L'aula di Montecitorio deserta per la fuga generale dei deputati di Delio Mariotti

L'aula di Montecitorio deserta per la fuga generale dei deputati Mentre si discuteva il bilancio dei Lavori Pubblici L'aula di Montecitorio deserta per la fuga generale dei deputati Erano presenti solo il ministro Romita, il relatore e 4 o 5 parlamentari - Sul registro delle indennità figuravano, però, 177 firme di presenza - La maggior parte degli "onorevoli» ha lasciato la capitale senza il .prescritto permesso - Una nota di biasimo Roma, 7 luglio. La battuta d'arresto nella discussione della legge sui petroli, che riprenderà martedì, e l'avvio dell'esame del bilancio dei Lavori Pubblici, già approvato dal Senato, ha indotto i deputati ad una fuga generale. L'aula è rimasta per tutto il giorno deserta, presenti polo il ministro Romita, il relatore e quattro o cinque tieputati. Ogni qualvolta un oratore giunge alla fine del. suo discorso, si affretta all'uscita e va in vacanza. Il repubblicano Camangi ha avuto parole amare pei- lo squallore della discussione e, per l'enoiesima volta, abbiamo riudito l'esortazione di procedere con celerità alla riforma regolamentare da tanto tempo allo studio. Camangi ha suggerito che, particolarmente per il bilancio dei Lavori Pubblici, la discussione generale sia preceduta da una esposizione del ministro, in modo da impostare il successivo dibattito ■ in maniera più concreta. L'esodo non autorizzato dei deputati (il Senato aveva chiuso i lavori settimanali ieri sera) e lo scarso interesse dimostrato dai rappresentanti di ogni settore per l'esame annuale dell'amministrazione governativa in tutti i suoi aspetti, ha provocato stasera severi commenti: si osserva, tra l'altro, che, mentre nelle due se dute odierne non pia di cinque deputati, in media, sono stati presenti, ben 177 parlamentari, questa mattina, avevano firmato il registro delle « pre senze » allo scopo di percepire l'indennità stabilita. Più grave appare il fenomeno dell'assenteismo se si considera che il « plenum » della Camera è di 590 deputati. Ciò significa che la quasi totalità dei rappresentanti ha lasciato lplnndadgssrmoulTcgprdvghtfnMreapgzssiii imi ninni iiimiiiiimiii la capitale senza ottenere il prescritto congedo. L'Agenzia ^Informazioni parlamentari», molto vicina al ministro dell'Interno on. Tambroni, osserva « che questo stato di cose potrebbe provocare, alla lunga, una grave sfiducia da parte della popolazione negli istituti pariamentari. Se per ragioni tattiche e politiche — aggiungo la nota — à ammissibile un assenteismo di deputati comunisti e missini, la diserzione dell'aula da parte dei rappresentanti dei partiti democratici è estremamente preoccupante e può rappresentare un vero e proprio attentato alle libere istituzioni del Paese ». Traspare, da queste parole, un chiaro rilievo rivolto ai capigruppo, ai segretari politici dei partiti democratici ed a coloro che hanno la responsabilità di un buon andamento dei lavori parlamentari. Questa carenza nei doveri legislativi da-parte dei deputati ha indotto il gruppo parlamentare comunista a trarne profitto: ci risulta che alcuni giorni fa, nello stesso ambito di Montecitorio, si è svolta una riunione congiunta di deputati e senatori del P.C.I. al fine di analizzare la situazione e proporre soluzioni per una maggiore efficienza della Camera e del Senato. Questa iniziativa si riallaccia alle recenti affermazioni di Togliatti di « promuo vere con ogni mezzo la via del socialismo in Italia anche, e soprattutto, attraverso l'istituto parlamentare ». Nel corso della riunione è stato fatto rilevare — e ciò vale anche per lo stesso gruppo comunista — come ben pochi parlamentari siano in grado di interpretare nei suoi molti aspetti un bilancio, le sue «voci», le variazioni intercorse tra un anno e l'altro. E' stato deciso per¬ iiimiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiimiiiiimiiiu tanto di formare una schiera di esperti per poter validamente svolgere una azione di critica positivo al governo. E' probabilmente in seguito a questa mossa dell'estrema sinistra che trae questa sera ispirazione, nei suoi ammonimenti al centro democratico, l'Agenzia di stampa vicina al ministro Tambroni. Comunque, l'usarne del bilancio dei Lavori Pubblici, si concluderà nella giornata di lunedì. Il quadro non muterà e il ministro Romita si vedrà costretto a parlare ad un semicerchio di vuoti seggi. Poi il bilancio sarà votato da un numero sufficiente di deputati, ma con quale tenso di responsabilità è difficile capire. Delio Mariotti SIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII

Persone citate: Tambroni, Togliatti

Luoghi citati: Italia, Roma