Un ladro è già arrivato alla cassaforte quando lo scopre il custode della fabbrica

Un ladro è già arrivato alla cassaforte quando lo scopre il custode della fabbrica I IVI DI CRON Un ladro è già arrivato alla cassaforte quando lo scopre il custode della fabbrica All'I,30 di ieri notte il guardia j dello stabilimento « Marca, iregon », lavorazione cascami di gomma, compiva uno dei suoi so; lui, minuziosi giri di sorvegllan j za, visitando uno per uno i repar'U delia fabbrica- nella destra im- , pugnava una grossa lampadina, in tasca aveva la rivoltella. Tutto sembrava m ordine e già il guardiano stava concludendo il giro allorché notava appena accostala una porta degli uillci che di regola, terminato l'orario di lavoro, è sempre chiusa. Più incuriosito che preoccupato s'avvicinava e faceva per accostare il battente. Ma nei tempo stesso udiva nel corridoio dell'ufficio un cauto scalpiccio. Toglieva di tasca la rivoltella, spegneva la lampadina e avanzava nel buio più fitto in punta del piedi, adagio adagio, procurando di non far rumore. D'Improvviso arrivato nelle immediate vicinanze dell'ufiicio-cassa aveva la netta sensazione che qualcuno respirasse nell'oscurità a pochi metri da lui. Faceva scattare la lampadina e puntando la rivoltella esclamava: — Fermo! Alto le mani o sparo! Nel cerchio luminoso vi era un i tizio di 25 o 30 anni, con i capelli molto lunghi e vestito dimessamente. — Cosa fa lei, qui allo sportello della cassa? — Oh nulla — rispondeva lo sconosciuto — mi sono smarrito... — Smarrito?... — SI... mi inseguivano... due banditi che volevanb rapinarmi... per sfuggire ho scavalcato 11 muro di cinta dello stabilimento... ho avuto l'impressione che rni tallonassero... e ho cercato riparo qui dentro... 11 racconto era troppo assurdo pei essere minimamente credibile. Del resto il guardiano constatava clic lo sportello a vetri dell'ufficiocassa presentava segni d'effrazione. Per cui, sempre lenendo lo sconosciuto sotto la minaccia dell'arma, telefonava al Commissariato Barriera di Milano, Dieci minuti più tardi tre agenti prendevano in consegna l'individuo e lo trasferivano in sezione: in tasca gli rinvenivano ferri atti allo scasso. Ieri mattina il Commissario dott. Martuscelli lo interrogava Si tratta del venticinquenne Pasquale Buondinoi, da Napoli, senza fissa dimora. Il Buondinoi ha insistito nella romanzesca versio ne dei rapinatori e della sua pre cipitosa fuga. Ma infine s'è afflosciato e ha ammesso il tentativo di furto. E' stato subito rinchiuso alle « Nuove ». — Li altra aera ignoti ladri, aprendo con chiavi false dapprima un cancelletto e poi una porta, sono penetrati nell'alloggio del signor Giuseppe De Maria, titolare di un negozio di salumeria e generi alimentari, in via Morosini 3. Dimostrando una tonoscenza sconcertante dei segreti del De Maria, s'impossessavano, senza cercar molto, della chiave della cassaforte a muro: aprivano la cassaforte e rubavano denaro e preziosi per più di mezzo milione. Dopo di che, accuratamente, rinchiudevano il forziere e riponevano con educazione la chiave nel cassetto dove l'avevano trovata. E se ne andavano chiudendo alla perfezione uscio e cancelletto, Quando, a mezzanotte, il signor De Maria e la moglie, accompagnati dal loro poderoso cane-lupo che abitualmente sta a casa a far ia guardia, tornavano, non s'accorgevano di nulla. Solo ieri mattina il signor De Maria, avendo bisogno di prelevare una certa somma, s'avvedeva, esterrefatto, che la cassaforte era stata svuotata.

Persone citate: De Maria, Giuseppe De Maria, Martuscelli

Luoghi citati: Milano, Napoli