Ora per ora i combattimenti nelle Provincie

Ora per ora i combattimenti nelle Provincie Ora per ora i combattimenti nelle Provincie Buenos Aires, lunedi mattina. I rivoltosi perorasti hanno lanciato il loro simultaneo attacco (battezzato con la definizione <. operazione T », dall'iniziale del nome del capo della rivolta stessa, generale Tanco), a Buenos Aires, La Piata, Rosaria e Santa Rosa. Quest'ultima città è la capitale della provincia della Pampa, nell'Argentina centrale. A La Piata, alte ss d\ sabato, lo scoppio di una potente bomba net centro cittadino, costituiva il segnale della sommossa. Subito dopo militari in congedo insieme a qualche migliaio di civili hanno fatto irruzione nelle caserme del 7' Fanteria. Con l'aiuto di sottufficiali del reggimento, i ribelli si sono resi padroni della attuazione, hanno nominato loro capo il tenente colonnello Cogorno, che si autodefiniva capo dell'Esercito di Liberazione. La caserma si trasformava in un forte. Mitragliatrici alle finestre, due carri armati sul portone d'ingresso e il nucleo degli effettivi in armi. Alle «ruppi di ribelli, a bordo di tre carri armati di tipo « Sherman » si dirigevano verso la sede del comando di polizia con l'intensione di impossessarsene. All'intimazione di resa, i poliziotti aprivano il fuoco dall'interno dell'edificio. I carri armati rispondevano allora a cannonate. Il sopraggiungere di allievi della Scuola di Polizia « Jan Vuoetleh >, verso le t del mattino ha preso i ribelli tra due fuochi. Dopo circa mezz'ora di combattimento gli insorti si ritiravano, ma facevano ritorno sul fare dell'alba appoggiati da carri armati, reparti del 7° fanteria e da gruppi di civili, i quali ultimi occupavano Vedificio. La sparatoria è proseguita per tutta la mattinata.' Reparti di ufficiali insorti in uniforme attaccavano intanto l'edificio del Ministero Provinciale della Sanità. Dopo aver disarmato i soldati piazzavano gruppi di ti rotóri scelti sul tetto. Jl generale Loria, comandante della piazza di La Piata, ordinava allora un bombardamento aereo sulla caserma del 7°. Per circa un'ora aerei governativi sganciavano bombe di piccolo calibro sulla caserma, dopo che gli abitanti delle case vicine erano stati invitati a sgomberare. A ondate successive, appoggiati anche da artiglierie terrestri, i bombardieri dell'aviazione e della marina attaccavano i capisaldi dei ri> voltasi. II generale Loria ordinava subito dopo l'assalto. La caserma del 7* cadeva cosi, mentre gli insorti, nella maggior parte, venjvanò fatti prigionieri. Vn certo numero di essi, però, trovava rifugio presso famiglie di sentimenti peronisti. Essi vengono ora rastrellati da reparti di <marines» i quali pattugliano le vie della città, mentre gli aerei sorvolano senza sosta l'abitato. Ambulanze dell'esercito affluiscono verso la zona bombardata, dove si teme che le vittime siano numerose. Semora une, pr.ma di arrèndersi, gli insorti, abbiano linciato ti toro stesso comandante. A Santa Rosa, città di 15 mila abitanti, un gruppo di sottufficiali e soldati, al comando del maggiore Philipaux, ha preso possesso della Stazione radio nel cuor della notte, quindi il movimento si è esteso e praticamente tutti gli edipei pubblici sono caduti in mano dei rivoltosi entro l'alba. La Camera Generale del Lavoro è stata dagli insorti « restituita ai legittimi proprietaria (come dire ai < peronisti») e la radio della città ha continuato a lanciare appelli alla popolazione perché insorgesse. La stazione radio è stata poi ridotta al silenzio da una bomba sganciata da caccia bombardieri a reazione., I velivoli hanno anche mitragliato la stazióne ferroviaria II 13° Reggimento di cavalleria-, operante nella • zona, ha dovuto lottare sino alle 11 per ristabilire l'ordine. Si lamenterebbero 35s morti. Le notizie da Rosario recano che 1e truppe fedeli al governo sono riuscite a riprendere immediatamente il controllo della situazione dopo che l'unico risultato apprezzabile per i rivoltosi era stato costituito dalla temporanea occupazione dell'emittente radio dalla quale partivano appelli al popolo perché si ribellasse « contro la tirannia del governo Aramburu*. Le trasmissioni, ripetute a intervalli regolari; terminavano con grida di evviva all'indirizzo di Perón. Il generale Raul Tanco, leader della rivolta, si è rifugiato in un seminario di Rosario. Si ignora invece ove si trovi il generale Juan José Valle. r. c. Il genera -> Aramburu (a sinistra), e l'ammiraglio Rojas durante una rivista delle forze armate svoltasi nei giorni scorai nella Placa de Mayo, di Buenos Aires, (Telefoto)

Persone citate: Aramburu, Cogorno, Juan José Valle, Loria, Raul Tanco, Rojas, Santa Rosa, Tanco

Luoghi citati: Argentina, Buenos Aires