Bobet primo in volata nella Parigi-Roubaix

Bobet primo in volata nella Parigi-Roubaix Bobet primo in volata nella Parigi-Roubaix Quattro italiani in fuga fermati da un passaggio a livello - Il vincitore cade dopo il traguardo Dnt nostro corrispondente Roubaix, lunedi mattina. Louison Bobet ha vinto la B4» Parigi-Roubaix, ma uul euo eia pur brillante successo aleggerà per noi italiani l'ombra d'un dubbio: l'ombra d'un passaggio a livello sbarrato che sette uomini in fuga, fra i quali si trovava- iiiiiiiiiniiiiiiiiiiiiiniuiiiiiiiiiiiiiiniiiiiiiiiiiii no Conterno, Pettinati, Grosso, Gervasoni, cioè quattro italiani, non poterono, pur avendone largamente il tempo, saltare perchè trattenuti dalla polizia stradale. Quest'ostacolo, che faceva perdere ai fuggitivi l'25", fu determinante, poiché dieci chilometri dopo essi furono raggiunti da un forte e lanciatissimo gruppo di inseguitori nel quale si trovavano numerosi l grandi nomi del ciclismo franco-belga. E' impossibile veramente affermare che 11 gruppo di Contermo sarebbe riuscito a mantenere id vantaggio acquisito, che ad Evin, cioè a 40 chilometri dall'arrivo, era ancora di 2 minuti, ma è certo però che l'ostacolo trovato sul loro cammino è stato per i sette audaci, in fuga da quasi 200 chilometri, un insormontabile handicap. Gli. altri italiani sono scomparsi tutti, molto prima che fosse sferrata l'offensiva finale. Gli uni, come Minardi, Agostino Coletto, Carrea, De Rossi, per sfortuna, in seguito a bucature o a cadute; gli altri, come Nencini per esempio, perchè vittime di crampi o di malessere. Una corsa che nel complesso ci è stata avversa, e nella quale bisognava forse, per trionfare, avere estratto alla lotteria della « chance > il numero buono: era ieri il 44, quello della maglia d'oro di Louison Bobet. \ Fin dai primi chilometri V corsa si annuncia animata da un grande spirito combattivo e il piceolo villaggio di Sarcelles, ad appena cinque chilometri dalla partenza, già vede passare con un leggero vantaggio un gruppetto formato da Grosso, Derycke, Schils e Taedeman. Un fuoco di paglia, questa fuga, che si riaccende però subito dopo con la successiva scappata di altri cinque uomini: Cohen, Grosso, Pettinati, Bovet e Fanuel. A Chantilly (29° Km.) il quintetto transita con 2'10 ' di anticipo, ma nel frattempo un altro gruppo di sette — del quale fanno parte Conterno, Minardi, Gervasoni, Michelon, Van Est, Schils, Van Breenen — evade dal groppone. Rapidamente questa seconda pattuglia guadagna terreno sui primi e alfuscita di Rantigny (45° Km.) li raggiunge. La fuga iniziale comincia a questo punto a prendere un carattere di imprevisto Interesse agonistico. Diciamo imprevisto In quanto nessuno si attendeva l'iniziativa dagli Italiani. A Wavignies (74° Km.) i dodici perdono un'unità: il belga Van Breenen rompe la sella ed è costretto ad attendere la vettura della Bua casa. Non per questo però la media degli undici uomini di testa diminuisce: essa oscilla sempre sui 43 orari e al controllo di Folie-le-Bonneuil (93° Km.) il loro vantaggio è salito a più di 3 minuti. Poco dopo però il gruppo perderà un altro elemento, il francese Fanuel, che si stacca sulla rampa di una modesta salita. Restano dunque In dieci: sei italiani, un belga, un olandese, uno svizzero e un francese. Amiens è attraversata di volata e il plotone è cronometrato a 4'30" dal gruppo del dieci fuggitivi. Ad iniziativa dei belgi'una viva reazione si produce nel plotone, il quale sta recuperando dei preziosi secondi. Ad Arras solamente 3'50" separano i due gruppi: gli inseguitori hanno già guadagnato l'26". Un ulteriore controllo fatto a Henih-Liétard, all'entrata cioè dei famoso inferno dei «pavési», dice che il loro distacco è ancora ridotto, che H cronometro accusa solo più 2'30" di ritardo. Nella traversata della città Michelon buca, ma Pinella è pronto a passargli la ruota di ricambio. Egli rientrerà ad Evin, ove gli altri sono fermati da un passaggio a livello chiuso. Restano sette uomini poiché, sfortunato come non mai, Pippo Minardi ha pure lui forato ed è scomparso tra l'infernale bolgia delle vetture al seguito, tra le quali — disgraziatamente — non v'era quella della sua casa mentre si ritiravano Cohen e Bovet perchè provati dal lungo sforzo. La sosta forzata di Evin d'25") è stata fatale, nonostante la sua brevità, ai fuggitivi, poiché, non solo ha interrotto la loro cadenza, ma ha permesso, dieci chilometri dopo, il ricongiungimento del gruppo degli inseguitori. Siamo a 31 chilometri dal traguardo di Roubaix e, fedele alle sue tradizioni, la corsa, nonostante l'accanita battaglia scatenata dagli italiani, si risolverà come sempre: un raggruppamento di diciotto uomini, tra i quali troviamo Monti e Agostino Coletto, gruppo dal quale usciranno di forza, una deci¬ na di chilometri dopo, sei uomini: Louison Bobet, Van Steenbergen, Debruyne, Forestier, vincitore dello scorso anno, Bernard Gauthier e Nello • Lauredi. Irresistibilmente il sestetto guadagna rapidamente qualche centinaio di metri, che conserverà fino all'arrivo. Ben condotto da Bernard Gauthier e approfittando della strana esitazione dei due belgi, l'excampione del mondo non ha difficoltà ad aggiudicarsi la vittoria, salutato da una delirante ovazione. Subito dopo aver tagliato vittoriosamente il traguardo di Roubaix, Louison Bobet, al quale era venuto ad affiancarsi il belga Debruyne, che stava congratulandosi con lui battendogli una mano sulla spalla, è caduto avendo Derso • l'equilibrio. Prontamente soccorso dal presenti, Bobet ha lamentato una possibile lussazione al braccio sinistro e immediatamente wniva accompagnato alla infermeria dello stadio. Non tutti i salmi finiscono in gloria. Mario Bordone 1. Louison Bobet (Francia), 265 chilometri im 6 ore V27", (media km. 41,831); 2. Debruyne (Belgio) a 2 macchine; 3. Van Steenbergen (Belgio) a 4 macchine; 4. Forestler (Francia); 5. Gauthier (Fr.); 6. Lauredi (Fr.); a 52" un gruppo di 12 uomini, dominato in volata da Derycke, fra cui Monti (dodicesimo e primo degli Italiani) ; 26. Contorno ; 32. Pettinati; 34. Barozzl; 35. A. Coletto.

Luoghi citati: Belgio, Chantilly, Francia, Grosso, Parigi, Wavignies