Primo in volata il bretone Thomin "Maglia gialla,, di turno è Wagtmans

Primo in volata il bretone Thomin "Maglia gialla,, di turno è Wagtmans Accesa nel finale la tappa di Àix en Provence, con fuga di sei fra i quali 3° è Giudici Primo in volata il bretone Thomin "Maglia gialla,, di turno è Wagtmans Schermaglie all'inizio c buon tratto all'insegna del «tutti insieme» - Spodestato il belga Adriaenssens, colto di sorpresa - Monti, intrappolato nella retroguardia, è adesso al nono posto - Delilippis ha vinto il traguardo di ieri nel «Premio della Montagna»; guadagna un posto nella graduatoria e riduce il suo distacco dal primo -11 «Tour» oggi riposa in attesa d'avvicinarsi a Torino (Dal nostro inviato speciale) Aix en Provence, 20 luglio. La tappa si è accesa solo nel finale, ma è bastato: ha vinto Thomin, un bretone dai capelli rossi e dal volto cosparso di lentiggini, figlio di contadini, che due anni fa conquistò il titolo francese degli indipendenti Adriaenssens è stato colto di sorpresa e piuttosto malandato di salute non ha potuto reagire, le insegne del comando sono passate sulle spalle di Wagtmans: dal Belgio all'Olanda insomma, ed è un brutto colpo per la squadra di Maes, alla partenza ben sicura del trionfo ed oggi in acque né calme, né tranquille. Intrappolato nella retroguardia è rimasto anche Monti, sceso dal 3° al 9° posto in classifica; ma per gli italiani il Giro di Francia ha pronta la contropartita, Defilippis non è più 11° a lS'bl," dal primo, Nino è 10m a lZ'kl" dal capofila. Ed è quel che conta, il torinese, il capitano sul quale si puntano le nostre speranze. Un capitano che si comporta in modo brillanta attento ad ogni attimo della corsa, pronto a pagar di persona quando la situazione lo richieda. Stamani Nino è intervenuto con Fornara nelle battute iniziali della corsa quando, a diverse riprese, Darrlgade e De Bruyne hanno suonato la sveglia al gruppo. La furia però passò in poco tempo, la consegna oggi era di non permettere pericolose evasioni. E il plotone, smaltiti gli ardori in qualche sussulto supplementare, inalberò il cartello del < tuffi insieme > mantcnen dolo a lungo, quasi un reciproco patto di non aggressione fos se stato firmato tra i concorren ti. La media però si mantenne alta, il <Tour> del '56 rispettò la sua tradizione. E si andò avanti sotto il sole che scottava, nel frinire delle cicale che davano uno spunto gratis all'eterna < varietà» della corsa. Si andò avanti per oltre due ore, fintanto che la strada si infilò in un paesaggio lunare, dove il cammino si apriva in mezzo alla roccia viva. Qui, fra queste collinette deser te della folla di ogni giorno, era nascosto ti traguardo del Gran Premio della montagna. Una saUtella facile, un Monte dei Cappuccini, per intenderci subito. Scattò Voorting, gli risposero Darrigade, Lerda, Defilippis, Bahamontes e Gibanel. Ancora un tratto di rampa e si fece luce Defilippis. Il torinese se ne andò in souplesse, senza fatica, e sotto lo striscione una decina di secondi sanzionavano la buona riuscita del suo tentativo. Discesa verso il mare, rifornimento a Miramas. Il traguardo si avvicinava, Aix-enProvence era a 70 chilometri e l'agitazione prese a serpeggiare nel gruppo. Ci fu il solito tentativo dei € grandi» di sorprendere Gaul e il lussemburghese si trovò costretto a inseguire per riparare all'abituale disattenzione; ci furono frequenti e vioietiti scossoni che troncarono il grosso in una serie di piccoli plotoni lanciati ad andatura folle per corrersi dietro l'uno all'altro. Ma la soluzione del rebus venne intorno il 160° chilometro, e i risultati furono tali da andare bòn più in là delle inten eioni. Perché Barbotin, Privat, Nolten, Bover, Thomin e Sco deller, allorché riuscirono ad evadere dalla compagnia, puntavano semplicemente ad una vittoria di tappa, non a far scglfirBilnl'F scoppiare la lotta che in effetti scoppiò. Dietro i sei si accese la scintilla della battaglia, una piccola pattuglia nella quale si distinguevano