La ragazza della Storia d'America con un esperto non è riuscita a superare i quiz da cinque milioni

La ragazza della Storia d'America con un esperto non è riuscita a superare i quiz da cinque milioni Duo donne bocciate £&a*£ sses*a a " Im ascia o M'addoppia,, La ragazza della Storia d'America con un esperto non è riuscita a superare i quiz da cinque milioni Anche Luciana Alligna, senza svenimenti, eliminata alla domanda da 1 milione e 280 - Il «leader» del gioco è ora il romano della pittura (a quota 2 milioni e mezzo) che s'è presentato sul palcoscenico coi 5 figlioletti - L'operaio letterato di Voi piano e l'agente pubblicitario torinese hanno entrambi vinto la «600» - Buon esordio di una sarta (canzoni) e di un simpatico manovale (cani) (Dal nostro inviato speciale) Milano, 12 luglio. Serata disastrosa per le studentesse: bocciata sull'ultimo gradino della prova Giovanna Ferrara, la fulva lomellinese che sognava di salpare presto per l'America con la borsetta piena di gettoni d'oro; eliminata, ma senza svenimenti, la esile Luciana . Alagna, che sembrava tanto ben introdotta, tra le divinità dell'Olimpo. • Ha avuto fortuna una sartina, l'esordiente Angela De Parde, cui le canzoni della Radio allietano le giornate laboriose trascorse alla macchina da cucire. Ma quale differenza tra le timide Dorine del paesatD'.Oyte odierne Caterinette! A Sentire le testimonianze dell'epoca, quelle erano languide, impacciate, facili al rossore, e regalavano la pensée. Ora 1 notai non portano più II mantello a « rota » e le sartine di conseguenza si rifanno delle vane attese del passato, chiedendo loro la domanda di riserva. Angela De Parde, in vestito color omelette, confezionato dalle sue stesse mani, esordisce come si è detto in musica leggera, limitatamente però al periodo 1940-55. Circostanza importante, questa,, come vedremo in seguito. Mike la interroga con l'usato garbo e, prontissima, la concorrente scioglie uno per uno i primi enigmi.' Si giunge cosi alla sesta domanda, sulla quale però la ragazza è svelta a sollevare un caso di non pertinenza, che viene risolto a suo favore. Bongiorno — Per 160 mila lire: l'orchestra Stellari inizia le sue trasmissioni con una sigla musicale tratta da una canzone composta dallo stesso Stellari. Mi sa dire cóme s'Intitola questa canzone, signorina? De Parde — Ma Stellari è del 1956, io ho chiesto di rispondere fino al '55. Bongiorno — Lei dice che Stellari è del 1956... Allora rivolgiamoci al « notaio cattivo » rl e vediamo cosa dice. Signor notaio, cosa facciamo? Prima ancora che la direzione del giuoco abbia potuto trasmettere telefonicamente i suoi lumi alla giuria che siede sul palcoscenico, la sartina riesce a strappare dalle mani del notaio la domanda di riparazione. Grazie alla sua presenza di spirito, Angela De Parde, la Dorina televisiva di Crescenzago, l'ha spuntata Addio timidezza! Il nuovo quesito si riferisce a una gaia e fortunata canz>ne di Angelo Nizza e Riccardo Morbelli: < L'uccellino dalla radio. Un'ultima do«uanda ancora, e il primo round di Angela finisce in bellezza, fra gli applausi della platea. Dòpo che «Lascia o raddoppia» aveva ospitato gli amici del pesci, delle lumache e del minerali, non potevano, onestamente, rimaner fuori della porta gli amici dell'uomo, i cani. La lacuna è stata colmata stasera dall'esordio del cinofilo Franco Betti, un bracciante agricolo di Cremona, lungo e abbronzato personaggio con due buffetti appena disegnati e due occhi che sfavillano d'emozione gioiosa, davvero un tipo simpatico e interessante. Per saggiare la preparazione di Franco Betti entrano in scena — felice variazióne spettacolare j-r due vezzosi cagnolini, uno dopo l'altro. Il