Gli italiani danno battaglia e Fantini è primo ad Angers

Gli italiani danno battaglia e Fantini è primo ad Angers La "carica dei 31 „ sulle strade di Bretagna e dell'Angle nella 8a tappa del Tour Gli italiani danno battaglia e Fantini è primo ad Angers Buona parte dei nostri al traguardo col primo plotone - Darrigade batte il secondo gruppo che giunge dopo ben 18' e 46" - La "maglia gialla,, passa a Walkowiak - Forti miglioramenti in classifica per quasi tutti i ragazzi di Binda - L'Italia prima nella classifica di squadra della tappa (Dal nostro inviato speciale) Angers, 11 luglio. Finalmente una splendida offensiva della squadra italiana, che dopo aver lavorato in sordina fino ad oggi, giunta sulle strade della Lorient-Angers, si è letteralmente scatenata. he critiche, che avevano preso a brontolare sulla condotta di gara dei « tricolori e una certa insoddisfazione da parte c'ei nostri stessi ragazzi, hanno raggiunto l'obiettivo, e fin dal «via:» di stamane gli uomini di Binda si sono infilati in ogni fuga, e nel gruppetto che si è presentato a giocarsi la vittoria con quasi diciannove minuti di vantaggio sul plotone v'erano Defilippis, Coletto, Monti, Baffi, Padovan e Fantini, e quest'ultimo è riuscito a imporre il suo spunto irresistibile di velocità dando all'Italia la seconda vittoria. La seconda vittoria Due su sette tappe, davvero non ci si può lamentare, specie se si pensi allo spirito che oggi ha animato i nostri atleti, uno spirito nuovo, uno spirito « Tour de France ». La classifica ancora una volta ha cambiato faccia, il simpatico Darrigade Ce andato di mezzo e ha perso la « maglia gialla », che veste da stasera le robuste spalle di Walkowiak, uomo in forma, corridore di buoni mezzi, ma non eccezionali, per il quale Angers resterà il ricordo più, bello della sua vita. Cambio di guardia anche per la graduatoria a punti (Picot al posto di De GrootJ, mentre la posizione generale dell'equipe italiana — che è prima anche nell'ordine d'arrivo riservato appunto alle squadre — è logicamente migliorata nell'insieme e nei particolari: Padovan da «7» è 15°, Monti da Si' è 18', Defilippis da 49' è SS', Coletto da SS' è Si', Baffi da 58° è S5°, Fantini da 64' è 36°. Un balzo verso l'alto che sul serio ci voleva, una iniezione di fiducia a un morale che stava un po' scuotendosi. Lo si è visto subito, del resto, che oggi le faccende avrebbero dovuto marciare per il verso giusto, tanto è vero che dopo un allungo di Ber tolo, neutralizzato da Darri gode, la prima fuga sorta intorno al ventesimo chilometro ebbe tra gli altri quali attori Nencini, Conterno e Defilippis Come l'episodio andò in fumo, altri uomini si buttarono allo sbaraglio e i * tricolori > erano sempre ben rappresentati, c'erano Coletto e fantini davanti, Defilippis e Nencini in una pattuglia che li cacciava da vicino. E non basta, perché quando i due plotoni di testa si fusero in uno solo — un plotone « esplosivo », poiché vi viaggiava anche Brankart — Fornara e Fantini alle spalle furono lesti a mettersi a ruota di Ockers, Gaul e Lauredi get tatisi alla controffensiva. 8i terminò in un nulla di fatto, dal momento che al TO' chilometro al comando si erano raggruppati quaranta concorrenti, fra i quali i migliori. E si continuò sullo stesso spasmodico ritmo dei 45 all'ora, con lo stesso motivo degli italiani all'attacco. Scattò Coletto, insieme a Robinson, al 78" km. e venne ripreso; scattò Defilippis al km. 95, e per l'occasione a fargli compagnia si aggregarono Fantini Baffi, Dotto, Dolhats, Wagtmans, De Smet, Anzile, Gay, Hinsen, Bauvin, Adrianssen e Caput. Era il momento buono; dal gruppo schizzarono via come forsennati Coletto, Scodeller, Van der Brekel, Pianezzi, Picot, Walkowiak e Lauredi; poi Padovan, Sabbadini e Siguenza; quindi Monti, Skerl, Voorting, Agut, Thomin, Barbosa, Janssen e Beuffeuil. Fate i conti: trentun uomini, che nel volgere di breve tempo si unirono insieme, trentun uomini che avevano gli stessi interessi. Lotta a distanza L'intesa venne raggiunta senza sforzi eccessivi, incominciò