La gran fortuna di Montecarlo ha sempre avuto i capelli bianchi di Francesco Rosso

La gran fortuna di Montecarlo ha sempre avuto i capelli bianchi NOVECENTO INVITATI DI LUSSO AL "GALA,, DELL'ESTATE La gran fortuna di Montecarlo ha sempre avuto i capelli bianchi Grossi nomi si muovono per applaudire la paglietta di Chevalier - Passano insieme una sera e ripartono per le varie tappe della mondanità - Ma l'avvìo è dato al turismo di massa, a grandi folle che vogliono imitare i potenti della terra - E' gente piuttosto alla mano, di età almeno superiore ai quarantanni, e che spende molto, paga qualunque prezzo (Dal nostro inviato speciale) Montecarlo, 12 luglio. La stagione estiva di Montecarlo incomincia ai primi, di luglio, con il Gala d'apertura dello « Sporting d'été >, una serata che l'alta società internazionale segna con rilievo nel calendario dei grandi avvenimenti mondani. La festa si svolge sempre di venerdì, il solo giorno della settimana che, forse per la fama di infausto con cui viaggia gravato, continua a godere i favori per manifestazioni di questo genere. . Sempre gli stessi Puntuali come ogni anno, i novecento invitati sono giunti venerdì scorso, S luglio, dai quattro angoli del mondo. Numerosi i francesi, numerosissimi gli italiani, ben rappresentati americani e inglesi, hanno compiuto lunghi tragitti in aereo, automobile, treno per partecipare all'avvenimento. Sulla ampia terrazza, lanciata come una prora di nave sul mare, le rondini migratorie della mondanità si sono ritrovate come in una delle tappe fisse dei loro lunghi itinerari. Sono sempre gli stessi, si chiamano per nome, vivono insieme una sera e ripartono; si ritroveranno ad Ascot e a Longchamps per le gare ippiche, a Milano e Vienna per la stagione lirica. Non possono fermarsi più di due giorni nello stesso luogo, spinti come sono dalla ne¬ 1111 11 11 ■ 11111111111 ■ 11S1111 • 11111 » I ■ ■ 111 ) 11 ■ ■ 11 ■ I ■ 111 • 11 ■ cessità di essere presenti | ad ogni manifestazione. I lunghi viaggi compiuti per venire a Montecarlo venerdì per la serata di gala non sono giustificabili se non dai desiderio di non mancare all'avvenimento. Avrebbero rivisto facce note, l'Aria Khan e la Begun, il principe AH e la sua amica Bettina, Jean Cocteau in audaci versioni di smoking, qualche attore di grido; tut- 1 tavia sono venuti credendo di muoversi per volontà propria, seguendo invece le misteriose direttive del comitato organizzatore che, con questa festa di mezza estate, provvede sapientemente al rilancio turistico di Montecarlo. La grande attrazione della serata di gala era (a rentrée di Maurice Cftevalier, personaggio piuttosto risaputo della canzonetta francese, ma per applaudire l'anziano chansonnier in paglietta, si sono mossi i più grossi nomi dell'aristocrazia, dell'industria e della finanza internazionali. Due giorni dopo, il tempo per riposarsi un poco, sono riparliti lasciando il posto agli altri, cioè alle masse di turisti che, per il gusto dell'imitazione, li hanno seguiti riempiendo gli alberghi di Montecarlo. Senza volerlo, il gran mondo internazionale fa da specchietto per le allodole, traccia gli itinerari che guidano i turisti al piccola Principato che per le sotterranee e misteriose correnti del gu- 11111 ■ 11l 111 ■ 11 < ■ ■ IJ ! 11111111 111111111111111111T ! t> sto e della moda era già in netta decadenza. L'atmosfera da belle epoque, il pesante e polveroso stile floreale che adorna alberghi, palazzi e, soprattutto, il Casino, non piaceva più al pubblico moderno attratto da altre spiagge della Costa Azzurra, più spregiudicate. Negli anni dell'immediato dopoguerra, Cannes aveva nettamente soppiantato Montecarlo, all'ardue scogliere monega- ì I , sche la clientela internazionale preferiva la spiaggia dal soffice arenile, ai dancing vecchio stile gli estrosi locali notturni di cui Cannes è doviziosa. Passata quasi nel museo dei cimeli per l'aria un po' stantia che vt circolava, Montecarlo non riusciva più a trattenere le correnti turistiche che la attraversavano dirette verso le più movimentate spiagge francesi. Poiché la faccenda diventava seria, incominciò l'opera di rilancio, una serie di iniziative tra cui, dicono i maligni, sarebbe compreso anche il cinematografico matrimonio del principe Ranieri con Grace Kelly, matrimonio dovuto più alla ragion di Stato che a quelle del cuore. Probabilmente si tratta di autentiche malignità, il sacrificio del giovane principe non sarebbe stato necessario perchè il turismo di Montecarlo è in ripresa da un paio d'anni, anteriore allindi alle nozze sfarzose, e sempre in virtù delle misteriose e sotterranee ragioni che guidano il gusto del pubblico. Cannes, come Juan-les-Pins e Nizza è diventata troppo alla moda, la gente corre