che tutti, marinai ed ufficiali, si sono comportati perfettamente da marinai». Il capitano Piero Calamai, facendo queste dichiarazioni nella conferenza-stampa convocata negli uffici della Compagnia « Italia », non lasciava trasparire l'amarezza che anch'egli indubbiamente condivide con i membri del suo equipaggio per le insinuazioni, le malignità, le- interpretazioni sensazionalistiche e partigiane, ohe una piccola parte dei passeggeri ha fatto sbarcando ien dallo Stockholm. Ancora visibilmente provato nel fisico dalla tremenda pro¬ va, il capitano Calamai ha affrontato con fermezza e sicurezza il fuoco di fila dei cronisti; pure se molti erano chiaramente intenzionati a interpretare le sue dichiarazioni in modo da alimentare ancor di più-le passionali testimonianze, raccolte con prontezza dalla stampa americana (ma deplorate esplicitamente da una parte dei giornali statunitensi).. Ed è stato un gran bene che Calamai abbia convocato la conferenza-stampa: il suo silenzio minacciava già di essere interpretato come un indizio di preoccupazione, come la prova che si volesse eludere il confronto con un'opinione pubblica spesso incline a credere ad ogni giudizio sfavorevole agli italiani. La sua . dichiarazione alla stampa, ed il racconto emozionante ohe egli, ha fatto delle disposizioni date e delle sue azioni dal momento dello speronamento a quello dell'abbati dono della Doria, varranno — si spera — a richiamare l'opinione pubblica e la stampa americana alla considerazione di un fatto di importanza fondamentale: che praticamente tutti i passeggeri che non vennero annientati dalla prua dello Stockholm, sono stati salvati] che quasi nessuna perdita di vite si è dovuta registrare nelle operazioni di salvataggio, E questo successo, che gli uomini di mare hanno immediatamente capito ed apprezzato, dovrebbe disperdere la nube di odiosi sensazionalismi e di speculazioni drammatizzate, ohe qualcuno .vorrebbe Imbastire contro il'buon nome della marineria italiana. II capitano dell' Andrea Doria era fiancheggiato da due avvocati della Compagnia .Itar Ha, Underwood e Brick, il cui compito i di assicurarsi che nessuna dichiarazione di natura tecnica possa in qualsiasi modo compromettere o sviare lo indagini, che. verranno compiute per l'accertamento delle responsabilità e per la liquidazione dei danni da parte delle Compagnie di Assicurazioni. ■ Oltre ul dramma umano e marittimo, bisogna infatti tenere conto anche di questi fattori economico • giuridici, ' di estrema importanza. I due avvocati si opposero quindi, come già ieri avevano fatto gli avvocati della Compagnia di navigazione svedese durante la conferenza-stampa del comandante dello Stockholm, che il comandante Calamai rispondesse a domande tecniche. Essi si assunsero la responsabilità dei ri/luti, e gli permisero solo di rispondere a quelle domande che, senza investire questioni tecniche, potevano contribuire a chiarire megho l'azione del comandante. Calamai, continuamente interrotto dal clamore dei fotografi.e della macchina da presai cominciò a rendere cavallerescamente omaggio ai passeggeri.' i ' " ' «Desidero esprimere a t ut ti i passeggeri che viaggiavano sull'Andrea Dorla la mia ammirazione e gratitudine per la loro magnifica condotta. Desidero particolarmente ringraziare quei passeggeri, che hanno ritenuto doveroso' esprimere il loro apprezzamento per le operazioni di salvataggio condotte dono l'incidente. «Dai profondo del mio cuore, dico grazie a quel passeggeri che hanno parlato in termini di alta ammirazione del mio equipaggio, del lavoro svolto dai miei ufficiali in un momento in cui, addolorati per la perdita di vite umane e per quella, cui siamo sensibili come uomini di mare, della nostra amata Andrea Dorla. Posso dire ora che è perfetta¬ msupvzsasitte i o a r o l o n r r ¬ mente vero che, se non fotte stato per il coraggio dei miei ufficiali e dei miei uomini, e per la 'cooperazione c la bravura dei passeggeri, le operazioni di salvataggio sarebbero state assai più rischiose e non avrebbero potuto ottenere i soddisfacenti risultati avuti. «In circostanze cosi serie e imprevedibili .come quelle-attraverso le quali siamo, dovuti passare, perdite e. danni erano inevitabili. Ma, per la mia esperienza come. capitano di una grande nave colpita da un cosi crudele destino, credo necessaria- sottolineare il fatto che' l'operazione più importante per tutti gl'interessati, cui il salvataggio delle vite umane, fu effettuata a dispetto di grandi difficoltà e coronata da un successo senza precedenti. < Quasi immediatamente dopo essere. siati colpiti dallo Stockholm, la nostra nave s-ubi uno sbandamento a babordo cosi' pronunciato da rendere tmpoasibile la messa in mare delle scialuppe del lato di tribordo. Tutte le scialuppe che potevano essere abbassate vennero messe immediatamente in armamento. La percentuale dei salvati fu cosi solo di una piccola frazione inferiore al cento per cento durante le operazioni di salvataggio. Quasi tutte le morti vennero registrate al momento dello speronamento, in conseguenza della collisione stessa. «Al primo momento possibile, quando la più completa delle indagini sarà completata, e sarà documentata l'intera storia, i particolari verranno fatti conoscere. Sino a quel momento io spero che ogni teoria, speculazione e voce sarà temperata da giudizi sensati. Desiderò ripetere ancora una volta la mia profonda gratitudine per l'Esercito, la Marina, il Servizio guardiacóste degli Stati Uniti; la Ile de France, il Cap Ann e per tutti coloro che collaborarono alte operazioni di salvataggio ». Il raccónto che delle drammàtiche ore del naufragio ha fatto Calamai, può sembrare arido, ma ricrea in realtà con grande immediatezza ciò che avvenne sul ponte di comando. Appena la prua dello Stockholm si immerse nella fiancata della Doria, ha detto il nostro capitano, <chìamai sul ponte di comando tutti gli ufficiali ai ponti ed impartii loro l'ordine di preparare l'armamento di tutte le scialuppe, mentre ad altri ufficiali diedi l'ordine di controllare lo stato della nave. tNon ho fatto in quel momento alcuna comunicazione ai passeggeri circa il loro movimento verso le scialuppe di salvataggio, perché per prima (Contìnua in 5.a pagina)

Persone citate: Andrea Dorla, Calamai, Piero Calamai

Luoghi citati: Italia, New York, Stati Uniti