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Si sfracella in montagna per raccogliere stelle alpine Era salito sulta neve con scarpe di gomma Si sfracella in montagna per raccogliere stelle alpine La vittima è un operaio di 23 anni - La salma recuperata in un crepaccio profondo 30 metri dopo una notte di ricerche a lume di torcia (Nostro servigio particolare) Aosta, 17 luglio. La raccolta di stelle alpine ò stata fatale oggi ad un giovane aostano il quale, arrampicatosi lungo un 'canalone roccioso della parete nord della Becca di Nona, è scivolato sfracellandosi dopo un volo di 30 metri in un burrone. La vittima è l'operaio Silvestro Urbani di Santo, ■. di 23 anni, da Schio (Vicenza), re; Bidente ad Aosta con 1 genitori in viale Wuillerminaz 137. Appassionato sportivo, il giovane dedicava le ore di libertà al calcio, all'atletica e alla montagna compiendo lunghe escursioni da solo. Domenica mattina era partito alle ore 8 con la sua motoleggera, avvertendo i genitori che sarebbe rientrato nel' pomeriggio. Vestiva calzoncini corti e scarpette di gomma. Voleva fare una passeggiata e non aveva neppure un itinerario fisso tanto che non precisò n luogo a cui era diretto. Alla sera, non vedendolo rientrare, il padre telefonava ai principali centri della vallata — al Breuil, a Gressoney, a Courmayeur e al Gran S. Bernardo — chiedendo se fossero accadute disgrazie. La risposta fu negativa. Ieri mattina la scomparsa' veniva denunciata ai carabinieri e alla Questura, che iniziavano le indagini, mentre gli amici del giovane salivano nel pomeriggio sul versante montagnoso di Pila, nella speranza di trovare qualche indizio. Alla frazione Rovarey nel pressi di Peroulaz, essi apprendevano da alcuni contadini che il giorno avanti un giovane aveva lasciato in custodia una motoleggera e non era tornato a riprenderla. La moto era quella di Silvestro Urbani. Mentre un paio di amici scendevano in città a dare la notizia, gli altri continuavano le ricerche in montagna. In città intanto il Corpo soccorso alpi no aveva raccolto un gruppo di guide che partivano ieri sera. Facevano parte della spe dizione il presidente regionale del Soccorso Alpino, la guida Beniamino Henry, con i colleglli Franco Garda e Sergio Giometto appena rientrati dalla scalata alla nord-est della Grivola, Giulio Ourlàz e Renato Modesti. L'impresa si presentava oltremodo difficile: la zona da perlustrare era vastissima comprendendo i contrafforti della Becca di Nona, dell'Emilius e della Terslva, e non vi era alcun indizio preciso per orientare con esattezza le ricerche. Le guide salivano con una direttrice a largo raggio illuminando la montagna con le torce e chiamando a lungo il giovane. Stamane, all'alba, un gruppo di amici dell'Urbani raggiungevano le guide e con loro puntavano verso la parete nord della Becca di Nona. Le ricerche condotte in forze portavano alla scoperta del cadavere tra 1 massi di un canalone. Una breve ricognizione permetteva alle guide di ricostruire la sciagura. Una trentina di metri più in alto, dove il canalone è tuttora innevato, vi erano, delle tracce. Silvestro Urbani si era spinto nella fenditura della parete per raccogliere le stelle alpine (alcuni fiori sono stati infatti trovati sparsi tra le rocce) non pensando che l'imprudenza poteva essergli fatale: calzava in fatti scarpe che sulla roccia innevata' non possono far pre sa. Ad un tratto il giovane perdeva l'equilibrio e scivolava precipitando e battendo il capo sulle rocce. Dopo il ritrovamento la salma è stata adagiata su un toboga e portata a valle. La spedizione delle guide di Charvensod ha deposto il cadavere nella camera mortuaria del cimitero dove si sono svolte le formalità di legge. Un sanitario ha rilevato che la morte, causata dalla frattura del Cranio, deve farsi risalire a domenica mattina. In serata la salma è stata portata ad Aosta; nell'abitazione degli Urbani, dove è vegliata da alpinisti ed amici dello scomparso. cAsdimefmrrmBgtmdndgpsdnvtqetr«pcf