Giorno d'ansia nel Levante per un allarme in Palestina

Giorno d'ansia nel Levante per un allarme in Palestina Giorno d'ansia nel Levante per un allarme in Palestina » o i d e e S. z, e bee ». di o aar a e a el i iaà e ti si a,!francese (Dal nostro corrispondente) Londra, 4 luglio. (a.) Si è sentita oggi a Londra l'eco diplomatica del nuovo momento di tensione fra Israele e Giordania. Il re di Giordania ha chiamato ieri a colloquio, nella sua piccola capitale-, gli ambasciatori di Gran Bretagna, di Francia e d'America per far loro presenti le ansie ufficiali per un preteso concentramento di truppe israeliane alla frontiera giordana; il sovrano ha detto anche agli ambasciatori che la Giordania si riserva il diritto alla legittima difesa in caso d'attaccoL'ambasciatore britannico in Giordania ha riferito ieri sera a Londra queste preoccupazioni, ed oggi pomeriggio il rappresentante d'Israele a Londra è stato chiamato al Foreign Office per un colloquio col sottosegretario permanente, Sir Ivone Kirkpatrick; contemporaneamente tuttavia un portavoce del Foreign Office assicurava che al governo britannico non risulta che si siano svolti in questi giorni dei movimenti insoliti di truppe palestinesi nei pressi della frontiera con la Giordania; e nessun corrispondente :'nglese dall'Oriente ha riferito alcunché di anormale sui confini con Israele. Si è trattato, dunque, di un falso allarme; tuttavia quella di oggi è stata una fra le più drammatiche giornate degli ultimi anni nel Levante. L'allarme è stato generale e gravissimo in tutto il Levante. Gli ambasciatori inglese, ed americano sono a stati convocati d'urgenza dai mi tn i gli on re le di oaun ca oministri degli Esteri anche in Siria e nel Libano; a Beirut è stata sospesa la seduta del Parlamento, perché < la sicurezza dello Stato era in pericolo >; in Egitto era stato ordinato lo stato d'allarme in tutte le guarnigioni di frontiera; nelle capitali arabe era corsa voce che l'attacco di Israele alla Giordania era già cominciato. Poi, in serata, è tornata la calma Ml di il li

Persone citate: Ivone Kirkpatrick