"Il lavoro svolto in 5 anni per far risorgere Torino,,

"Il lavoro svolto in 5 anni per far risorgere Torino,, Pi scorso del sindaco Peyron alla cittadinanza "Il lavoro svolto in 5 anni per far risorgere Torino,, Dna vivace polemica con i socia Icomunisti e il confronto con l'amministrazione precedente - Un successo che altre città ei invidiano: il pareggio del bilancio - Le opere realizzate - Appello alle donne ed a tutti i torinesi Il sindaco avv. Peyron ha parlato ieri al teatro Carlgna,no. E' stato il primo contatto 'elettorale con la cittadinanza dopo cinque anni di attività al 'servizio dell'amministrazione pubblica. L'incontro con i torinesi è stato calorosissimo. La sala del Carignano era gremita in ogni ordine di posti. Strapieno anche il loggione. Il pubblico che non aveva potuto entrare in teatro ha seguito il discorso attraverso gli altoparlanti collocati sulla piazza, dui palco, pavesato di tricolori e di bianche bandiere scudocroclate, avevano preso posto con il Sindaco l'on. Emanuela Savio e l'on. Rape-IH, gli assessori Sibille, Tettamanzi, Anselmetti, Chignon e Bertero. Nei palchi e nelle prime Ale di poltrone erano quasi tutti i componenti la Giunta. Numerosi gli osservatori politici degli altri partiti. Salutato da cordiali e prolungate manifestazioni di simpatia il Sindaco è stato presentato dal segretario cittadino della D.C. dott. Costamagna. Egli ha espresso il ringraziamento della maggioranza dei torinesi per la dedizione con cui l'avv. Peyron si è prodigato a favore di Torino « formando in cinque anni, un'am, ministrazione pubblica che ora viene presa-a.modello Ha tutte . le altre granài città italiane e su cui converge anche l'aiten- ■ eione det paesi d'Europa e di oltreoceano ». Quindi ha parlato 11 Sindaco. Nel rinnovati applausi egli ha voluto accomunare tutti 1 membri della Giunta che ha ricordato nominativamente uno per uno; gli assessori scomparsi avv. Gallarinl e arch. Reviglio; i dirigenti e il personale del Comune e delle Aziende municipalizzate: €Un'unioa]a- ,miglia in cui si é lavorato in, armonia per il bene della . città ». Riferendosi all'on. Coggiola, che lo ha preceduto nella ' amministrazione della cosa pubblica, l'avv. Peyron ha osservato non senza una punta Ironica, che tla fantasia è più, fervida quando si siede sui'ban- ■ chi della opposizione, e che ora : l'on. Coggiola chiede è propone cose che lui non ha realizzato quando ne aveva, come sindaco, tutte le possibilità >. Ha quindi Confutato, con documenti alla mano e pròve concrete, una lunga serie di argo menti che i soclalcomunisti sviluppano nei loro comizi: i 6 miliardi del Prestito Città di Torino, contrariamente a quanto si afferma, sono stati inte ramente sottoscritti e destinati alle aziende municipali e ad opere pubbliche; per frenare e colpire la speculazione edilizia si sono istituiti i contributi di miglioria generica (un regolamento in base al quale 1 prò prietari sono tenuti a versare ai Comune parte dei guadagni che realizzano con la rivalutazione dei loro immobili) ed è stato varato il piano regolatore; gli abusi edilizi verificatisi sull'area dell'ex-Itala sono state colpite dall'Amministrazione civica con multe e ammende come ai fa sempre in questi casi. Il fascicolo è a dispo sizione del pubblico per qua! siasi delucidazione. « Si dice — ha proseguito l'avv. Peyron. — che non abbiamo sviluppato la politica sociale a favore delle classi meno abbienti. Rispondiamo ricordando il miliardo e £00 milioni stanziato quest'anno per l'assistenza e beneficenza, il contributo straordinario al¬ l'Eoa; i ISO milioni versati al Comitato disagiati; le mille mense calde istituite nell'inverno; i cantieri di lavoro e i corsi di qualificazione professionale; l'assistenza agli infortunati sul lavoro; l'intervento in vertenze sindacali; le scuole materne; le provvidenze a favore dei senza tetto e dei baraccati " ». L'importanza del conseguito pareggio del bilancio c che per i sociplcomunisti è una cosa bella a Bologna e deplorevole a Torino > è stata dimostrata dal Sindaco con alcuni confronti: mentre la nostra città nel '66 ha registrato un avanzo di 930 milioni di lire. Firenze ha avuto un deficit di 3 miliardi. Palermo di 4 miliardi. Roma di 18. Napoli di 31 miliardi. Genova è In pareggio e Milano per raggiungere 11 pareggio ha dovuto contrarre Un mutuo di 14 miliardi. In tema di opere pubbliche, l'avv. Peyron ha elencato gli scorsi stanziamenti del '61 (ultimo anno dell'amministrazione Coggiola) e quelli di quest'anno fatti dalla sua Giunta: 88 milioni nel '51 e 358 nel '56 per illuminazione pubblica; 698 milioni contro 871 per il suolo pubblico; 106 contro 399 per 1 giardini; 451 contro 780 per la edilizia scolastica; 2 contro 64 per 1 corsi di qualificazione operaia; 3 contro 92 per 1 campi sportivi; 108 milioni contro 266 per 1 servizi municipali. Altri < segni che' Torino è risorta» sono: l'aeropòrto di Caselle, 1 30 miliardi spesi per potenziare l'Azienda elettrica, l'acquedotto collinare, lo sviluppo della rete tranviaria e automobilistica, l'apertura di corso Peschiera e via Pomba, migliaia di nuovi vani nelle case popolari, 11 giardino zoologico, il Piccolo Teatro, la meccanizzazione det servizi anagrafici, il riscatto della Società Acque Potabili, la prossima realizzazione del mercato dei fiori, del Centro Traumatologico, del bocciodromo, il mezzo miliardo versato al Politecnico ecc. \ Anche sotto l'aspetto fiscale il confronto con l'amministrazione socialcomunista è favorevole: nel '51 su 246 mila nuclei familiari gli esenti dal pagamento della imposta di famiglia erano 146 mila pari al 58,94 per cento; oggi su 280 mila nuclei gli esenti dalla tassa sono 194 mila pari al 70 per cento. Il Slnd.aco ha concluso l'applaudito discorso sottolineando l'importanza politica della battaglia. Un appello particolare ha rivolto alle donne: < Siete numericamente la maggioranza e il peso del vostro buon senso sarà determinante per la vittoria o la sconfitta della democrazia». A tutti 1 torinesi il Sindaco ha detto: < Non tutto è perfetto. Molto è ancora da fare. Non si può però negare che molto è stato fatto. Ho fiducia nella intelligenza e nella obbiettività dei miei concittadini. Le opere realizzate si vedono e parlano da sole. Starà a voi torinesi dire se saremo ancora degni di rinnovare la nostra fatica per il bene delta città».