I tre "neutrali,, riuniti a Brioni non hanno trovato un accordo concreto

I tre "neutrali,, riuniti a Brioni non hanno trovato un accordo concreto Xehru e Nasser ripartiti dalia. Jugoslavia per il Cairo I tre "neutrali,, riuniti a Brioni non hanno trovato un accordo concreto Cinque ore di colloqui fuori programma per concordare il comunicato finale - E' mancata l'intesa su parecchi problemi -1 tre governi cercheranno la via della pace per l'Algeria e della crisi tra Israele e paesi arabi (Nostro servizio particolare) Brioni, 19 luglio. « Abbiamo discusso diverse questioni interessanti In-, dia, Egitto e Jugoslavia, abbiamo trattato 1 problemi internazionali del Medio Oriente, dell'Algeria, del disarmo, dell'aiuto al Paesi sottosviluppati e della Germania». Con queste parole, fredde e prudentissime, il maresciallo . Tito ha liquidato brevemente U giornalisti ohe lo strinoeva _o. davnresso. cMedenàoaUtto. i o à a e i o i o o a e o o o e no. dappresso, chiedendogli notizie ed impressioni sui colloqui conclusisi oggi tra lui, il colonnello Nasser ed il Pandit Nehru; egli ha solo aggiunto che la dichiarazione comune, stilata su parecchie pagine e firmata dai tre < grandi neutrali », verrà resa nota ufficialmente soltanto nel pomeriggio di domani. < Si trattavo di una conferenza privata — ha spiegato più tardi un portavoce del Governo jugoslavo, nella palazzina dell'aeroporto di Pala, dove, alle SO, Nehru e Nasser sono partiti alla volta dell'Egitto — e perciò i tre capi di Stato hanno preferito redigere un unico comunicato ufficiale, certi che qualsiasi loro dichiarazioneunilaterale avrebbe potuto essere male interpretata da alcuni ambienti della stampa occidentale ». E' probabile che questa cautela diplomatica — nessuno presa di posizione e nessun commento individuale dei tre leaders, niente conferenze stampa, un unico meditatissimo comunicato — sia stata voluta soprattutto da Nehru, preoccupato che il suo neutra Usino venga interpretato come un'inteiativa anti-occidentale e filo-comunista. Ma sembra che tanta cautela sia dovuta anche alle notevoli difficoltà, incontrate dai tre interlocutori nella ricerca di un accordo. La conferenza doveva terminare alle 14, ed invece si è protratta fino alle 19. Per cinque ore una folla notevole ha atteso invano, sulla spiaggia di Brioni, che i tre statisti presenziassero alla parata navale organizzata per onorare gli ospiti, e l'aereo di Nehru e Nasser ha atteso per cinque ore sul campo di Pola l'arri¬ ^ j 11<11111 ! i ) 111li> 1111111111:111111111 ; 111111 r 1 i i 111111h 11j1 vo dei Presidenti indiano ed egiziano. Ed un portavoce di Nasser ha ammesso ohe il ritardo era dovuto a difficoltà nella formulazione del comunicato finale, Gli egiziani sono stati i più generosi nel fornirà informazioni, sia pure private ed ufficiose, alla stampa. Essi hanno affermato che Tito, Nehru e Nasser hanno lungamente esaminato la situazione internazionale, indugiando con particolare, ottonatone., sui problemi algerino e 'palestinese, per i quali sarebbero stati approvati alcuni progetti per una soluzione pacifica delle due crisi. I tre dirigenti del neutralismo mondiale (secondo queste indiscrezioni) intenderebbero proporre, nello spirito della conferenza afro-asiatica di Bandung, la loro mediazione, ma. nel quadro delle Nazioni Unite l'accordo in Africa e con Israele, dovrebbe essere fondato sul rispetto dell'autodecisione dei popoli e sulla non ingerenza nelle questioni interne degli Stati interessati. Fonti ufficiali jugoslave hanno rivelato stanotte il contenuto del comunicato finale, il cui testo completo sarà reso noto domani. Eccone i punti salienti: Nehru, Tito e Nasser auspicano la sospensione delle prove nucleari; il disarmo totale, attraverso l'ONV; la cessazione del fuoco e trattative tra Francia e nazionalisti in Algeria; l'attuazione della risoluzione della Conferenza afroasiatica di Bandung sulla Palestina; la soluzione del problema della Germania < conformemente ai desideri del popolo tedesco »; l'aumento di aiuti alle nazioni scarsamente sviluppate, da parte delle grandi potenze; l'ammissione della Cina comunista all'ONU e libero commercio con Pechino. Risulta che la parte riguardante il Medio Oriente è stata redatta in termini molto cauti. La cronaca della giornata, ricca di impegni per i tre uomini di Stato che avevano pas sato la mattinata a bordo dello c yacht » presià,enaialeJ registra un particolare abbastanza curioso, un altro sintomo di a11:1111111 s 111e111j 11 ; i j 111 : ;11r 11 r m r 111:11 r 111 i assoluto riserbo diplomatico: nessun membro,-né del seguito di Tito né delle delegazioni egiziana ed indiana, ha accettato di fare la benché minima dichiarazione sull'attuale situa, sione in Ungheria. Si è notato un certo compiacimento tra i funzionari jugoslavi nell'apprendere che il più fiero nemico di Tito è stato oggi messo in disparte dai suoi compagni di partito, dai suoi stessi antichi dipendenti, che hanno voluto allinearsi con la nuova politica antistaliniana del Cremlino. Anche i giornali jugoslavi stamane riportano il testo del comunicato diffuso ieri sera dal Comitato centrale del partito comunista ungherese, facendolo seguire da lunghi commenti,nei quali traspariva una decisa soddisfazione. Si fa notare che Rakosi, fedele seguace di Stalin, risoluto interprete in Ungheria delle direttive del « padre del comunismo sovietico », è stato ora schiacciato dalla sua stessa attività; e si afferma che « l'errata politica di Bafcosi, il quale supinamente si era inchinato di fronte a Stalin, non poteva non essere finalmente smascherata dal popolo ungherese, al quale tanto danno aveva procurato ». c Finalmente — scrive l'editorialista di un quotidiano di Polo.— gli errori sono venuti a galla. Finalmente quegli uomini che avevano avuto, il coraggio di opporsi al dittatore ungherese sono stati riabilitati, hanno ripreso le cariche dalle quali erano stati strappati negli anni passati. Finalmente l'Ungheria si sta avviando verso la vera democratizzazione ». e ' A* P«