Il PSI chiede che in Russia si ritorni alla libertà politica di Enzo Forcella

Il PSI chiede che in Russia si ritorni alla libertà politica I nen ninni accentuano la loro posizione autonoma Il PSI chiede che in Russia si ritorni alla libertà politica Approvato^ un documento programmatico - "La critica non può arrestarsi, essa deve dare ampie garanzie democratiche ai cittadini nei loro rapporti con lo Stato,, - Nuovi orientamenti per la politica sindacale - Altri dirigenti del PCI in partenza per la Russia Roma, 5 luglio. « La revisione dell'esperienza vietica — hanno riconosciu oggi in un documento proammatico i dirigenti del S.I. — dimostra che i valori ya libertà sono indissolubili f socialismo e che essi, pur e contenuti per necessità delle oso o per errori degli uomini, la fine prorompono come fore essenziali. La revisione non può esaurire nella condanna elle degenerazioni del potere vvenute sotto la direzione staniana, non può arrestarsi sul itomo alla direzione collegiae, nc.il può appagarsi delle riailitazioni e dei metodi più toleranti. Essa deve investire la rganizzazione politica del potre, trasfondere i principi di bertà nelle istituzioni, nei meodi di governo, nel costume, dando ampie garanzie demoratiche ai cittadini nei loro apporti con lo Stato >. Nenni aveva già detto quaU cosa di simile negli articeìi degli ultimi mesi, ma è !a prima volta che questo atteggiamento viene enunciato in un documento ufficiale approvato dal'intiera diregione. Esso comporta, ovviamente, un aggiornamento di tutta l'azione poliica ùél partito e l'odierna dihiarazione ne accenna gli aspetti fondamentali. In poche parole si può dire che il P.S.I. sposta ormai il centro della sua attenzione dalla politica d'unità d'azione con i comunisti ala politica di unità socialista. I rapporti col P.S.D.I. sono prospettati in termini tutt'altro che facili. Il documento si preoccupa di difendere la linea politica, che il partito ha seguito negll.anni passati e si fa un dovere di ricordare che < nei confronti della socialdemocra«la.-permangono profonde differenze nella teoria e nell'azione >. La stessa piattaforma programmatica che prospetta per la futura azione comune — tutta impostata su una fiducia senza riserve nel nuovo corso distensivo della politica internazionale e sul proposito di liquidare rapidamente lo « im mobiliamo centrista > — lascerà molto perplessa almeno una parte del P.S.D.I. Ma, sia pure affrontato in termini polemici, il problema è posto ed' i socialdemocratici sono assunti come i diretti protagonisti del dialogo. Ne fa le spese il P.G.I., che nella risoluzione appare completamente dimenticato. Sono ormai lontani i tempi in cui in ogni documento del genere era, di rigore, un omaggio al patto di unità d'azione. Il patto, come da mesi i dirigenti del P.S.I. si sforzano in tutti i modi di far capire, non esiste più: deve intendersi morto di morte naturale. Non lo si dichiara formalmente poiché in tal modo si darebbe al gesto un significato di rottura violenta che si vuole sino a che è possibile evitare: e ohe in ogni caso dovrà risultare dai fatti, dalle divergenze di azione politica, non dalle dichiarazioni E' una posizione bivalente, che lascia un margine all'equivoco ed alimenta le accuse di «: doppiogiochismo » che si contuano a rivolgere a Nen ■ Anche l'odierna risoluzione >n se ne è sottratta (il Popolo dedica un corsivo vivace.ente polemico). E' certo, co '.unque, ohe il P.S.I. più avani di così non intende spingeralmeno fino a quando qua! jhe grosso fatto politico non precipiterà la scelta. Nennl, conversando stasera con un redattore dell'Italia, ha tenuto a sottolineare ulteriormente il carattere « privato > del suo incontro di ieri con Togliatti. <Non è stato un colloquio, ma una cena> ha detto. < Eravamo con le nostre nrogli, era tanto tempo che non stavamo insieme, e ci siamo "iti-ovati a tavola, da amici, on abbiamo trattato niente di jeciflco. Abbiamo parlato in amicizia, di tutto un po' ». Dì-netevole importanza, ai Ani dell'* iniziativa * che il P.S.I. Intende riprendere nei riguardi dei P.C.I., sono anche i nuovi orientamenti 'che si vogliono' dare all'azione della AG.Z.Li. V'è stata nei giorni 'orsi una riunione dei sindacalisti nenniani le cui concipsjoni — come stasera ricoytioscéya l'organo socialdemocratico —. rovesciano l'atteggiamento tenuto fino ad oggdal P.S.I. nella C.G.I.L Si èdifatti, riconosciuto senza perifrasi che nel passato si è troppo indulto ad una concezione strumentale del sindacato, vale a dire alla sua subordinazione alla politica dei partiti; si è affermata la necessità di potenziare la corrente socialista della C.G.I.L e di rivedere, in conseguenzaj_rapporti di forza stabiliti con i comunisti. Santi, Lizzadrifc'oa non hanno partecipato tuttavia alla riunione. Resta da conoscere, quindi, il loro pensiero. i Altri dirigenti comunisti soprocinto di partire pernone Sovietica: tra gli altri gli on.li Audisio, Farini■Udrini, Serbandini. La mozione dei viaggi è uguale Vutti: vacanze, riposo, cudirebbe che quest'anno '.S. sia la località uflfi'cll»*" vacanze comuniRhpsnldIcsmptcmot~p\o In jfrunioi pulsione per tradimeniirettore dal Collegio Rinascita, Luciano Raimondi, ha suscitato vasti echi e riportato l'attenzione sulla posizione di Secchia, che continua ad essere considerato l'ispiratore del gruppo dissidente di < Azione Comunista >. Il gruppo ha diramato un commento all' espulsione dove si fa notare che l'episodio dimostra quanto potrà essere poco serio l'annunziato dibattito precongressuale del P.C.I. che ha inizio < con provvedi menti antistatutari, antidemo oratici, che non tengono con to dei deliberati della base >. «Noi non mettiamo in discussione il comunismo — conclude il commento — ma la linea politica che ha fallito e che bisogna cambiare insieme agli uomini che l'hanno j^aborata e sostenuta>._.,. --' /Enzo Forcella

Persone citate: Audisio, Luciano Raimondi, Nenni, Secchia, Togliatti

Luoghi citati: Italia, Nen, Roma, Russia