Padovan s'infila nella fuga buona e vince con uno spunto autoritario

Padovan s'infila nella fuga buona e vince con uno spunto autoritario PUBI!A BRILLANTE VITTORIA ITALIANA NELLA TAPPA ili ROUEN Padovan s'infila nella fuga buona e vince con uno spunto autoritario Nei subbuglio della classifica il belga De Smet diventa "maglia gialla,, - La squadra italiana in testa nella graduatoria di tappa-.11 "tricolore,, vittorioso è adesso 4° in classifica generale con un distacco di 4' e 26" - Caduta di Defilippis, che prosegue e giunge col grosso del gruppo (Dal nostro inviato speciale) I Itimeli, 7 luglio. Una sola fuga, durata circa 170 chilometri, ha cambiato volto al € Tour ì: Padovan ha dato all'Italia la prima vittoria e il belga De Smet, un solido fiammingo di 25 anni, padrone a casa sua di un caffè, è balzato al primo posto della classifica generale, detronizzando Darrigade che è giunto con il gruppo, staccato di circa un quarto d'ora dal plotone cui era, stata data evidentemente la «libera uscita >. li <la> all'azione definitiva è nato dopo pochi chilometri, che avevano avuto come caratteristica una serie di cadute; in una delle quali Defilippis aveva pasticciato con la banchina del pavé finendo a terra sepolto da una decina di colleghi, tra i quali Branhart; si erano rialzati tutti ed avevano raggiunto il grosso, più, o meno malconci. Il torinese con una ferita in testa e una gamba spellata. Il <,la> — dicevamo — venne presto e lo diede Le Ber che, normanno di nascita, sentiva nell'aria l'ancora lontano traguardo di Rouen. A lui si unì prima Huygue da solo, poi Frei, De Smet, Van Der Plujm, Mahé, Barbosa e Chaussabel, quindi il < pacchetto * fu completo quando si fece luce Padovan che riuscì a portare a termine l'impresa dopo una splendida galoppata durata almeno mezz'ora. Nove uomini al comando affare fatto: andavano avanti discretamente d'amore e d'accordo e se Le Ber metteva anima e corpo nel tentativo, anche gli altri non si facevano pregare a sbrigar il loro turno di lavoro, mentre la compagnia illustre degli < assi » sembrava disinteressarsi di quanto andava accadendo. Il varco tra fuggitivi e il resto dei concorrenti si aprì sempre più vasto, e nemmeno l'ipotesi che la < maglia gialla > potesse cambiare .di padrone sposso l'apatia dei ritardatóri? V*francési', che a rigor di logica-avrebbero dovuto, difendere le insegne del primato, non ritennero che ■ nevalesse la pena, è. si giunse così veiso il 190° chilometro di gara a registrare un ritardo di circa venti minuti. Qui s'insinua il motivo sottile della polemica, all'insegna dell'abitudine ài cors& .che TfiggP normalj mente it'-Gitò''di'Frància, nelle cui fughe ognuno- degli uomini che ne sono autori è in certo . quql modo, .obbligato a c tirare mio. ppaBe.'- Oggi Padovan, all'inizio', '3# la prese con molta filosofia; ci fermammo a.chiedere a Binda quali ordini ^Avesse .dai<\'&l c tricolore».' La' risposta fu: < Lavorare senza fiaccarsi, però, l'osso del collo!». E vedemmo poi lo stesso «Pinella», meccanico e autista della vettura n. S della squadra, anctare accanto al corridore per ripetergli le istruzioni. Padovan si buttò allora con puntiglio nella fuga, gli ordini del C. T. vennero rispettati, almeno fi¬ wo a quando si giunse nel tratto finale, un tratto burrascoso dove una strada strettissima, che s'insinuava in salite e in discese fra i boschi, rese ad ognuno la propria libertà. Chi aveva più filo faceva più tela. Scappò Mahé e venne ri¬ proso, tentò De Smet e non risolse nulla, operò tre o quattro allunghi senza risultato il solito Le Ber. Padovan, nella girandola di offensive, tenne duro e come il traguardo finalmente si delìneo al fondo di un lungo viale alberato il racosbmPfap ragazzo di Padova era già secondo alla ruota di De Smet