Come tratiare le coltivazioni danneggiate dalie grandinate

Come tratiare le coltivazioni danneggiate dalie grandinate Come tratiare le coltivazioni danneggiate dalie grandinate Nella corrente annata i danni causati dal maltempo sono stati già molto numerosi ed hanno interessato ormai tutte le colture: l'olivo, gli agrumi, la vite, le piante fruttifere, i cereali e le foraggere, gli ortaggi ed i fiori. Dopo una grandinata l'agricoltore ha sempre dinanzi a sé i vari problemi la cui soluzione non è facile perché gli aspetti della vegetazione sono diversi secondo l'ambiente, la coltura, l'epoca della grandinata, la quantità di grandine e lo sviluppo delle piante. Ecco in riassunto alcuni consigli di orientamento: Per le viti molto colpite dalla grandine non è più consigliabile la potatura data la stagione avanzata, perché le nuove cacciate non farebbero più in tempo a lignificare e resistere alle gelate Invernali: è necessario fare una rimondatura. La potatura per la formazione di nuovi capi a frutto è possibile quando la grandine si verifica nella prima quindicina di giugno ed abbia asportato tutta o quasi tutta la vegetazione erbacea dell'anuo. In ogni caso bisogna provvedere subito al trattamenti con solfato di rame e calce e zolfo Idrosospensibile e poi ancora con zolfo ventilato, onde disinfettare le ferite dei tralci e degli acini, facilitare la cicatrizzazione ed evitare lo svi luppo della pcronospera e dell'oidio specialmente sui grappoli. Rimettere poi sul fili di ferro i tralci e mantenere pulito 11 terreno. Per U granoturco molto colpito sovente vi sono ancora possibilità di ripresa per le varietà ibride americane, perché hanno una forza vegetativa eccezionale, tanto più che nel terreno vi sono riserve di umidità. Le varietà nostrane, invece, se rimangono gravemente danneggiate, è opportuno che siano falciate e date al bestiame poste in silos; il terreno verrà poi ripreparato per la semina di un erbaio. Concimare le colture colpite con nitrato ammonico della dose di 80-100 chili per ettaro. Per il prato occorre provvedere immediatamente alla falciatura, tanto più che il secondo sfalcio è ormai maturo, indi spandere 80 chili di nitrato di calcio per et taro. Nel porre 11 fieno dilavato nel fienile, occorre « condirlo » con sale pastorizio. Per le piante da frutto le cura sono più delicate; è consigliabile una attenta rimonda dei rami ed una scacchiatura, indi un trattamento con prodotti acnpricl sintetici tipo Aspor, Dithane, Dithex Cuprotan, ecc., per evitare attacchi di tlcchiolatura. Per le colture di riso non è facile schematizzare dei consigli perché le varietà si presentano sotto vari aspetti in relazione alla Intensità dei danni; alcuni con sigliano di facilitare la ripresa vegetativa mantenendo asciutti gli appezzamenti per 6-8 giorni e con cimando, altri invece non sono di questo parere per gli inconvenienti che ne potrebbero derivare. In seguito agli ingenti danni che ogni anno le colture subiscono dalle awer-ità meteoriche, sono allo studio, specie a Verona, moderni metodi di indagini per pronosti care e prevenire in tempo questi fenomeni e si spera che tra non molto, mediante la « carta del tem po » il radar, i palloncini-sonda che arrivano a 20 mila metri di altezza ed altri mezzi strumentali, si possano avere delle nozioni attendibili e conosciute dagli agricoltori per la difesa di queste dannose manifestazioni temporalesche. CABLO BAVA

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