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L'opinione di due esperti sul funzionamento del radar L'opinione di due esperti sul funzionamento del radar Roma, 26 luglio. Sul mancato funzionamento del « radar » a bordo di entrambe le navi ha formulato alcune ipotesi l'ing. Mario Pasettl, generale delle armi navali, esperte dei servizi radioelettrici della navigazione. Intervistato dalla RAI Genova, 11 generale ha detto: «La causa più probabile può ricercarsi nel disturbi provocati dal contemporaneo funzionamento del < radar » del due piroscafi. Su gl'i schermi visivi dei «radar», specialmente a distanza ravvicinata, le immagini luminose corrispondenti alle navi in navigazione possono diminuire di luminosità ed anche temporaneamente scomparire. Può essere che, in questo caso, il comandante del transatlantico o dei transatlantici abbia ritenuto che la nave che prima compariva sullo schermo « radar » si fosse allontanata, tanto da non essere più percepita ». Il prof. Algeri Marino, presidente del Consiglio superiore delle telecomunicazioni del mi nigtero delle poste e Telecomu nicazioni intervistato sullo 3tesso argoment0 ha detto: € Sm mancato funzionamento del « radar » della «Stockhoìm» si possono fare due ipotesi: la prima che si sia determina t un guasto nelle apparecchitture relative, la seconda — che ritengo più probabile — è che la portata del « radar » a causa della forte densità degli strati di nebbia e della conseguente attenuazione determinata nella propagazione del fascio d'onde elettro-magnetiche lanciato dal « radar », si sia ridotta in misura toie da rendere inevitabile la collisione. «Tale ipotosi sembra molto attendibile poiché a bordo delle navi valgono normalmente Utilizzati radar funzionanti su frequenze elevatissime di 10.000 MHZ. (lunghezza d'onda di 3 centimetri), che risentono fortemente, nella loro propagazione, dei fenomeni di assorbir.cnto da parte di strati nebbiosi molto densi e talvolta anche da parte di formazioni di sabbia sospesi nell'atmosfera, come ai è constatato nella navigazione del mari dell'Africa del Nord ».