Assolto il padre che ha ucciso per salvare la bimba da un bruto

Assolto il padre che ha ucciso per salvare la bimba da un bruto Assolto il padre che ha ucciso per salvare la bimba da un bruto La sentenza in istruttoria : l'imputato agì per legittima difesa a ae o o re eia, si ia ù li nu e o i d ao. o adi n¬ Non si farà il •■. <<-sso contro Primitivo BonauÓL, il padre che la sera del 19 settembre scorso ammazzò Giuseppe Bessone che gli aveva insidiato la figlia Pasqualina di 4 anni. Il giudice dott. Calabria, aderendo alle richieste del sostituto Procuratore della Repubblica dott. Prosio, lo ha assolto in istruttoria dichiarando che non è punibile perché agì in stalo dì legittima difesa in quanto fu costretto ad uccidere dalla necessità di tutelare un diritto della figlia contro il pericolo di un'offesa ingiusta. Primitivo Bonaudo, un manovale di 50 anni, abitava in una baracca fatta d'assi e di lamiere, In via Torrazza 30, con la moglie e tre figlie. Ogni tanto era ospite suo Giuseppe Bessone di trenta anni. La sera del 1U settembre, dopo cena, i due uomini e le tre figlie s'avviarono verso via Candii dove aveva posto le tende un circo di saltimbanchi. Poiché dovevano percorrere il sentiero 11111111111111111111 ( 111111111111111111 1111111 CI 11 ! fi ! 1 che fiancheggia la ferrovia camminavano uno dietro l'altro. Ultimo era il Bessone che dava mano alla piccola Pasqualina. La moglie del Bonaudo, che si era attardata a casa per lavare le stoviglie, quando arrivò al circo notò che mancavano Pasqualina ed il Bessone. Ne chiese notizia al marito. Questi non se ne era ancora accorto. Pensando che avessero perso la strada, il Bonaudo corse lungo la ferrovia a cercarli chiamando a gran voce il nome della bimba. Ed udì la sua voce: «Papà, papà», proveniva da un angolo molto scuro a ridosso del terrapieno. Quando fu vicino, vide una scena che lo sconvolse. Rifece la strada per un centinaio di metri per raccogliere un'asse di legno, tornò sul posto e colpi 11 Bessone alla testa uccidendolo. Egli aveva agito per salvare la figlia, ma la polizia lo trasse in arresto sotto l'imputazione di omicidio preterintenzionale. Fu 11111111111111M EI II 1111 ( i 1111 f j M1111M11 r 11 ■ 1111 r M1 dimesso dal carcere dopo alcuni mesi. All'inizio della istruttoria si era fatto addebito al Bonaudo di aver trasceso sino all'omicidio, quando avrebbe potuto limitarsi a difendere la piccola, magari Invocando soccorso. Ma 11 magistrata ha dichiarato che tutto il comportamento dell'imputato fu dettato da un'ira invincibile ed umanamente comprensibile. Non era possibile che egli perdesse ancora del tempo per andare alla ricerca di volonterosi che accorressero in suo aiuto. S'era armato di un'asse perché troppa differenza di età e di forze c'erano tra lui e l'aggressore della piccola Pasqualina. Nella sentenza si dice: «L'autotutela del diritto non s'identifica con l'eroismo e non richiede lo sfoggio di un particolare coraggio individuale, ma si limita al normale atteggiamento dell'animo umano che, obbedendo al naturale Istinto di conservazione, rifugge dall'affrontare ogni pericolo inutile ». 11111111:111111111111 [ M M111111111111111111MI [ 111111S1 n

Persone citate: Bessone, Bonaudo, Giuseppe Bessone, Prosio

Luoghi citati: Calabria