La congiura del 20 luglio celebrata a Berlino-Ovest con solenne cerimonia

La congiura del 20 luglio celebrata a Berlino-Ovest con solenne cerimonia La congiura del 20 luglio celebrata a Berlino-Ovest con solenne cerimonia La commemorazione si è svolta nel cortile dove Hitler fece uccidere i pròfagottisti del complotto - Il Senato di Bonn approva la legge sul riarmo (Dal nosfro corrispondente) Bonn, 20 luglio. I combattenti della resistenza anti-nazista si sono riuniti oggi a Berlino-Ovest per commemorare i 151 ufficiali tedeschi che dodici anni or sono, ti 20 luglio del 1944, tentarono di uccidere Hitler col proposito di scongiurare la completa catastrofe della Germania. La cerimonia si è svolta nel cortile dell'ex - Ministero della Guerra, dove furono fucilati il conte Claus von Stauffenberg ed i principali organizzatori della congiura. II presidente della Camera di Bonn, Eugenio Gerstenrnayer, ha detto: «Il 20.luglio non deve essere considerato soltanto come un tentativo per evitare l'immane catastrofe del Paese, ma una rivolta della coscienza contro gli orrori della dittatura, l'affermazione dei più alti valori umani e dei comandamenti divini. Gli uomini del 20 luglio hanno combattuto e si sono sacrificati per purificare il popolo tedesco ed assicurare al Paese un posto nella comunità dei popoli liberi e democratici. Dobbiamo quindi raccogliere e custodire questa sacra eredità. Il 20 luglio — ha concluso Gerstenmayer — ha un grande significato e i tedeschi hanno 11 dovere di comprenderlo nella sua pienezza ». Molte corone di fiori e di alloro sono state deposte oggi al piedi del monumento alle vittime del 20 luglio, eretto tre anni fa nel tragico cortile. C'è stato poi un pellegrinaggio al vecchio carcere del Plòtzensee dove morirono dopo atroci torture numerosi civili e militari, che parteciparono alla congiura antinazista. Del 20 luglio si è parlato oggi anche al Senato di Bonn, in oc¬ casione del dibattito sul servizio militare obbligatorio. La definitiva approvazione della legge che consentirà il riarmo della Germania è avvenuto proprio il 20 luglio e gli oratori dell'opposizione hanno preso lo spunto dalla singolare coincidenza per esortare l'assemblea a riflettere sulla responsabilità della decisione. Dopo un breve dibattito, la legge è stata definitivamente approvata cori 21 voti contro 17. Ciò significa che nella primavera del '57 il ministro Blank potrà chiamare alle armi le prime giovani leve. La durata della « ferma » non è stata ancora fissata e se ne riparlerà alla riapertura della « stagione parlamentare », il settembre prossimo. Quasi all'unanimità il Senato sostiene che la ferma non debba superare i dodici mesi; discordi sono i pareri dei deputati al Bundestag; il governo punta sui diciotto mesi d! servizio militare, gli esperti del Ministero della Difesa infine ritengono che per completare l'addestramento delle reclute siano necessari due anni. La polemica del senatori sul servizio militare non è stata eccessivamente brillante: sono stati ripresi tutti i concetti già sviluppati dalla Camera federale durante 11 recente dibattito, A favore della legge ha parlato fra gli altri il ministro presidente del Baden-Wurttenberg, il quale ha sostenuto che l'esercito tedesco sarà sempre uno strumento di difesa; le tesi dell'opposizione sono state illustrate dal ministro-presidente della Baviera, Hògner, il quale ha sostenuto che il riarmo della Germania è incompatibile con 1 plani di disarmo discussi attualmente a Londra e a Washington. Adenauer, però, considera con molto scetticismo i programmi per la riduzione degli armamenti e degli effettivi militari, cui accennò due giorni fa anche Dulles. Ieri lo ha dichiarato di persona alla stampa, oggi lo ha fatto confermare dal suo portavoce. E si sa che nella prossima seduta del Consiglio Atlantico, in settembre a Parigi, i rappresentanti della Germania si opporranno a questi progetti di riduzione delle forze armate sia tedesche che atlantiche. Il Cancelliere ritiene difatti che la riduzione degli armamenti « classici > accelererà inevitabilmente la corsa agli armamenti atomici. L'ambasciata degli Stati Uniti a Bonn ha pubblicato oggi il testo di una fra le lettere minatorie indirizzate a personalità americane in Germania, di cui si parlò ieri. Questa fu spedita il 26 giugno scorso all'ambasciatore americano da Stoccarda e reca la firma di un « gruppo di lotta per una Germania indipendente ». La lettera chiede la partenza delle truppe americane in Germania ed annuncia il « risveglio della Germania » in termini che ricordano la propaganda nazista prima del 1933. Lettere analoghe a migliaia sono state ricevute da altre personalità americane in Germania e negli Stati Uniti; ed In tutte il «gruppo» precisa che i suol membri, « i quali occupano posizioni influenti », si faranno conoscere solo c quando sarà venuto il momento ». Il « Gruppo » afferma Inoltre che, malgrado la sua ripresa economica, la Germania < è ben lontana dalla posizione politica che le spetta di diritto », ed accusa il governo di Bonn di essere il « docile servo del capitalismo israelita e del padro¬ ni stranieri, che sacrificano la Germania ai propri interessi ». «Noi rlsveglieremo la Germania — afferma il " Gruppo " Dio benedica la nostra azione. Respingiamo qualsiasi ingerenza nei nostri affari. I problemi della riuniflcazione, della Saar e del riarmo si risolveranno da soli. Noi non riconosciamo il trattato con l'Austria staccata da noi senza il nostro consenso. « Noi reclamiamo l'annullamento — dice la lettera-manifesto — di tutti i trattati conclusi a nostro svantaggio e non tollereremo più a lungo la pre senza di truppe straniere sul nostro territorio sacro. Solo una Germania indipendente e forte può salvare la civiltà oc cidentale dalla' penetrazione bolscevica, altrimenti inevitabile. Noi regoleremo i conti senza pietà con tutti coloro che tradiranno gli interessi della Germania. Viva la grande Ger- mania e il popolo tedesco! Camerati tedeschi, in piedi perla lotta. ». Da questo saggio, è chiara l'ispirazione nazista della campagna contro gli americani, condotta a base di lettere minatorie. m. c.

Persone citate: Adenauer, Blank, Claus Von Stauffenberg, Dulles, Hitler