Baffi, Padovan, Walkowiak, Laureili, Rolland, Darrigade e Bahamontes piombò sui primi in un batter d'occhio; e Defilippis, fiutato il momento buono, si cacciò a capofitto nell'avventura arrivando anche lui a portarsi in testa; e capi l'occasione pure Wagtmans 'che con Ockers, Brankart, Fornara, Geminiani, Gaul, Ptcot, Giudici ed altri diede l'animo nella caccia riuscendo ad agganciarsi al gruppo al comando. Come tornò un attimo di calma e fu possibile dare un esame alla situazione, trovammo 37 uomini a menare la danza, mentre erano rimasti indietro la c maglia gialla » e Monti. In oltre parole la decisione era cosa fatta. Adriaenssens, aiutato da qualche compagno di squadra, cercò di difendere il primato ma fu costretto ad arrendersi. Dirà all'arrivo, dove giunse staccato di quasi 9*, di sfar male, di aver patito una indigestione, di non essere riuscito a dormire manco un attimo durante la notte. E' vero: il suo distacco è troppo grave per non avere motivi seri. Liquidato Adriaenssens, con Wagtmans nuovo capolista, c'era ancor da decidere della vittoria. Il percorso nel finale si aggirava attraverso le col- line con numerose impennate decisamente difficili. I cinque italiani: Defilippis Padovan Giudici Fornara e Baffi, che erano nel gruppo di testa, battagliarono bene respingen¬ do i parecchi assalti che Forestier continuò a sferrare. A 1E chilometri dal traguardo però solo Giudici fu lesto a mettersi a ruota di Barbotin, Forestier, Thomin, Seri- , l n l i n n à n , a . i ) . a nanfe e Botella che avevano preso il largo e che non dovevano più essere acciuffati. Al piccolo velodromo di Aix, la lotta si ridusse ad un duello Forestier-Thomin. Il bretone, più abituato alle piste di cenere, s'impose con estrema facilità. Tagliò il traguardo poi insieme con Forestier sali sulla microscopica tribuna: due mazzi di fiori vennero donati a Bilaire Pratesi, il pugile che un disgraziato incidente d'auto ha paralizzato. Domani riposo In attesa delle Alpi. Girotondo di possibiM pronostici più che mai complicati. Sono in venti a poter vincere il < Tour », scelga ciascuno il suo favorito nella graduatoria generale. Chi sta meglio, a lume di naso, è Lauredl, secondo in classifica, uomo di mezza classe abituato però a figurare bene sulle montagne. Ma chi si fida delle apparenze? E chi se la sente di trascurare Defilippis t Gigi Boccacini Ordine d'arrivo: 1. Thomtn, ore 5,l'IO", media km. 40,641 (tempo con l'abbuono 5,10"); 2. Forestier (con l'aibbuono 5,40"); 3. Giudici; 4. Botella; 5. Scrinante; 6. Barbotin, tutti col tempo di Thomin; 7. Padovan a 14"; 8. Ockers; 9. Picot; 10. Deledda; 11. Doliiats; 12. Voorting; 13. Nolten; 14. Darrigade; 15. Quentin; 16. Lauredi; 17. Baffi; 18. Bahamontes; 19. Rolland; 20. Bover; 24. Fornara; 28. Gaiul; 30. Waigtmane; 32. Dcfiliippis; 34 Brankart; 36. Bauvin, tutti col tempo di Padovan; 47. Nencmi a 6'25"; 54. Monti s. t. ; 66. Coletto s. t. ; 80. Adriaenssens a 8'46"; 92. Fantini a 12'24". Olassiflca de.la tappa a squadre : Ovest 15,2'58"; 2. Fra 3. Italia a 1 1. Ovest 15,2'58"; 2. Francia a 16" Classifica generale a squadre: 1. Belgio ore 235 37'30"; 2. Olanda a 5'64"; 8. Ovest a 12'39"; 4. Italia a 31'4". Clossilica del G. F. della Montagna: 1. Huot punti 26; 2. Bahamontes e Gaul p. 16; 4. Schmitz p. 16; 6. Ockers' e Rute 13; 7. Defilippis 12. Classifica generale: 1. Wagtmans 79,4'12" ; 2. Lauredi a l'40" ; 3. Voorting a 2'34"; 4. Picot a 3'25"; 5. Walkowiak a 4'27"; 6. Darrlgade a 6'58"; 7. Bauvin a 6'33"; 8. Adriaenssens a 7'19"; 9. Monti a 7'42"; 10. Defilippis a 12'41"; 14. Bahamontes a 25 55": 16. Coletto a 30'40"; 23. Ockers a 34'59"; 25. Fornara a 43'8"; 28. Gaul a 49'4"; 29. Brankart a 49' 31"; 30. Padovan a 50'3": 39. Nencini a 59'56"; 45. Conterno a 1, 9'9"; 49. Fantini a 1,10'58": 62. Giudici a 1,11'S"; 67. Baffi a 1. 23'27" li ii «iujhw t.% mmm Sei uomini sono in fuga: il terzo da destra ò Thomin che vincerà la tappa (Telefoto)

Luoghi citati: Belgio, Francia, Italia, Olanda, Torino