Una nave panamense affonda urtando con un vapore italiano

Una nave panamense affonda urtando con un vapore italiano Una nave panamense affonda urtando con un vapore italiano L'equipaggio salvato dagli uomini della "Dea Manella,, che ha proseguito il viaggio - La collisione nella nebbia a 450 miglia da Boston (Noatro aervizio particolare) New York, 11 luglio. A causa di un banco di nebbia fittissimo la nave da carico panamense « Estorìl », di 7200 tonnellate, stamane è entrata in collisione con il vapore italiano «Dea Mazzella>, di 7030 tonnellate, affondando tre ore dopo. L'urto, avvenuto a 450 miglia ad oriente di Boston, non ha causato fortunatamente vittime umane per l'intervento dell'equipaggio della nave italiana che riusciva a trarre in salvo tutti gli uomini dell'* Estoril ». Appelli di soccorso venivano captati dai centri radio della guardia costiera verso i'1,30 di stanotte quando il marconista dell'« Estoril » informava che in seguito alla collisione la nave aveva riportato un largo squarcio su una fiancata all'altezza della linea di galleggiamento. Il primo messaggio lanciato dal marconista della nave panamense diceva: « Stiamo imbarcando acqua. Urgono soccorsi >. La nave infatti aveva incominciato a piegarsi su un fianco per l'allagamento di una delle stive e per lo spostamento di parte del carico. Subito dopo iil primo messaggio di soccorso due battelli veloci della guardia costiera, il « Casco » e il « McCullogh >, lasciavano gli ormeggi, dirigendosi a tutta velocità verso il punto indicato dal marconista. Contemporaneamente un idrovolante si alzava in volo dalla rada di Salem, recando a bordo un medico ed una cassetta di pronto soccorso. Un'ora più tard'i la « Estoril » comunicava che l'equipaggio stava per calare in mare le scialuppe di salvataggio. < Impossibile rimorchiare la nave. Inclinazione 47" rende difficil'i operazioni in coperta. Ci apprestiamo ad abbandonarla ». Dopo quest'ultimo messaggio l'< Estoril » interrompeva i contatti con i centri radio costieri. Come si è appreso più tardi, le operazioni di salvataggio da parte degli uomini della < Dea Mazzella > sono state oltremodo difficili e a tratti drammatiche. Immersi in un mare di nebbia gli uomini della nave italiana hanno accostato il più possibile verso le scialuppe dell'* Estoril ». Finalmente un nuovo messaggio radio. Era il marconista della < Dea Mazzella » che comunicava: < Equipaggio " Estoril " salvo. Ci di¬ rigiamo piccola velocità verso la costa. Attendiamo istruzioni >. Giungevano quindi sul luogo della collisione i due battelli della guardia costiera i quali scortavano la « Dea Mazzella > verso la costa ed informavano che a bordo della nave italiana tutto si svolgeva regolarmente e non vi erano feriti. Il mercantilo panamense affondava esattamente alle 5,33 quando la pressione dell'acqua sfondava una porta stagna, provocando anche l'allagamento della stiva n. 2. L'< Estoril » proveniva da Halifax, nella Nuova Scozia, e recava a bordo un carico di minerali di ferro diretto ad un'industria di Filadelfia. La « Dea Mazzella » lo scorso novembre ebbe un incendio a bordo durante una tempesta quando si trovava a 150 miglia da Terranova. L'equipaggio lottò a lungo con le fiamme finché la nave fu raggiunta da due mercantili e da un «cutter». a. p.

Persone citate: Dea Mazzella, Manella, Mazzella, Terranova

Luoghi citati: Boston, Filadelfia, New York, Nuova Scozia, Salem