Quasi disperata la situazione del Novara battuto in casa dal Genoa: 1-2

Quasi disperata la situazione del Novara battuto in casa dal Genoa: 1-2 Forse si è concluso Ieri il dramma della retrocessione Quasi disperata la situazione del Novara battuto in casa dal Genoa: 1-2 Gli oaurri segnano per primi, ma due infortuni della difesa piemontese saniionano il risultalo DAL NOSTRO INVIA TO Novara, lunedi mattina. Tutto è deciso ormai. La sconfitta subita ieri ha quasi dei tutto tolto al Novara ogni pratica possibilità di ricupero, cosi ohe sul libro del campionato potrebbe scriversi la parola fine. Novara 1- Genova t, risultato strano, forse potrebbe anche essere definito ■ risultato ingiusto, ma purtroppo si tratta per il Novara di una condanna senza appello. Nessuno, forse neppure il più acceso sostenitore. del Genoa, poteva sperare tanto. Chi ha visto la partita poi non riesce, neppure con tutta la buona volontà, a trovare una giustificazione logica alla vittoria dei rossoblu. Il Novara non doveva perdere, ma forse sarebbe più esatto dire che il Genoa non meritava di vincere. I due goals segnati dai liguri sono nati da grossolani errori dei difensori piemontesi, errori veramente imperdonabili. Il Genoa ha accettato il dono, e se n'é andato dalla città di San Gaudenzio con la certezza di non dover lottare oltre per salvarsi dalla B, lasciando però il Novara nei ' guai, guai forse irreparabili. Lo stesso appassionato pubblico novarese ha capito il dramma dei suoi gio- Uno degli ultimi attacchi delcatari; alcuni fischi a fine partita, riprovazioni nate dal disappunto per l'insuccesso, fischi diretti a tutti ed a nessuno, una manifestazione che non aveva altro scopo che essere l'innocente sfogo di un sentimento prima reprèsso nella vana speranza di un pareggio, il Novara ha pèrso ia par- tita più importante dell'anno, e l'ha persa nel più strano modo. Una prova t- Il Genoa non ha praticamente effettuato un tiro da goal, ed ha segnato due volte. L'incontro non ha avuto fasi emozionanti. Piemontesi e liguri si sono presentati in campo con tante riserve, scelte dagli allenatori allo scopo di non affaticare troppo elementi che avevano disputato due gare in pochi giorni. Senza Gren, Carapellese, Larsen e Carlini i rossoblu; privi di Savio nt, Eidcfjall e Capucci gli azzurri. Formazioni rimaneggiate quindi, con in più un Genoa deciso a non perdere e pertanto impegnato più a difendersi che ad attaccare. Frizzi ad esempio non ha tardato a retrocedere per fare il terzino, permettendo a Cordoni di sistemarsi davanti a Gandolfi come «uomo spazzatutto >. Pensate all' attacco del Novara, con Bronèe ed Arce in giornata < no », impegnato a far breccia in una difesa elastica e piuttosto rude. Un susseguirsi di manovre convulse, condotte con tanta generosità di intenti, via con altrettanta povertà di idee. Un gioco che non piaceva allo spettatore, che era facilmente controllabile dagli avversari, ' ma che sfiancava egualmente gli attori per il gran correre in cui si impegnavano. Frizzi è stato il migliore degli ospiti in questo primo tempo; generoso, combattente, sempre ' pronto a c volare» dove meglio conveniva. Lo 0 a 0 è sembrato a tutti il più giusto risultato. All' inizio della ripresa il Novara è riuscito a far breccia: calcio d'inizio, palla da Renica a Piccioni, nuovo tocco in diagonale a Renica, vana ricerca del pareggio che ria 25 metri ha azzeccato un tiro esatto. Gandolfi, coperto da compagni e avversari, non ha potuto che lanciarsi in ritardo sul pallone, che è finito in rete. Novara 1 - Genova 0 al 1' minuto. I liguri hanno tentato di muovere manovre d'attacco per ricuperare il terreno perduto, ma si è visto presto che non era facile per loro avvicinarsi a Corghi, non perchè t novaresi montassero buona, guardia, tutfaltro, ma piuttosto perchè Corso, Firotto e Fonda non trovavano una sola intesa in manovra, mentre Pistrin «i trascinava da tempo zoppicante all'ala destra per uno scontro non del tutto fortuito con Batra. Al 13' però il pareggio, inaspettato ma regolarissimo. De Giovanni ha voluto passare al portiere una palla che stava andando oltre fondo campo, senza per altro accorgersi che Corghi gli era uscito incontro. Corso, che aveva seguito Pozione, è piombato sulla sfera, deponendola in goal. Un vero infortunio per il Novara. Ma il guaio più grosso do- Secondo turno della « Davi* > I tennisti italiani battono la Polonia VARSAVIA, lunedi mattina. Nella seconda giornata del confronto Polonia-Italia, per il secondo turno della Coppa Davis, gli., italiani Sirola - Pietrangeli hanno vinto l'incontro di doppio sul polacchi Piatek-Badilo per 6-3 6-2 6-4. Dopo la seconda giornata, l'Italia conduce per 8-0 e si è quindi praticamente già qualificata per il turno successiva veva capitare al 40°, e si è trattato questa volta di un autentico autogoal: azione di Fonda sulla destra, cross al centro con intervento finale di Feccia, che ha deviato la palla nella rete di Corghi: Novara 1- Genoa 8. Tutto era finito. Sfiduciati, gli azzurri hanno tentato l'impossibile per il pareggio: Pombia, passato all'attacco, ha avuto un vivacissimo scontro con Cardoni. Renica ha fallito per un soffio il goal, mentre Marzani non ha potuto dare man forte ai compagni perchè seriamente ferito al costato in un precedente scontro (frattura della decima costola). Finale drammatico di una partita che doveva segnare la condanna della squadra, che nella circostanza non era stala inferiore all'avversario. Ma nel gioco del càlcio contano i goals, ed il Novara questa volta era stato troppo generoso... Dato il momento non sarebbe opportuno elencare i meriti ed i demeriti dei piemontesi; hanno lottato tutti con cuore, ma non è bastato. Giulio Accatino NOVARA: Corghi; Pomo te. De Togni; Feccia, De Giovarmi, Batra; Marami, Renica, Arce, Bronèe, Piccioni. GENOA: Gandolfi; Cardoni, Becattiml; Corrente, De Angc-lio, Delfino; Friszi, Pistrin, Corso, Firotto, Fonda. ARBITRO: Marchetti di Milano. RETI: Renica al 1', Corso al 18' e Feccia (autorete) al 40' della ripresa, ' la prima linea azzurra alla

Luoghi citati: Italia, Milano, Novara, Polonia, Varsavia