Prezioso e Jennie Hugo sconfitti nella 'Caccia al tesoro,,

Prezioso e Jennie Hugo sconfitti nella 'Caccia al tesoro,, Alla ricerca di mezzo milione per le vie di St. Vincent Prezioso e Jennie Hugo sconfitti nella 'Caccia al tesoro,, 11 primo premio Tinto da un astigiano - Come Maria Frau ha dimenticato lo spavento provato sulla salita del Pino - L'assalto a una trattoria e un pasto rusticano a base di pane e salame - In un prato le chiavi della cassaforte che conteneva i gettoni d'oro DAL NOSTRO INVIATO Saint Vincent, lunedi mattina. Quasi esattamente dimezzati dalle insidie degli indovinelli nella eliminatorio radioautómobilistica -svoltasi sabato, soltanto IH dei tifi concorrenti alla « Caccia al tesoro» sonò stati1 ammessi' alla fase finale. Essa si è svolta ieri pomeriggio attraverso una serie di. indovinél-r li, la cui soluzione ha fatto caracollare i concorrenti — i quali dovevano essere appiedati — per le vie di St. Vincent. La gara con la sagacia e col tempo è stata vinta da un astigiano, il signor Vincenzo Da Milano, al quale è toccato u'gettone da mezzo milione. Il dottor Agostino Vita, di Roma (già vincitore nella '« Caccia al tesoro » di due anni fa) si è attribuito il secondo premio, un gettone da 200 mila lire. Il terzo, il quarto e il quinto premio, costituiti ciascuno da un gettone da 100 mila lire, sono stati assegnati rispettivamente all'avvocato Valerio Pia, 'di Torino; al prof. Michele Boscaro, pure di Torino; e all'ina. Qiorgio Casali, di Castellamonte. I personaggi di questa terza edizione della « Caccia al tesoro », sui quali maggiormente si puntava l'interesse del pubblico,' hanno perso. L'attrice Jennie Hugo è stata sconfitta, e con lei lo è stato il dottor Giulio Prezioso, che con questa ha finito per « raddoppiare » la sua sfortuna nel campo degli indovinelli. L'attrice cinematografica 1 Maria Frau era 8tàta elimi- nata fin da sabato, nella prima fase del gioco. Forse aveva contribuito alla sconfitta lo spavento da lei provato poco dopo la partenza da Torino. Viaggiava su una potente vettura sport americana ohe sulla salita del Pino ha sbandato rischiando di finire in fondo a una valletta. Maria Frau aveva accettaste con tanto entusiasmo di partecipare alla caccia, da dimenticare di far colazione. Un'ora a mezzo dopo la partenza, nel tratto fra S. Damiano d'Asti e Castelnuovo Don Bosco, attenuatosi lo spavento provato poco prima, Maria Frau si ricordò che era digiuna. Il languore ebbe il sopravvento sulla leggenda che una diva si nutra soltanto di cinguetta di usignolo o di pappa reale. Maria Frau aveva fame. Lungo la strada fu avvistato un negozio di commestibili, e su di esso si puntarono le sue mire e quelle della sorella Assunta, che seguiva la gara su un'altra macchina e che si trovava nelle stesse condizioni di inedia. Il negozio non poteva offrire che pane e.salame; sui grossi e rustici tramezzini improvvisati, Maria Frau e la sorella Assunta -si lanciarono con appassionato interesse, offrendo agli ammiratori uno spettacolo assolutamente imprevisto. Soltanto nella seconda fase Maria Frau si dedicò agli autografi. Concluse ieri mattina le operazioni di controllo dei fogli di marcia, è risultato che soltanto centoventiquattro partecipanti alla « Caccia al tesoro » avevano risolto esattamente i vari auesiti. La soluzione era un messaggio in stile telegrafico : < Bisogna trovarsi cassa Casinò ». Quando t L'indicazione dell'ora era contenuta nel primo indovinello della gara finale. Alle 1-ÌJ0, avuto il via dal salone del Kursaal, la valanga dei 1£4 concorrenti si scatenò fuori. Jennie