Pareggio a sorpresa del Torino a Busto: 1-1 di Paolo Bertoldi

Pareggio a sorpresa del Torino a Busto: 1-1 Pareggio a sorpresa del Torino a Busto: 1-1 La Rosa segna dopo pochi minuti - Il goal di Buhtz - Duecentesima partita di Toros DAL NOSTRO INVIATO Busto Ai sizlo, lunedì mattina A nessuno piace ricevere schiaffi in faccia. Alle squadre di calcio non piacciono i goals al passivo. Se è possibile, le. reti o gli schiaffi, vengono rifilati agli avversari. La Pro Patria, che fino a Ieri pareva la società più rassegnata del campionato, ha scorto, nell'acquitrinio del suo campo, un sentiero, lungo il quale era possibile evitare una brutta figura. CI si è-buttata a pesce, poiché il foot-ball è quel magnifico sport, che lascia sempre aperto uno spiraglio alla speranza o al gioco vivace. La speranza dei bustocchi, a quanto si dice, mira soprattutto al premio di sessantamila lire, promesso al giocatori, in caso di vittoria.I dirigenti non inseguono una chimera di salvezza. Semplicemente, vogliono richiamare un po' di pubblico, sui deserti spalti di Busto. Ieri — pioggia e brutto tempo aiutando — si sono avuti 810 spettatori paganti, con Incasso di 360 mila lire. Una desolazione. «Se i nostri ragazzi — deve avere pensato qualche sportivo locale — riescono ad aggiungere al punticino rimediato col Napoli, in tutto il girone di ritorno, almeno altri due punti per un successo, chissà che qualche altro spettatore non si riesca a racimoWrlo... ». Vera o no la storia del premio a carattere pubblicitario, 11 fatto è che la Pro Patria, non appena si è accorta di avere un avversa¬in iiiiiiiiiititiiiiiiiiiiiiiiiMiiiiiiuiiiiiitiii rio traballante almeno quanto lei, è partita in quarta, all'insegna del « monocolo che è veggente nel regno dei ciechi ». Con la vista oscurata, pareva davvero il Torino, di ieri. Mancava il solito «poker d'Assi >: Grosso, Cu scela, Moltraaio e Bacci. La difesa era inspiegabilmente Incerta col generoso Orava, che non riusciva a stare in equilibrio. In pochi minuti 11 centromediano faceva sul pallone due « lisci » cosi inaspettati che lo stesso La Rosa, rimaneva sorpreso e non Jia saputo approfittarne. Probabilmente Frossi, che ha sempre saputo muovere Intelligentemente le sue pedine, sarebbe corso ai ripari, dando ordine di rinforzare lo sbarramento estremo, ma al 14' il patatrac era fatto. Su rimessa di quello spilungone di Beneili, La Rosa (che non era marcato...) sbilanciava con una finta il portiere Rigamontì, uscito alle sue spalle, si voltava di colpo, toccava la palla In modo che sorvolasse le mani del guardiano e, quasi con comodità, la riprendeva e la metteva in rete. Il Torino, sceso in campo favoritissimo, faceva un po' la figura di un Fangio, che ammacchi la carrozzeria infilando la macchina nel garage di casa. Le ammaccature nel gioco granata c'erano davvero e risultavano nettamente. Si è già accennato a Orava. Rigamonti, eon la sua uscita intempestiva, aveva denunciato di non essere in buona forma. Brancaleone si trovava alle prese con un'ala indiavolata e non sempre riusciva a controllarla, sebbene sì impegnasse con l'abituale generosità. L'attacco poi non riusciva a girare. E' stata fortuna per il Torino che al 20' Beneili, sólo, tranquillo e fermo, vedendosi arrivare sul destro un pallone centrato da La Rosa e rimbalzato sulla testa di Borsani, l'abbia spedito al cielo dalla distanza rawicinatisslma di metri sei. Un errore madornale. Non bisogna sbattere in quel modo la porta in faccia alla fortuna. Difatti, pur continuando a premere, la Pro Patria non è più passata; anzi al 33' Bertoloni, al termine di un'azione intessuta da Antoniottl e Cazzaniga, si macchiava pure di uno sbaglio, nel tiro conclusivo. Egli faceva passare la sfera sopra le braccia del portiere della Pro Patria, ma anche di almeno tre metri sopra la traversa. Bertoloni, nel confronti del suo collega Beneili, ha un'attenuante che lo assolve: è giunto di volata all'appuntamento sul pallone. Con quel terreno fangoso era impossibile controllare sia 11 tiro che l'equilibrio. L'occasione sfumata di poco serviva, comunque, ai granata come un mezzo incoraggiamento. All' altra metà provvedevano i suoi sostenitori — fedelissimi al di fuori di ogni dubbio — giunti da Milano e perfino... da Torino. Così incitati, i granata attaccavano la ripresa con maggior franchezza, sfioravano il pareggio con Antoniottl al 9' ed al 13' rimediavano del tutto alla disavventura iniziale. L'azione del pareggio è stata unica nella sua bellezza, anche per il semplice motivo che altre vere offensive non se ne sono viste. Ecco il film della rete; lancio di Padulazzl ad Antoniottl. «Lello> va a cercare con un lungo passaggio Sentimenti III, appostato all'ala destra; il « vecchio » centra con precisione, Bertoloni salta di testa, Oldani tenta una impossibile parata e Buhtz, che ha seguito l'attacco, mette in rete da due passi. Il Torino è apparso molto più incerto del previsto. Questione di nervi. Tutti sono capaci di fare un saltino di dieci centimetri sul marciapiede, ma pochi rimangono sereni eseguendo lo stesso esercizio sull'orlo di un cornicione. I granata che leti si muovevano ai limiti della zona retrocessione sono riusciti ad evitare il peggio, grazie allo slancio ed alla generosità, con cui hanno lottato. Qualcuno di essi era chiaramente fuori fase, ma perchè infierire con ragazzi che hanno sempre dato, In gara, tutto il rendimento di cui sono capaci? Meglio ricordare della prova del Torino i punti di forza: Buhtz, la cui classe è venuta alla luce alla distanza, Bertoloni, tenace e veloce, Bearzot, Antoniottl sempre tecnico, ed il modesto e sicuro Padulazzi. In quanto alla Pro Patria essa ha dato l'impressione che se avesse avuto più fiducia nei suoi mezzi potrebbe ora non essere cosi «distaccata» in classifica come è. Ieri Beneili, Cattani, La Rosa (a parte alcuni goals sbagliati per precipitazione) e Danova sono stati tra i migliori. Toros poi disputava la sua duecentesima gara in maglia biancoblù ed ha festeggiato l'avvenimento con una prova superba. L'arbitro infine. In Pro Patria-Torino è ritornato sulla scena della serie A il signor MaureHi di Roma, lo sfortunato protagonista del burrascoso finale di Napoli-Bologna (la famosa partita del parapiglia per il rigore concesso all'ultimo minuto), Maurelli è stato brillante: in novanta minuti, forse non ha commesso neppure un errore. L'episodio del Vomero è lontano: un buon arbitro si riaffaccia alla ribalta. Paolo Bertoldi

Luoghi citati: Antoniottl, Bologna, Milano, Napoli, Roma, Torino