primo £ uno « Schantzer » nano (detto anche « diavolo nero >, benché il mantello di questo esemplare sia grigio perla); l'altro, che viene guidato sulla ribalta dalla matronale proprietaria, è Invece uno « Yorshire >, di forme cosi aggraziate e perfette da strappare quasi un grido di festosa ammirazione al concorrente. La « Yorkshire », apprendiamo, è una razza canina creata dagli operai delle miniere inglesi per la caccia sotterranea. Le risposte del concorrente alle prime otto domande son tutte esatte, sicché viene congedato fra gli applausi. Compare ora in scena Um berto Ferrerò, il giovanissimo operaio di Volpiano che si diletta di letteratura italiana dell' '800. La cabina, in cui mette piede per la domanda da 610 mila lire, lo emoziona un po', questa volta. Il bravo Ferrerò non si sente tranquillo, perché in tutta la settimana non ha trovato un'ora per studiare. Il padrone, signor Mario Carletto, gli ha sì concesso ferie straordinarie (< Finché non finisci " Lascia o raddoppia " »), ma a Volpiano amici e parenti l'hanno voluto a pranzi ed a cene, e Umberto non ha saputo dir di no a nessuno. Lo ha convitato anche il signor Carletto, Insieme con tutti gli operai del berrettificio, un bel banchetto lungo, allegro e coronato da un'infinità di brindisi augurali. Così, con l'animo colmo di rimorsi per la polvere lasciata cadere questa settimana sui cari libri, Umberto Ferrerò ha affrontato la prova di stasera: gli è andata bene. Ne traggano le dovute conseguenze gli studenti che sospirano nei ripassi generali alla vigilia dell'esame. Ferrerò — E' Btata una settimana dura In tutti i sensi. Ho ricevuto Inviti da tutte le parti; èrano così numerosi che non ho potuto attendere a tutti. Ho ricevuto anche lettere, un mucchio al lettore, da ogni parte d'Italia. . ■Bongiorno — Da ammiratrici, immagino. Ferrera — Sì, fra le quali una mi ha fatto piacere perché, mi paragona al Clark Gable di « Lascia o raddoppia ». Bongiorno — Non so dove sia la somiglianza, forse sarà negli orecchi. Ferrerò — Sì, forse. Bongiorno — Bene, allora, cosa facciamo questa sera? Si è preparato nel corso della settimana? Ferrerò — Sì, ho ricevuto una trentina di libri e altrettante richieste, sempre di libri. Mi dispiace per quelli che sperano, ma per adesso proprio non sono in grado di mandare libri a chicchessia. Bongiorno — Per favore, le tre buste. Si accomodi in cabina. Si è messa la cuffia? Si ricordi che questa volta non sono più sessanta secondi, ma novanta, un minuto e mezzo preciso. Domanda: «Nel primo capitolo dei " Promessi Sposi " è indicata la data dell'Incontro di don Abbondio con 1 bra vi. CI dica l'anno». Ferrerò (subito) — 7 novembre 1628. Il signorile cultore di storia calcistica Dante Bianchi, lucchese di nascita, torinese di adozione, è in scena anche lui per la domanda da 640.000 li¬ m1lmddfcd re. Le sue scarpe splendono d'un così abbagliante fulgore da attirare i complimenti di Mike Bongiorno, é cosi si apprende che a Torino, In piazza Carlo Felice, esiste un lustrascarpe di rara abilità. La pubblicità è l'anima del commercio, ma questa volta il signor Dante Bianchi, pubblicitario di professione, avrebbe preferito che il discorsetto di circostanza non si abbassasse fino alla punta delle sue scarpe, ma piuttosto si rivolgesse ai temi che gli sono più familiari: vita e storia della « Juventus ». Alla domanda che gli vien fatta egli risponde con esattezza: « Prima del 1909 la Federazione Italiana Gioco Calcio si chiamava Federazione Italiana di Football ». L'insidia celata nel quiz era, per la verità, più sottile di quanto non apparisse al profano: « L'ho azzeccata per un pelo — brontolava più tardi il Bianchi fra le quinte —. Non