Il partito impone a Mollet la lolla a Imiti» con i colonialisti
Il partito impone a Mollet la lolla a Imiti» con i colonialisti il congresso socialista terminato in Francia Il partito impone a Mollet la lotta a fondo con i colonialisti // governo dovrà applicare in Algeria la politica dell'ala sinistra (Dal nostro corrispondente) Parigi, 2 luglio. La mozione con cui il congresso nazionale del partito socialista ha approvato, con più del 90 per cento dei voti, la politica del governo Guy Mollet, sembra destinata a rovesciare l'azione svolta finora in Algeria. Per ottenere questo successo, il presidente del Consiglio è stato infatti costretto ad accettare una serie di aggiunte al testo della mozione che era stata concordata dai suoi sostenitori al congresso di Lilla, e ad aderire perciò alle tesi sostenute tanto dall'ala sinistra del suo partito quanto dai radicali di Mendès-France. La più importante di tjueste aggiunte è quella che conferisce al ministro residente ad Algeri, Robert Lacoste, il mandato di « sostenere la lot' su due fronti », ossia tanto contro i ribelli algerini quanto contro j colonialisti francesi. Finora tutte le misure di Lacoste erano state rivolte soltanto contro i ribelli ed era stato appunto per questa ragione che Pierre Mendès-France si era dimesso dal Governo, nella convinzione che Gatteggiamento del ministro-residente contribuisse all'estensione della rivolta. La mozione approvata dal congresso socialista è, su questo punto, precisa e indica a Lacoste una linea di condotta dalla quale gli sarà ormai difficile scostarsi. Gli si chiede infatti di « rompere in modo netto e definitivo con coloro che hanno regnato nel passato, con la potenza della loro fortuna, della loro influenza e della loro stampa, sulla politica della Francia in Algeria >. Questa presa di posizione che riporta il socialismo francese alle sue tradizioni di libertà e di giustizia, non si è limitata a una affermazione di principio, perché la mozione votata alla quasi unanimità dal congresso invita il governo ad adottare immediatamente in Algeria una serie di misure economiche e sociali. Prima fra queste misure è la riforma agraria, che dovrà essere applicata in modo da impedire c ai grossi proprietari di sfruttarne la procedura a fini spe colativi >. Ma la più importante delle misure reclamate dal Congresso c l'epurazione dell'amministrazione pubblica locale, che è stata finora feudo dei colo nialisti. Nella sostituzione dei funzionari, che non si dimostri no «animati dalla volontà di applicare senza riserve una po lìtica , interamente nuova », i socialisti indicano a Robert Lacoste il mezzo indispensabile per « riconquistare la fiducia delle popolazioni autoctone». La mozione socialista è molto dura verso Edgar Faure ed i governi di centro-destra che lo hanno preceduto al potere, re sponsabili della situazione algerina, che Guy Mollet è costretto ora a fronteggiare in condizioni disperate. I rappresentanti di quei partiti hanno finora approvato con entusiasmo la politica seguita da Robert Lacoste in Algeria, ma il Congresso ha respinto quelle approvazioni, facendo proprio l'ammonimento che uno iefli esponenti della tendenza di sinistra, Daniel Mayer, aveva rivolto al Presidente del Consiglio: «Alle lodi degli avversari, preferite le critiche dei vostri compagni di partito ». I risultati del congresso di Lilla hanno disorientato i dirigenti di quei gruppi politici ed economici, che credevano di avere ormai raggiunta la possibilità di fare una politica di destra attraverso un Gabinetto a direzione socialista. < La mozione sull'Algeria — scrive infatti Le Temps de Paris, portavoce di quei gruppi — susciterà un'inquietudine ed anche un'irritazione generale presso i repubblicani sociali, gl'indipendenti e i d.c. ». E' però poco probabile che questa inquietudine e questa irritazione abbiano serie conseguenze parlamentari, Più vivaci saranno invece le reazioni dei colonialisti d'Alge ri, e lo stesso Temps de Paris lo lascia chiaramente capire quando • afferma che « senza apparire come una sconfessione della politica di Lacoste, la mozione renderà sicuramente più difficile il compito del ministro residente ». Resta ora da vedere come Robert Lacoste eseguirà il mandato conferitogli dal suo partito. Secondo Le Monde, potrà distribuire ugualmente i suoi colpi contro gli estremisti dei due campi, oppure gli basterà agire contro gli estremisti della comunità europea per ritrovare la fiducia dei musulmani. 8< y>
Persone citate: Daniel Mayer, Edgar Faure, Guy Mollet, Mollet, Pierre Mendès-france, Robert Lacoste
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