Sindaco di Acqui è un vecchio ospite del ricovero dei poveri

Sindaco di Acqui è un vecchio ospite del ricovero dei poveri Conseguenza di manenti accordi tra i partiti Sindaco di Acqui è un vecchio ospite del ricovero dei poveri È il socialista Domenico Canepa di 76 anni (Nostro servizio particolare) Acqui Terme, 14 luglio. Dal Ricovero Ottolenghi è uscito questa sera alle ore 19, uno dei più anziani ricoverati per la sua solita passeggiata. Quando è rientrato, oltre mezzanotte, la custode lo ha salutato con un cordiale: «Buona notte, signor sindaco », Il Consiglio Comunale di Acqui ha proclamato questa sera alla carica di sindaco Domenico Canepa, di 76 anni, un uomo umilissimo, poverissimo, che non possiede nulla e che vive appunto in un ricovero. I suoi 76 anni hanno costituito un fattore importante ma non essenziale per l'elezione. Ad essa hanno contribuito in misura notevole anche le sue doti di cittadino, la sua dirittura morale, e la lontana ma non dimenticata esperienza di pubblico amministratore, essendo già stato sindaco socialista di Acqui negli anni 1920 e '21. Il fascismo Io costrinse a lasciare la carica, ed egli si trasferì in Francia, dove continuò la sua attività di contadino, quella stessa che egli ha esercitato al suo ritorno in patria nel 1946. Rientrato ad Acqui, l'età non gli permise a lungo di fare il contadino. Un anno dopo fu assunto come economo al Ricovero Ottolenghi e vi rimase fino al 1952. Costretto a dimettersi, rimase al ricovero come ospite. E' scapolo, non ha parenti, non ha risorse di nessun genere. Una piccola fonte di guadagno gli proveniva dalla sua attività di fattorino presso la sede del P.S.I., nel quale egli milita da almeno' mezzo secolo, e che alle ultime elezioni amministrative lo ha voluto come candidato. Per consentirgli la sua modestissima attività, l'amministrazione del ricovero gli aveva concesso un permesso speciale in deroga al normale orario dei ricoverati. Divenuto sindaco, Domenico Canepa continuerà ad essere ospite del ricovero. «Quello è un rifugio sicuro — ha detto questa sera. — E comunque non ho mezzi per andare altrove. Da un punto di vista procedurale, la sua elezione a sindaco è avvenuta in applicazione all'articolo 62 del regolamento del 1911, che prevede, in caso dà nullità delle normali votazioni, la proclamazione a sindaco del consigliere più anziano d'età. Per meglio comprendere lo svolgimento della seduta di questa sera, occorre spiegare quali sono 1 precedenti confrontando la situazione di Acqui con quella di Casale. La passata amministrazione di Casale era socialcomunista con. sindaco l'on. Angelino del PSI; quella di Acqui era d.c. con sindaco il senatore Piola. Le ultime elezioni hanno dato a Casale venti consiglieri eocialcomunisti e venti appartenenti alla DC, al PSDI, al PLI e al PNM;. ad Acqui, quindici soclalcomunistl e quindici fra DC, PSDI, PLI. Quindici giorni fa in Consiglio a Casale, dopo vani tentativi di eleggere un Sindaco per maggioranza, si è ricorsi alla procedura per anzianità eleggendo a sindaco l'aw. Boverio. Il 29 giugno, ad Acqui, si riunì il Consiglio per la nomina del Sindaco. Alla prima votazione 15 voti andarono al sen. Piola, d.c-, e 15 a Ivaldl, indipendente ma facente parte della lista del P.C.I. Alla seconda votazione, per il ritiro del sen. Piola, i voti furono equamente divisi fra Ivaldl e Merlo, d.c. E uguale fu il risultato della terza. Si giunse alla seconda riunione, fissata per il 7 luglio. Doveva essere quella decisiva. Ma in apertura dì seduta, il consigliere Tasca del P.S.D.I., chiese che l'assemblea fosse aggiornata ad altra data per dar modo di concludere trattative in corso fra P.S.D.I. e P.S.I. con la indiretta partecipazione della D.C. Era accaduto che nell'intervallo fra le due sedute consiliari, tra i due partiti socialisti si erano svolte conversazioni per addivenire a una soluzione sul piano provinciale. Era stato cioè fatta la proposta di ottenere le dimissioni del democristiano Boverlo da sindaco di Casale, nominando al suo posto l'ex-sindaco socialista Angelino, componendo una Giunta P.S.I.P.S.D.I., con la benevola astensione della D.C. Quale contropartita I nenniani si sarebbero astenuti ad Acqui, facilitando la nomina di un Sindaco D.C. e la formazione di una Giunta D.C. e P.S.D.I. Accettato l'aggiornamento e fissata la data odierna, la seduta di stasera era dunque decisiva. Due erano i candidati: Canepa per il P.S.I. e Filippetti per la D.C La seduta era presieduta dal sen. Piola. Risultata nulla la prima votazione e il conseguente ballottaggio, conclusosi con parità di voti, il presidente Piola ha detto: «A norma dell'art. 62 del Reg. 1911, visto che il consigliere Canepa ha un'età più avanzata del consigliere Filippetti, proclamo sindaco di Acqui il consigliere Canepa». Applausi dei consiglieri e del pubblico, e il neosindaco, visibilmente commosso, ha preso il posto cedutogli dal sen. Piola. Anche per la Giunta si è dovuto procedere per anzianità, e i consiglieri Sirito di 61 anno, Pertusati di 58, Filippetti di 57, tutti e tre della D.C, e Barisene di 56 anni, del Partito comunista, sono stati proclamati assessori. Giuseppe Faraci