la lotta a distanza fra chi aveva tentato il colpo e il plotone, dove la maggior mote di lavoro toccava per forza di cose alla squadra francese. Darrigade, che difendeva la < maglia (lutila », cercò a parecchie riprese rfi andarsene da solo o in scarsa comitiva; la squadra bianco-rosso-blu lo aiutò nei limiti del possi-1 bile, un po' affaticata dagli] sforzi dei giorni scorsi, un po' preoccupata di non sprecare nuove energie. E il distacco aumentò .a vista d'occhio. Presero a parlare allora i cronometri, il vantaggio della « carica dei trentuno » ajidaua assumendo proporzioni fuori del normale anche per il «Tour», mentre la strada i» pianura puntava verso An gers. Qualche palpitazione la offri Lauredi che scattò dopo il rifornimento di Nort St. Erdrc (km. 160), ma il « regionale > venne bloccato in tempo da Baffi; qualche pena la causa rotto Wagtmans e Picot, che tentarono verso il 200' km., i le ultime preoccupazioni ven nero ad opera di Wagtmans e di De Smet, che sbucarono per primi sul circuito d'arrivo qualche secondo avanti al resto dei fuggitivi. C'erano da percorrere novecanto metri, in questo tratto si ebbe la soluzione.. Funzionò ot- snlengcslasdmillitvscgilgcWleripld<q1apmafdolOtlt3SWGPBlA3tbtWlV6timamente il gioco della nosfral squadra, le possibili rivalità finirono in un angolo, perché Coletto con una tirata d'eccezionale potenza riportò il piccolo gruppo sui due fuggitivi, perché Padovan, sacrificando le sue doti di velocista, tirò la volata a Fantini, che, pur avendo spezzato entrambi i puntapiedi dei pedali, saltò fuori ai cento metri con uno spunto contro il quale nulla v'era da fare. Nel piccolo « clan » degli italiani scoppiò l'entusiasmo, l'altalena del < Tour » era favorevole stavolta per i bianco-rosso e verdi. Passarono quasi diciannove minuti avanti che giungesse il plotone: ci fu tutto il tempo per i giri d'onore, per gli abbracci tra i nostri, per le congratulazioni tra Fantini e Walkowiak, che non credeva letteralmente alla realtà. Darrigade tagliò il traguardo superando in volata i ritardatari, la folla lo chiamò per applaudirlo a lungo, per unirlo negli < evviva » cordialissimi con i quali aveva accolto Fantini Domani Angers-La Rochelle, 180' km. di quelli chiamati di avvicinamento ai Pirenei. Si parte con una classifica per lo meno strana. Il t Tour » 1956 forse passerà alla, storia per la sconfitta dei favoriti. E una spiegazione c'è: da quando si è partiti fino ad ora, la media generale è di chilometri 38,3S6! . Gigi Boccacini Ordine d'arrivo e classifiche ORDINE D'ARRIVO: 1. Fantini, km. 244 in 5 ore 59'20" (con l'abbuono 5 ore 58'20"): 2.» Voorting (con l'abbuono 6 ore 58'60"); 3. Van de Brekel, Bauvin, De Smet, Padovan. Hinsen. Caput, Wagtmans, Dolhats. Monti, Picot, Gay, Jansen, Siguenza. Scherl, Pianezzi, Sabbadini, Walkowiak, BeuffeuH, Deflliippis. Barbosa, Coletto, Lauredi, Thomin. Scodeller, Agut, Dotto, Anzi'le, Adrianssen, 31 Baffi, tutti col tempo di Fantini, 32. Darrigade. a 18M6", che batte in volata Poblet, Ockers e tutto 11 resto del gruppo. CLASSIFICA GENERALE : 1. Walkowiak, 37,47'29"; 2. Picot a l'22"; 3. Scodeller a 2'53"; 4. Voorting a 5'7": 5. Lauredi a 7'; 6. Wagtmans a 10'28" ; 7. De Smet a 10'38"; 8. Darrigade a 11'28"; 9. Bauvin a 12'31": 10. Adrianssen a 15'19": 11. Padovan a 15'59' 18. Monti a 20'31"; 22. Defilippis a 27'3"; 24. Coletto a 27'46": 25. Baffi a 29'28"; 29. Ockers a 31" 2" ; 32. Rolland a 31'39"; 36. Fantini a 34'29": 87. Fornara a 34'34"; 50. Nencmi a 42'56"; 52. Gaul a 44'37"; 53. Brankart a 45'4"; 59. Conterno a 45'57"; 71. Geminiani a 49'31"; 92. Giudici a l,i'55". Clangine* di tappa a squadre: 1. Italia, 17 ore 57'; 2. Olanda a 30"; 3. a pari merito: Belgio, Ovest, Nord-Est, Centro e SudOvest a 1'. Classifica generale a squadre: 1. Belgio, 112 ore 59'28"; 2. Ovest a 12"; 3. Olanda a 2'2"; 4. NordEst-Centro a 24'18"; 5. Francia a 24'18"; 6. Italia a 35'29". Lo spunto Irresistibile di Fantini che batte Voorting sul traguardo di Angers (Telef.)

Luoghi citati: Belgio, Francia, Italia, Olanda