La vibrata requisitoria del P.M. al processo dei giovani terroristi

La vibrata requisitoria del P.M. al processo dei giovani terroristi La vibrata requisitoria del P.M. al processo dei giovani terroristi Una lunga trafila per ottenere il tritolo ed un assurdo piano di azioni delittuose contro i monumenti ai Partigiani - Chiesti tre anni e mezzo di reclusione per il maggior responsabile Il processo ai quindici giovani i quali intendevano (come qualcuno di essi ha detto in udienza) far « vedere a tutta Italia chi erano i neofascisti di Torino » compiendo una serie di < azioni dimostrative» a base di lanci di materie Infiammabili ed esplosive contro sedi del P.C.I. e di organizzazioni partigiane e contro monumenti eretti a ricordo dei Caduti per la libertà, è giunto ormai al dibattiti conclusivi. Ieri, dopo l'escussione degli ultimi testi (le cui deposizioni nulla di sostanziale hanno tolto od aggiunto alla realtà dei fatti quale è stata delineata in Istruttoria) ha preso la parola il P. M. Sanzo. Come è noto, due sono 1 gruppi di imputati: otto di essi sono accusati di avere compiuto attentati alle sedi di partiti; altri sette devono rispondere del più grave reato di associazione a delinquere allo scopo di effettuare azioni contro l'ordine pubblico; parecchi giovani dell'uno e dell'altro gruppo devono rispondere, inoltre, di trasporto e detenzione di materiale esplosivo Porlando delle « azioni dimollllllllllllllllllllllllltllllllllllllllllllllllllllf llillii strative » contro le sedi del P.C.I. e delle organizzazioni partigiane, 11 P. M. ha ritenuto che non si dovevano considerare come attentati terroristici o come incendi dolosi. Il fatto che 1 danni siano stati in ogni caso limitati e cho 1 mezzi Impiegati per provocarli si siano rivelati inadeguati ad appiccare incendi, inducono a far considerare quelle azioni sotto il profilo giuridico di t danneggiamenti ». Né — secondo il P. M. — si poteva parlare di furto a proposito dell'asportazione dal Palazzo delle Esposizioni della bandiera dell'U.R.S.S. poiché agli Imputati non derivò aleuti vantaggio materiale dal suo possesso: essi la consideravano come un trofeo. Ben diversa, invece, è la posizione degli imputati appartenenti al secondo gruppo. Mentre per i primi giovani non era il caso di parlare di associazione a delinquere poiché non era acquisita agli atti la prova che essi avessero studiato insieme un piano vero e proprio di azioni delittuose, per 1 secondi il P. M. ha so- iiiiiiiii^i^ii^iiiiiiiiitiiiifi^tliiiiiliiitiililtllllllll stenuto che la sussistenza di questo reato era chiaramente dimostrabile. Nel libretto trovato in possesso al Vada vi sono In proposito frasi assai significative, che non possono essere equivocate. Nella riunione che gli imputati tennero il 26 marzo scorso si discusse di azioni terroristiche, della costituzione di squadre volanti cho avrebbero dovuto compiere attentati dinamitardi, del progetto di far saltare il monumento al Colle del Lys. Quando qualcuno propose di far opera di propaganda con altri sistemi il Slmlonl, come risulta, si oppose affermando che simili idee erano « contrarle allo spirito rivoluzionarlo della loro associazione». L'acquisto dell'esplosivo, il passaggio del tritolo attraverso diverse mani, 1 collegamenti continui fra gli Imputati, sono tutti elementi che danno nel complesso la prova dell'esistenza dell'associazione a delinquere. Concludendo, il P. M. ha formulato le seguenti richieste di condanna: per Vasco Filippini 2 anni e 3 mesi di reclusione e 3 mesi di arresto; per Pasquale Simioni 3 anni e 4 mesi dì reclusione e 3 mesi di arresto; per Giorgio Sclarappa un mese di reclusione con la condizionale; assoluzione per Insufficienza di prove per Sergio Audino; 9 mesi con la condizionale per Ugo Palamidessl; 6 mesi con la condizionale per Claudio Volonté; assoluzione per insufficienza di prove per Benito Campanella; 10 mesi di reclusione per Paolo Falco (ritenuto seminfermo di mente); 2 anni e 3 mesi per Renato De Gioz; 1 anno e 2 mesi per Camillo Vada; 2 anni e 2 mesi di reclusione e 3 mesi di arresto per Luciano Morino; 3 mesi di arresto per Riccardo Lesca; 2 mesi con la condizionale per Eugenio Giraudo; assoluzione per insufficienza di prove per Carmelo La Malfa; 4 mila lire di ammenda per il Pratls; libertà vigilata per Slmioni, Falco, De Gioz, Vada, Morino. Domani parleranno 1 difensori avvocati Avonto, Carlo e Gaetano Majorlno, Mario e Geo Dalfiume, Casalena; ini tornata 11 Tribunale (pres. Pogliani, cane. Casatelli) pronuncerà la sentenza.

Luoghi citati: Italia, Torino, U.r.s.s.