come le mosche al miele, l'affolla fino a congestionarla. In mezzo a tanta confusione, la clientela, selezionata si trova a disagio, desiderosa di vivere in piccole comitive, la gente di rango trova invaso il proprio campo di azione, luoghi considerati fino a ieri inaccessibili ai più, sono oggi aperti a tutti. Questo aspetto del turismo di massa ha giovato a Montecarlo perché la clientela fuggiasca, a poco a poco è ritornata qui per ritrovare l'isolamento, riformare i gruppi selezionati, da i?itetati a un certo modo di vivere. Il comitato organizzatore ha messo in azione tutte le sue disponibilità per alimentare questo stato d'animo, il Gala d'apertura dello Sporting d'estate è appunto l'avvenimento che deve consolidare la fama di Montecarlo, tornata agli splendori aristocratici dei tempi d'oro. Arriva il denaro Però, nel giro brevissimo di due anni, forse proprio perché la massa ama seguire le piste tracciate dalla gente in vista, anche a Montecarlo si nota un afflusso di clienti che, un tempo, nemmeno si pensava di vedere. Oggi da Rampoldi, uno dei ristoranti più alla moda, ed anche più costosi di Montecarlo, mangiavano a tavoli ravvicinati Marlene Dietrich e un anziano signore francese la cui moglie, calze arrotolate alle caviglie, lo imitava a versarsi direttamente in bocca dal piatto il sugo delle ciliege allo sciroppo. L'anziana attrice guardava di tra le palpebre socchiuse, un tempo così dense di languido mistero, la strajia coppia tanto fuori di posto in quel locale; me?io prevenuto, il cameriere serviva con esemplare, identica premura la celebre interprete de « L'angelo azzurro > e il massiccio meccanico dalle mani callose. A Montecarlo, come in gran parte del mondo, l'essenziale è che ti denaro arrivi, e non importa come e da dove. E di denaro in questo irto e roccioso Principato ne arriva, portato da ogni angolo del globo. I più numerosi ad affollare alberghi e sale del Casino sono i francesi che l'anno scorso sono venuti in ventinovemila a rinsanguare le casse dello Stato monegasco. Li seguono os ruota gli italiani che, sempre lo scorso anno, sono stati sedicimila. I clienti meno numerosi del Principato sono, stati i cittadini delia Repubblica di San Marino che, forse per prevenzioni di natura dinastica, l'anno scorso sono stati nove in tutto. Nel 1955 Montecarlo ha ospitato ottantatremila turisti con una permanenza vxcdia di quattro giorni ciascuno, cifre enormi se si pensa che l'intero Principato misura l.yj ettari e la città ha tredicimila abitanti. Un'altra voce consolidata non si sa perché, assicura che a Montecarlo il soggiorno è poco costoso. I prezzi segnati sulle guide non sono elevati, si trovano camere a quattrocento franchi in alberghi di terza categoria e si sale ai seimila franchi in alberghi di lusso, ma fatta eccezione per gli alberghi, dove i prezzi sono rigidamente rispettati, quelli dei ristoranti dimostrano una poco esemplare elasticità. La guida indica piccoli locali dove si può consumare un pasto a duecentosettantacinque franchi, ma per quanto li abbia cercati, ristoranti di questa levatura non li ho trovati, la cifra indicata mi ■111111111111111111111111111111111111111111111111111111111 è servita a malapena per un panino ripieno. Tuttavia la tendenza di elevare i prezzi per selezionare la clientela non funziona. Benché la stagione non abbia ancora assunto il pieno ritmo, Montecarlo trabocca di turisti in gran parte simili a quelli che- pranzavano accanto a Marlene Dietrich. Anche al < Montecarlo Beach», la spiaggia elegante, nonostante i prezzi altissimi c'è sempre affollamento. Tra i raffinati frequentatori delle piscine si notavano marinai americani, con braccia e petti tatuati di figure piuttosto audaci che trascinavano le loro amichette occasionali da una sedia all'altra del bar ingozzandole di birra. Soltanto per entrare al iBeachy si pagano cinquecento franchi nei giorni normali e ottocento la domenica, una cabina costa tra i cinquecento e i mille franchi al giorno, una tenda di spiaggia tra t duemila ed i tremila franchi al giorno, cinquecento franchi in più la domenica. Chi affolla il < Bcach » e i ristoranti alla moda ir. questo periodo' non sono gli invitati al Gala d'apertura allo <Sporting d'été*, già ripartiti alla ricerca di spiagge non ancora invase dalla montante marea del turismo di massa, ' ma una strana clientela di gente piuttosto alla mano e di età almeno superiore ai quarant'anni. Non si sa perché, da sempre, il destino di Montecarlo, la sua fortuna o sfortuna, non so, ha i capelli bianchi. Francesco Rosso 11111111111111111111111111111111111111111111111111111111111

Persone citate: Aria Khan, Begun, Chevalier, Grace Kelly, Jean Cocteau, Marlene Dietrich, Maurice Cftevalier, Rampoldi