Nella loro auto sotto la minaccia di un bandito armato di pistola
Nella loro auto sotto la minaccia di un bandito armato di pistola Djpamjsnafiea avreotara «fi uaaa coppia di Ocianxati Nella loro auto sotto la minaccia di un bandito armato di pistola II rapinatore li aggredisce in borgo S. Donato, sale sull'auto e si fa portare in periferia per depredarli - In corso Regina la giovane si butta dalla maecfoty^ièid.il. bandito fugge La polizia è impegnata nella ri- cerca di un uomo di cui, purtroppo, si sa ben poco: soltanto che è sul quarantanni, che è molto alto (forse più di un metro e ottanta) e ieri sera vestiva un impermeabile verde. Elementi scarsi, come si vede, si che ben poche speranze si hanno di poter metter le'mani su questo sconosciuto che ha tentai to di compiere un'impresa banditesca : con la pistola in pugno ha costretto un automobilista a prenderlo a bordo ed a pórtario vèrso l'esterno della città, nell'evidente intento di rapinarlo. Solo ii coraggio e la prontezza di spirito di una ragazza hanno mandato a vuoto il colpo, che ha avuto' aspetti degni di un film giallo. Il signor Carmelo La Porta, di 28 anni abitante in via Oddino Morgarl 16. aveva fermato la sua « 1100 » in via Bossi, una trasversale di via Clbrario. Con lui era la fidanzata Anna Maria Papi, di 24 anni. Era quasi la mezzanotte. I due giovani stavano chiacchierando, in attesa di separarsi, quando una mano bussò timidamente ai vetri della portiera anteriore, che il freddo e la pioggia costringevano a tener chiusi. Il La Porta pensò che fosse un mendicante venuto a chiedere un'elemosina, ed apri la porta. Mise fuori il capo e si trovò davanti, a pochi centimetri di distanza dal volto, la canna brunita di una pistola. La impugnava un uomo smilzo ed allampanato; il volto, ss coperto dalla tesa del cappello, non si poteva vedere <Non voglio soldi... — disse'lo sconosciuto — voglio soltanto che mi porti verso Novara. Per strada ti spiegherò perché. Ti raccomando di non fare storie! > e senza attendere la risposta, spalancò la porta posteriore è si lasciò cadere sul sedile. Il La Porta senti la bocca della pistola contro la spalla: non c'era che da ubbidli'e.vjngranò la marcia e parti. La macchina tornò In via Clbrario, svoltò in corso Tassoni, imboccò corso Regina Margherita. «Vai più in fretta! — esclamò l'uomo ed il La Porta accelerò. Con ogni probabilità 11 bandito aspettava che fossero In aperta campagna per rapinare 1 due giovani e costringerli a lasciargli la « 1100 » ma non ci riuscì : fu la ragazza a trovare il modo per usci re dalla pericolosa avventura che stavano vivendo D'un tratto la giovane diede di gomito nel fianco del La Porta per richiamare la sua attenzione, poi gli rivolse un rapido e furtivo cenno con la mano che significava: « Rallenta e lascia fare a me... » Il guidatore pigiò sul freno con tutta la sua forza, l'automobile sbandò, si arrestò: la Papi, fulmineamente, spalancò la porta, si buttò in gtrada e cominciò a correre, gridando con quanto flato poteva. Con un1 imprecazione, il bandito le si gettò alle calcagna. La ragazza correva disperata¬ mente, ma l'uomo l'avrebbe raggiunta se il caso non fosse venuto in aiuto. Proprio in quel momento sbucava in lontananza una pattuglia di agenti di P. S. in servizio di perlustrazione : la ragazza giunse Ano a pochi passi dagli uomini della polizia, poi cadde a terra semisvenuta. Nel frattempo il rapinatore aveva capito che stava per cadere in trappola e, abbandonata ogni velleità deportare a termine il .colpo, si era buttato in una buia via laterale ed era riuscito a sparire. Passò qualche tempo prima che la Papi riuscisse a spiegare agli agenti che cosa era avvenuto e quando questi compresero ormai era troppo tardi. Una battuta nella zona, dapprima con la macchina del La Porta, e poi con le jeeps della Celere, chiamate sul posto per telefono, non ha dato risultato alcuno.
Persone citate: Anna Maria Papi, Carmelo La Porta, La Porta, Papi
Luoghi citati: Novara
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