Fermi i ferrovieri anche in Francia

Fermi i ferrovieri anche in Francia Fermi i ferrovieri anche in Francia Perora scioperano i macchinisti dei soli sindacati autonomi . (Nostro servizio particolare) Parigi, 23 luglio. Siamo alla vigilia di una ondata di scioperi? La settimana scorsa il governo riusci ad evitare un corteo di protesta degli agenti di polizia, dando ordine che venissero tutti mobilitati presso le rispettive sedi proprio nell'ora che il sindacato aveva stabilito per la manifestazione. Oggi, però, quattromila . macchinisti ferroviari del sindacato «autonomo» hanno deciso di cessare il lavoro per ventiquattro ore, dalle ore 4 di stanotte alle 4 di mercoledì. I sindacati comunisti dei ferrovieri, pure non associandosi allo sciopero degli < autonomi >, cosi come non si associano né i socialisti né i cattolici, hanno Invitato le altre organizzazioni ad una seduta comune per discutere circa le rivendicazioni da presentare, fra cui l'aumento generale dei salari e 11 ritorno alla settimana di quaranta oreLa minaccia è seria, perché il malcontento non è limitato ai ferrovieri e agli altri impiegati statali, ma si è esteso a tutti i lavoratori, tra i quali si nota altresì una certa irritazione per i complicati calcoli dei tecnici intesi a dimostrare che i prezzi non sono ancora arrivati al limite stabilito a suo tempo per fare scattare il meccanismo della scala mobile dei salari. In realtà i prezzi sono saliti notevolmente, e poiché l'ascesa continua, il governo ha annunciato decisioni draconiane per bloccarli al livello del 15 giugno scorso, sia allo scopo di combattere l'inflazione, sia per avere argomenti da opporre alle Inevitabili rivendicazioni operale. Queste decisioni non sono ancora ufficiali. Guy Mollet e il ministro delle Finanze Ramadier le faranno approvare mercoledì dal Consiglio dei ministri; il Primo ministro le esporrà alla Camera fra una quindicina di giorni, dopo aver ottenuto un'altra volta la fiducia alla fine del dibattito sul finanziamento della guerra di Algeria, che esige un aumento del 10% nelle tasse. La discussione, cominciata oggi, non è del tutto esente da pericoli. Il progetto Ramadier si è scontrato nell'ostilità dei sindacati, dei democratici cristiani, dei poujadisti, dei radi¬ cpnprl cali e perfino di una frazione dei socialisti. E' certo, d'altra parte, che i comunisti voteranno contro un progetto che serve a finanziare la guerra in Africa Settentrionale. Sicché le probabilità del governo di uscire vittorioso dalla discussione sarebbero piuttosto scarse, se Ramadier non fosse disposto, com'è, a quanto pare, ad accettare qualche compromesso con l'opposizione. Una cosa è certa: per l'Algeria il governo deve trovare sessanta miliardi di franchi con sistemi che Incidano sui prezzi il meno possibile. j

Persone citate: Guy Mollet

Luoghi citati: Africa Settentrionale, Algeria, Francia, Parigi