capisco come Mike Bongiorno abbia definito facile la mia domanda! ». La scena-madre della serata è l'Ingresso di Claudio Moraldi, il giovane impiegato esperto di pittura francese, con la squadra dei cinque figlioletti. Egli è in gara per la domanda da 1.280.000 lire: ma chi gli sceglierà la busta? Non un estraneo: ha tante richieste in famiglia, che per non scontentare nessuno s'è mosso da Roma con moglie e prole. La moglie rimane fra le quinte, 1 figli arrivano dondolando alla ribalta, tenen'dosi stretti per mano; Anita, la più piccola diciotto mesi — tra le braccia di Edy Campagnoli. Sembra la festa della Madre e del Fanciullo. Mike si attarda a chiedere 1 risultati scolastici della vaga squadretta. Bongiorno — Questo è il più studioso, perché porta gli occhiali, eh? Naturalmente promosso con la media dell'otto. M or aldi — Be', lasciamo perdere... (risate del pubblico). Bongiorno — Perché, non sono andati bene gli esami? Moraldi — Non troppo. Bongiorno — Bisogna stare attenti a queste cose. Immagino che gli altri avranno superato bene gli esami. Tu, sei rtato promosso? (Il secondo bambino interpellato fa segno di no). Bongiorno — Nemmeno tu? In che cosa ti hanno rimandato? Bambino — In italiano. Bongiorno — E tu? (II terzo bambino accenna di no col capo). Bongiorno — In che cosa ti hanno rimandato? Bambino — In storia. Bongiorno (al quarto bambino) — E tu? Sei stato promosso? No? Rimandato ad ottobre? Moraldi — No. Questo ancora non va a scuola. Mike sì trastulla piacevolmente con la piccola Anita, e se la coccola tra le braccia. Ma la riconsegna in fretta alla signorina Edy a un allarme improvviso di papà Moraldi (allarme che si rivela infondato: la piccina resiste con asciutta disinvoltura alle emozioni delle telecamere). Congedato il corteggio dei cinque pargoli, 1] concorrente rimane alle prese con la busta che gli ha scelto il secondogenito Mauro. E' una domanda anch'essa informata garbatamente alla scenetta familiare cui abbiamo testé assistito « Chi è l'autore del quadro La culla* t Prima ancora che l'Immagine del dipinto sia proiettata sullo schermo, il Moraldi annuncia la sua risposta: è di una donna, Berthe Morisot. Luciana Alagna, esperta in mitologia, si fa scegliere la busta da un giornalista in mo nocolo. Ma non supera la prò va: « Chi è mai il sacerdote d'Apollo che ad Ulisse fornisce il vino con cui egli riuscirà a ubriacare il Ciclope?». Il gong scandisce la fine della prova senza che la vezzosa Luciana ci abbia detto che quel sacerdote era Alarono. In finale, cade la signorina Ferrara. Entrata in cabina con il signor Bruno Tasso, un consulente incontrato per caso nella sede dell'U.S.I.S., le viene posta la seguente domanda: «Allorché nel 1776 11 generale inglese Howe fu costretto ad abbandonare Boston sotto la minaccia delle artiglierie • di George Washington, circa mille lealisti si imbarcarono con lui e altri mille subito dopo, avendo per motto i nomi di tre città in¬ glesi tutte comincienti per H. Ci dica questo motto ». La risposta esatta era: « Hell Hull or Halifax». Ma nei 90 secondi concessi per la risposta, la signorina non h • saputo trovare, pur confabulando con il suo volonteroso consulente, la giusta soluzione all'indovinello. Tra le quinte, più tardi, la signorina, sconcertata e delusa, protesterà per II modo abbastanza Ingarbugliato con cui il quiz era stato formulato. E' In aria un reclamo. Gigi Ghirotti Giovanna Ferrara ha ceduto al traguardo finale (Telef.) Il simpatico operalo che hesordito in cinofilia. (Telef. Mike Bongiorno, Ieri sera particolarmente brillante, tiene in braccio la bimba più piccola del-romano Moraldi. (Tel.)

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