Hugo era riuscita a conquistare .il primo posto, ma doveva cadere a pochi minuti dalla partenza. Nel primo messaggio occorreva, come si è detto, indovinare l'ora del convegno fissato nell'invito della sera prima. < Bisogna trovarsi cassa Casinò ». Il luogo era dunque indicato: e l'ora era segnata dalle lancette immobili di un orologio a pendolo collocato subdolamente fra gli oggetti offerti in premio ai concorrenti. Le lancette segnavano le 14,15, ed esse per molti furono causa di un equivoco. Per un effetto ottico sembrava che segnassero le. H,U, e chi interpretò in tal senso fu escluso. Proteste degli esclusi, e saggia decisione dei direttori di gara di riammettere coloro che avevano segnato l-',,l't. Sulla interpretazione del primo quesito caddero t- a parte l'equivoco poi chiarito — parecchi concorrenti, fra i quali Jennie Hugo e il dottor Prezioso. Intanto, ansiosi, affannati, scalmanati, scrutando come falchi, annusando come segugi, i concorrenti galoppavano per le vie di St. Vincent offerti alla sorridente curiosità degli spettatori domenicali. Nel secondo messaggio occorreva decifrare una paginetta di testo abilmente coviposto in modo da potersi leggere tanto di seguito quanto a righe alterne. Coloro che lo lessero a righe alterne si trovarono ai piedi della nota meridiana di St. Vincent. Qui fu ritirato il terzo indovinello. Ancora più sibillinamente del secondo, vi si parlavd di coraggio e di uno spaccio improvvisato dove lo si poteva acquistare a peso telefonando a un certo numero. I più sagaci compresero che si trattava di chiedere « fegato » ed ebbero suggerito di recarsi al circolo del « Tiro a volo » dove avrebbero dovuto cercare un certo signor « Carlo ». Il signor Carlo non aveva scritto sulla frónte il proprio nome, ma tutti i concorrenti avrebbero dovuto conoscerlo... Era Carlo Battone, che con Crino Candia, entrambi della RAI, ha organizzato la gara. Egli dunque se ne stava fra un gruppo di amici, e giustamente interpellato consegnò il quarto messaggio. Non meno oscuro dei precedenti, esso informava che il tesoro era vicinissimo ma occorreva trovare le chiavi delle casseforti nelle quali era chiuso. Le chiavi, enormi, erano disseminate presso una ditta che produce coloranti. Indovinata la ditta, la cui sede è a Prato, i segugi, divenuti ansiosissimi per la vicinanza della mèta, si rivolsero al prato del tiro a volo. Il primo a giungervi fu appunto il concorrente Vincenzo da Milano e poco dopo trovò le chiavi. Trionfante le consegnò al « signor Carlo »; ti e ebbe una normale chiave da cassaforte, aperta la quale trovò una busta contenente il buono, valevole per ritirare il gettone da mezzo milione del primo premio. Alle 18, nel corso di un vermuth d'onore, il dottor Tani ha consegnato ai vincitori i rispettivi gettoni che essi si sono affrettati a convertire in denaro alla cassa del Casinò. Ma i premi non erano limitati ai vincitori. Ognuno degli altri sìfi concorrenti hanno avuto un oggetto estratto a sorte, e il valore di alcuni di essi — come frigoriferi, televisori e radio — si avvicinava a quello del secondo premio. Maria Frau ha ricevuto una lavatrice elettrica, la sorella Assunta un capò di biancheria di nailon, Jennie Hugo una scatola contenente alcune boccette di profumi e il dottor Prezioso un paio di occhiali da sole. « Completano la 1400 di Lascia o raddoppia ». eoli ha commentato sorridendo. Giuseppe Paraci Il vincitore della « Caccia al tesoro », Vincenzo Da Milano, con l'attrice Maria Frau

Luoghi citati: Castellamonte, Castelnuovo Don Bosco, Milano, Prato, Roma, Torino