Stassen insiste nell'attacco contro il vice-presidente Nixon
Stassen insiste nell'attacco contro il vice-presidente Nixon Stassen insiste nell'attacco contro il vice-presidente Nixon Egli sostiene di essere stato incoraggiato da Eisenhower I! Congresso conferma l'abolizione degli aiuti a Belgrado , e (Dal nostro corrispondente) Washington, 25 luglio. La rivolta di Stassen contro la direzione repubblicana è apparentemente fallita, dopo che, con un abile contrattacco, il presidente del Comitato nazionale repubblicano, Hall, ha convinto il governatore del Massachusetts, Herter, ad accettare l'Incarico di proporre alla Convenzione 11 nome di Nixon come vice-presidente. Come dicevamo ieri, Herter era il candidato che Stassen proponeva al posto di Nixon. Ma senza darsi per vinto, Stassen ha scagliato oggi un violento attacco contro Hall, accusandolo di imporre ai delegati alla Convenzione la sua volontà e sostenendo che nelle quattro settimane che mancano al congresso del partito, l'elettorato dimostrerà la fondatezza della sua tesi: che Nixon rischia di indebolire le possibilità di rielezione di Eisenhower, mentre Herter Iti farebbe aumentare. Peraltro, dopo l'ostinato silenzio della Casa Bianca e la rabbiosa reazione della direzione repubblicana, pochi ritengono che Stassen possa ancora trovare seguaci, anche se è deciso a condurre una lotta senza quartiere contro la direzione del partito, adoperando ogni mezzo per attaccare Nixon ed 1 suol. Harold Stassen continua a sostenere anche oggi, dopo le smentite di Ieri della Casa Bianca, di avere avuto segreti, o per lo meno impliciti, incoraggiamenti ad iniziare là campagna contro Nixon da assai eminenti uomini politici. Egli ha detto stamane, durante un dibattito televisivo,] che quando venerdì scorso fece conoscere ad Eisenhower le sue intenzioni, non ricevette dal Presidente alcun divieto o sconfessici),:. Pertanto Stassen, che si è vantato di non aver mai fatto nuda contro il volere del suo capo, Interpretò il silenzio di c Ike » come un Incoraggiamento. Molti osservatori politici, quindi, pur criticando Stassen per il modo con cui ha lanciato il suo attacco, e soprattutto per aver fatto 11 nome di Herter senza essere in precedenza sicuro della sua collaborazione, rilevano che l'esperto dì < Ike » per 11 disarmo ha reso un servizio al Paese, attirando l'attenzione della nazione sul problema — tutt'altro che risolto — della vicepresidenza. La controversia ha messo in ombra, quasi, la grave decisione presa ieri sera dal Senato aiuti, con l'abolizione di ogni aiuto militare alla Jugoslavia. Oggi la commissione mista del- fa, Camera e del Senato, non snrfnel campo del programma di solo ha confermato la decisione di ieri, ma ha ridotto ulteriormente la assegnazione dei fondi a 3 miliardi e 700 milioni, ribadendo esplicitamente che nessun aiuto dovrà esser dato a Belgrado. Alcuni giornali hanno appro- . vato quest'ultima decisione, sostenendo che è insensato fornire a Tito 380 modernissimi aerei a reazione, cioè quasi una intera flotta aerea, quando non si è affatto sicuri dell'atteggiamento politico di Tito.- Il Journal American sostiene inoltre che gli S.U., insistendo nel fornire un così grande numero di acrei alla Jugoslavia, danneggiano senza ragione la sicurezza dell'Italia. . g. t.
Luoghi citati: Belgrado, Italia, Jugoslavia, Massachusetts, S.u., Washington
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