sbucato, al comando dall'ultima curva. Volata senza storia, Padovan vinceva con irrisoria facilità. Applausi al < tricolore», applausi a De Smet che indos- sò la «maglia gialla », tripudio della folla per Le Ber. Il gruppo tagliava lo striscione 15 minuti dopo Padovan e i visi dei corridori subito si adattarono all'ambiente' un sorriso sulle labbra degli italiani (se Padovan ha vinto la tappa, la squadra si è imposta nella classifica riservata alle compagini, il che significa soldi addizionati a soldi); i belgi dimostrarono in modo assolutamente poco nordico la gioia per l'insperata conquista del primato; i francesi sopportarono il colpo con eleganza, consolandosi anche grazie a Mahé finito secondo in classifica generale. Mahé, infatti, è considerato un semplice gregario, ma sulle montagne si difende bene e a lui, per tradizione, le Alpi portano fortuna. Con queste fughe a lungo metraggio si crea una situazione sempre più strana, » favoriti che dovreb boro vincere aumentano di giorno in giorno il loro ritardo, mentre nei quartieri alti si insinuano uomini sconosciuti o quasi, capacissimi però di offrire all'attimo buono qualche grossa sorpresa. Sul tipo di certi signori De Smet, Mahé, Padovan... E bisogna tener conto anche del caldo, che è scoppiato improvviso e feroce. L'ambiente s'infiamma nel gioco spesso astruso e complicato delle tattiche. Per l'aria pura dei Pirenei, citi tocca il compito di operare una selezione, manca ancora una settimana. Domani, intanto, programma doppio. Al mattino, con prima partenza alle 8, circuito d'Essart; 15 chilometri a cronometro, individuale; al pome riggio, con partenza all'una e trenta, 125 chilometri in linea da Rouen a Caen. Binda, dopo il successo odierno, ha lanciato lo slogan : « Un " tricolore " italiano in ogni fuga! », e che — aggiungiamo noi — il " tricolore" faccia intero il suo dovere, evitando così gli inutili rischi che può procacciare l'eccessiva furbizia. Stasera i corridori italiani hanno ricevuto una visita graditissima, quella dei campioni automobilisti Castellotti e Perdisa che si trovano qui in attesa di correre il circuito in programma domani pomeriggio. Gigi Boccacìni Olii)ini; i>'Animo: 1. Padovan, 6 ore 84'31", media chilometri 34,219 (con l'abbuono: 6 ore 33'31"); 2. De Smet, 6,34'31" (con l'abbuono 6,34*1"); 3. Le Ber; 4. Mahé, tutti col tempo di Padovan; E. Chaussabel, a 10"; 6. Van Der Pluym; 7. Frei, tutti col tempo di Chaussabel; 8. Barbosa, a 20"; 9.-Huygue, a V25"; 10. Picot, a 14'54"; 11. Beuffeuil; 12. Chupin, tutti col tempo di Picot; 13. Ockers, a 15'6" che batte in volata Bauvin, Audalre, Thomln e un gruppo comprendente tutti i migliori. Si sono ritirati: Fournier e; Vivier. CLASSIFICA DI TAPPA SQUADRE: 1. Italia, 20,12'45 2. Belgio, 20.13'15"; 3. Ovest,! 20,13'33"; 4. Francia, 20,13'45";! 5. a pari merito: Olanda, Svizze-: ra, Sud-Est, 20,18'65". CLASSIFICA GENERALE A AlSQUADRE: 1. Lussemburgo, 56 ore 9'57"; 2. Francia, 56,11'45" ; 3. Belgio, 66,14*21"; 4. Olanda, l56,16'58" ; 5. Ovest, 56,21'64" 6. Ita- Ila, 66,22'18". CLASSIFICA GENERALE: 1. De Smet, 18,37'2"; 2. Mahé, a 32"; 3- SU!f,sue; »1'65,"!J4' pad,8ySn' ? D££ r?3,6' sàJ'l0 ìUb. Barbosa, a 7 21 ; 7. Scnaer, ai9'36"; 8. Robinson, al0'6"; 9. Lau-!redi, a 10'14"; 10. Voorting, al10'38"; 21. Rolland, a 16'38";122. Conterno, idem; 32. Baffi, a|16'2"; 32. Coletto; 34. Defilippis; 35. Brankan; 37. Ockers; 39. Wagt-jB^V^bM Oemlnianl, a 18'32"; 51. Poblet, a18'32"; 55. Fornara, a 19'1T"; 69. '.Vlontl, a 20'8"; 78. Nenclni, a26'47"; 84. Giudici, a 32'24" : 88. Fantini a 33'24" ; 113. e ultimo Meyzen Q., a 59 6 . li vittorioso scatto di Padovan sul traguardo di Rouen davanti a De Smet (Telefoto) wo a quando si giunse nel tratproso tentò De Smet e non ragazzo di Padova era già se