Le maggiori sciagure nella storia della Marina

Le maggiori sciagure nella storia della Marina Le maggiori sciagure nella storia della Marina La storia della marina mercantile ha registrato in questo secolo numerosi disastri, con gravissime perdite di vite umane e di navi. Tra i più drammatici è quello avvenuto 11 23 gennaio 1909 nelle stesse acque ir. cui ieri è colata a picco la più bella unità della fiotta commerciale italiana. Anche allora Si trattò di una collisione; affondò una nave Inglese, la Republic ». speronata dal piroscafo italiano « Florida ». [' disastro costò la vita di sei persone: per la prima volta nella storia della marina mercantile la maggior parte dei naufraghi fu salvata grazie all'impiego della radio. Il 1912 fu un anno disastroso Il 5 marzo, il piroscafo spagnolo « Principe de Asturias » finì su una scogliera presso Punta Sebastian: 500 passeggeri annegarono. Un mese dopo, il 15 aprile, durante il viaggio inaugurale, il grande transav'antico « Titanio » urtò contro un iceberg e colò a picco in pochi minuti trascinando con sé 1513 tra passeggeri • uomini dell'e¬ a i ì a 5 o 3 ¬ quipaggio. Un'altra collisione avvenne nell'estuario del San Lorenzo il 29 maggio 1914. Affondò Il vapore. « Empress of Ireland » e nella catastrofe morirono 1024 persone. Il 24 luglio 1915, sui grandi laghi americani, altra grave perdita: l'affondamento dell'* Estland » e la morte di 812 passeggeri. Dopo la prima guerra mondiale, il primo grande disastro navale avvenne il 25 ottobre 1927 al largo delle coste brasiliane. Andò a picco un transatlantico italiano, Il Principessa Mafalda, e con esBo il mare ingoiò 314 persone. Un anno dopo, il 12 novembre 1928, li vapore inglese Vestris scomparve durante una burrasca al largo della Virginia, con 110 persone. Altre 450 vittime si ebbero il 14 giugno 1931 davanti a Saint Nazaire, con l'affondamento di un battello costiero. Meno spaventosa, ma non per questo di minor gravità, un'altra catastrofe di quegli anni: l'incendio del « Morrò Castle » al largo delle coste americane, 1*8 settembre 1934, con 130 morti. L'ultima grande sciagura del periodo prebellico fu l'incendio, davanti a''a costa catalana, della mo*jnave italiana Orazio. Il sinistro avvenne il 22 gennaio 1940 e provocò 104 vittime. Anche durante l'ultima guerra la marina mercantile subì gravi perdite, indipendentemente dalle operazioni militari, come l'esplosione nel porto di Bari, 11 9 aprile 1945, di un cargo americano (360 vittime), e l'affondamento al largo di Danzica del vapore tedesco Wilhelm Gustloff, il 18 febbraio 1945; catastrofe in cui trovarono la morte circa 7 mila fuggiaschi che cercavano di sottrarsi all'avanzata russa e che può pertanto essere considerata la più spaventosa di tutta la storia della marina. Nel dopoguerra si ebbero gravi sciagure, specialmente nel mari orientali. Il 3 dicembre 1948 Baltò in aria il p'ro- Glmdscrw<JVdrctTFrgscafo cinese « Kiangya » e mo- rlrono mll e persone. Un mese dopo un altra nave cinese, il vapore «Talping», sperono una carboniera: entrambe colarono a picco trascinando nel mare 600 vittime. Negli altri mari si registrarono le perdite del «Noronlc », incendiatosi il 17 settembre 1949 a Toronto (130 morti), e del cargo americano «Pennsylvania» abbandonato il 9 gennaio 1952 (45 dispersi). Gli ultimi nomi della tragica lista sono: 11 vapore coreano « Chang Tyong Ho » affondato il 9 gennaio 1953 con 249 persone; 11 ferry-boat inglese « Princess Victoria » inabissatosi il 31 gennaio dello stesso anno con 133 passeggeri; 11 cargo «Hobson» speronato dalla portaerei americana «Wasp» il 26 aprile 1953 (176 dispersi); il battello francese «Moniquescomparso il 1" agosto dcl'o stesso anno nel Pacifico con 120 tra passeggeri e membri dell'equipaggio, e infine il traghetto giapponese « Shinan Maru », affondato 1*11 maggio 1955 con 138 passeggeri.

Persone citate: Empress, Ireland, Mafalda, Wilhelm Gustloff

Luoghi citati: Bari, Danzica, Florida, Pennsylvania, Toronto