Sarà assegnata oggi a Liegi la prima maglia gialla del Tour

Sarà assegnata oggi a Liegi la prima maglia gialla del Tour Si inizia la grande avventura nella più assoluta incertezza di pronostico Sarà assegnata oggi a Liegi la prima maglia gialla del Tour La tappa Reims-Liegi è lunga 223 km. e non presenta alcun dislivello - Per la vittoria tinaie Coppi punta su Gemi e Bobet su Fomara e Ockers - Nella squadra italiana su dieci corridori solamente tre gregari - Nella prova odierna primo incontro col pavé (Dal nostro inviato speciale) Reims, 4 luglio. La tranquilla pace che deve aleggiare di solito sulle vie di Reims, ha subito una rude, violenta scossa ad opera del Tour. Per le strade non si circola più, i marciapiedi traboccano di folla, il lieve brusìo tipico della provincia francece è diventato un clamore d'i/nferno, qua e là punteggiato dalla musica, dagli slogons urlati a piena voce da bordo delle macchine pubblicitarie. Si è creata l'atmosfera del Tour, insomma, anche se i veri personaggi — i corridori — se ne sono rimasti dietro lo quinte, rompendo l'ultima parentesi di dolce riposo solo con qualche timida uscita di pochissime ore per provare le biciclette. Il resto del tempo gli atleti l'hanno trascórso a letto, unicamente rispondendo alle interviste che hanno assunto un ritmo frenetico, come se questi ragazzi, nella confusione di un pronostico che non vuole svelare i suoi misteri, potessero aiutare davvero a chiarire un pochino le idee. Negli anni scorsi il lavoro di preparazione era facile, bussavi alla porta di Coppi o di Bobet o di Koblet e tutto si risolveva nelle scarne battute di un dialogo che vestito di un pò d'immaginazione, faceva poi ottimo effetto; quest'anno nemmeno i grandi assi, che non sono parte in causa, riescono a squarciare le incertezze. La loro opinione però è lo stesso interessante, sia che qui a Reims parli Bobet in carne a ossa, dando come favorito Ockers e Fomara, sia che parli Anquetil, promettendo di essere alla partenza del prossimo Tour, sia che le interviste arrivino d'oltre frontiera, dette a Novi da Coppi f« Vincerà di sicuro Gaul! »J, oppure a Ginevra da Koblet («Fino a Bordeaux tutti vantano le stesse possibilità! »). Gran confusione dunque a costituire la caratteristica di questo inizio che, tirando i conti, vuole concedere il vantaggio di una piccolissima preferenza al trio Gaul-BrankartOckers seguito a brevissima distanza da una ventina di elementi, tra i quali figurano almeno quattro o cinque italiani. Sono in ribasso invece gli uomini di casa: un giornale di Parigi, con un grosso titolo, annuncia che la « vera sorpresa del Tour sarebbe proprio il successo d'un francese ». Ma, soprattutto nel clan italiano, questo punto di vista non è condiviso, e Binda, tra quanti sono in grado di tirar lo sgambetto al lussemburghese e ai due belgi, ancora stasera sottolineava le qualità di Antonine Rolland e Geminiani coppia di atleti capaci di qualsiasi impreca, specie sotto la spinta del commissario tecnico Bidot. Il quale commissario tecnico Bidot nell'affanno di chi cerca notizia a sensazione per sostituire l'interesse di solito suscitato dai campionissimi, ora assenti, è diventato l'uomo del giorno, al centro di polemiche garbate si, ma certo non troppo simpatiche. Se la sono presa con lui perchè aveva lasciato fuori squadra Gauthier, Dotto e Laureai, come se aveste potuto mettere in formazione non dieci ma venti corridori, poi perchè ha detto che la compagine « marcherà » specialmente Ockers e Brankart. Maes, commissario tecnico belga, gli ha risposto dichiarandosi stupito di una simile condotta di gara, Bidot ha controrisposto affermando che si ttupisce dello stupore altrui. Non per entrare nel merito, ma ci sembra che abbia prò prio ragione. Niente di grave, e omunque, c'è solo bisogno del punto fermo di una classifica per indirizzare l'attenzione vergo obiettivi meno futili. Fortunatamente tra gli italiani tutto è tranquillo e la nota dominante è rappresentata dall'ammirato giudizio che le «reclute* emettono per la perfetta organizzazione. I tricolo■i hanno percorso stamane una cinquantina di chilometri di allenamento (solo Conterno, giunto in giornata, ha lavorato nel pomeriggio e ha bucato due gomme) e Defilippis ha colto l'occasione per infilare un capitombolo: si era sul circuito automobilistico, il torinese, a una curva segnalata come pericolosa, ha scosso le spalle, abbordandola con una specie di acrobazia. Risultato: una caduta molto spettacolare, ma, grazie a Dio, senza nessuna conseguenza. Conterno promette grandi cose, Fornara ha tenuto a sottolineare la sua riconoscenza nei confronti del giudizio di Bobet, Coletto teme le prime tapi>e. Gli altri stanno zitti, in fondo è meglio così. Lasciano la parola a Binda, che ricco di una esperienza riconosciuta da tutti, stasera ha tenuto ai tricolori la chiacchierata d'uso. « Guardate con attenzione Gaul e Brankart, ma non esagerate, ci sono molti altri uomini pericolosi. Cercate di marciare in testa al plotone per non lasciarvi sorprendere dalle fughe improvvise. In particolare nelle tappe iniziali si scatenerà la bagarre: solo una squadra, la lussemburghese, ha già designato il capitano. Le altre lo cercano ancora, parecchi corridori faranno fuoco e fiam. me per ottenere il grado... ». La solita solfa di ogni att¬ no. E la tatticat E i probabili bisticci di casa nostrat Beh per ora Padovan, Giudici e Baffi sono i gregari che devono dare la ruota a qualunque altro dei sette che restano in caso di foratura. E gli altri sette? Sarà il Tour stesso a graduarli, dopo tre o quattro giorni il problema verrà ri¬ preso e sarà di non facile soluzione. In sostanza non abbiamo capitano e per noi è giusto che sia cosi. Domani si parte, fatica N. 1 da Reims a Liegi. Dopo una lunga cerimonia iniziale della durata d'un paio d'ore, i£S chilometri di corsa. Finale sul pavé, non è pane per i nostri denti, ma è Inutile lamentarci prima del tempo. Della partita saranno anche Chupin, Bober e l'estroso e simpatico Hassenforder che hanno trovato posto all'ultimo momento per altrettante defezioni in extremis. Gigi Boccacini intimi tocchi alle biciclette. Da sinistra: Coletto, Fantini, Baffi e Fornara (Telefoto)

Luoghi citati: Bordeaux, Ginevra, Koblet, Parigi