Il sorriso di Paola Bolognani ha portato fortuna all'Alessandria

Il sorriso di Paola Bolognani ha portato fortuna all'Alessandria Il sorriso di Paola Bolognani ha portato fortuna all'Alessandria La "bella della tv,, è tifosa dell'Udinese, ma ieri la squadra friulana è stata battuta dai grigi per uno a zero - Una medaglia d'oro ed un orsacchiotto regalati alla spettatrice d'eccezione DAL NOSTRO INVIATO Alessandria, lunedi mattina. Alessandria batte Udinese per 1 rete a 0, tra i dodicimila spettatori, anche Paola Bolognani, la biondissima studentessa che la tv ha portato alla celebrità nazionale. A dir il vero, la ragazza di Pordenone non doveva aver proprio nei suoi piani questa trasferta calcistica, ma la « voce » della sua presenza al « Moccagatta > una voce nata chissà come in principio di settimana, aveva seminato l'agitazione tra le falangi di ammiratori che la « miss tv » vanta in terra mandrogna. E cosi l'ing. Sacco, presidente dei grigi — dopo aver pensato: « Qui se la prendono già con me, quando la squadra non va, adesso diventa colpa mia anche se la Bolognani non si lascia vedere... > — l'ing. Sacco spedì a Milano un messo di fiducia cui la Paola nazionale non seppe evidentemente dir di no: ed una Packard nera ed elegantissima sbarcò al campo il suo carico prezioso, che l'arbitro Guarnaschelli aveva da un solo minuto fischiato il via. La Bolognani vestiva un tailleur azzurro molto « comme il faut > e sorridevo agli applausi che ormai per lei sono diventati abitudine. Un bel sorriso aperto, da studentessa in vacanza che prende gusto al divertimento. I tifosi — Quelli del calcio, quelli che erano venuti per la partita — furono distratti appena appena un attimo (sentimmo alle nostre spalle un veloce, ma accanito dibattito, rulle caviglie della Paola, se sono grosse oppure no) poi si rituffarono nel match, che Alessandria ed Udinese disputavano di slancio, proprio come si conveniva a due squadre della vecchia e cara provincia. I friulani contavano nei ranghi il rientro di Pinardi e di Romano ed allineavano a terzino destro un ragazzo di diciannove anni, Baccari; sulla carta erano i più forti; c'era adesso anche fa Bolognani in veste di mascotte; poco da fare, i pronostici erano tutti a striscioni bianchi e neri. Si pensava, anzi, che i pa- Hiiiiiiniiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiuiiiiiiiiiiiiiii droni di casa si sarebbero chiusi in una tattica difensiva, imbottita ad oltranza di prudenza ed invece i grigi, pur non mandando a carte quarantotto uno schieramento, dove Albertelli aveva funzioni di regista a mezzo campo, si sbarazzarono presto di ogni complesso riverenziale: l'Udinese si, attaccava, si spingeva avanti facendo perno sui ghirigori stilistici di Bredesen, ma l'Alessandria, pur badando a non lasciar briglia sciolta al collo della prima linea di Bigogno, dal canto suo non perdeva tempo a lanciarsi all'offensiva, saggiando la scarsa abilità dei terzini avversari ed obbligando la Bolognani, sistemata a dovere in tribuna d'onore, con un fotografo accoccolato alle ginocchia che di tanto in tanto si toglieva la voglia di riprendere da due pas si la fiorente fanciulla, obbli gando la Bolognani — dicevamo — a nascondere sotto il sorriso che è diventato la sua insegna, i batticuori del tifo. Botta e risposta, le azioni si equilibravano in un campo nell'altro, in un gioco magari non squisitaìnente tecnico, ma vibrante d'entusiasmo. Qua e là la fiammata degli episodi più interessanti: al £0° un lan ciò di Bodi ed un'incertezza di Pinardi mettevano di fronte in un aereo « tu per tu » Romano e Marchetti ed il portiere aveva la meglio d'un soffio; al £3° Bodi, con uno rovesciata da acrobata rompeva un pericolosissimo ricamo Bredesen-Secchi; alla mezz'ora Guarnaschelli fischiava un fallo veniale e, tra la folla si sentiva un urlo: < Arbitro, questo non è pertinente! >; al 35° Castaldo passava a Menegotti, che, dalla posizione di ala destra operava un traversone sul quale Secchi arrivava in ritardo di un decimo di secondo; al 40° Pinardi spingerla Marchetto contro la rete di fondo e l'ex-granata si arrabbiava con Magli, ma l'arbitro chiudeva tutti e due gli occhi. Fine del tempo, discussioni, mondanità. Passeggiata dei tifosi sotto la tribuna, a dar una sbirciatina atta Paola Bolognani, decisamente spigliata nel suo ruolo di attrazione. Le donne guardano e dicono « Tutto Ut >, gli uomini, per lo più, sostengono che la studentessa sia meglio al naturale che sugli schermi. La forza pubblica fa gli straordinari per respingere gli assalti dei curiosi; un giorno della passata settimana ha dovuto difendere dai « patiti > le dive ed i divi del cinema, al loro passaggio nel corso del Rallye, ora è di turno la campionessa di € Lascia o raddoppia ». E la Bolognani sta al gioco, parla delle prove per incidere dischi, prove che ai mattino ha sostenuto a Milano con Teddy Reno, dice che mar tedi se ne torna a Pordenone, informa che da un sacco di tempo non assisteva più ad una gara di football. Mentre nuove ondate di fotografi si danno al contorsionismo per trovare inquadrature d'effetto, la studentessa riceve mazzi di fiori in omaggio; qualcuno tenta battute di spirito di scarsa lega, la ragazza disarma tutti con quel piglio fresco ed è la freccia migliore del suo arco. La partita ricomincia, torna la calma nella piccola tribuna, anche se la gara prende fuoco, Manenti tocca a Marchetto che tira al volo: palla sulla traversa, una mischia storica, palla sul fondo. Il pubblico ora guarda solo in campo, la Bolognani chiede ad una aranciata il sollievo da tanta emozione; ma la manfrina continua; ecco al 5°, Marchetto alzar di una spanna più in su del necessario, ecco al 6° Bredesen sfiorare il goal, ecco al 1£° Vitali saltar come un capriolo da un gruppo fitto sotto la rete di Romano, toccar di testa il pai Ione che batte sulla traversa, e schizza via. Le urla si sono fatte roche, chi si aspettava un'Alessandria cosi viva, che scatta di slancio, che disorienta una Udinese da serie Al E' festa, sugli spalti, dopo tanto soffrire ed il coro della passione aiuta, sospinge quasi la squadra a continuare la sua azione contro la rete avversaria. « For-za gri-gi, for-za gri-gi» l'incitamento raggiunge vette di incredibile intensità; e, al £3° minuto, pare uno scoppio, l'entusiasmo, quando si scatena: l'Alessandria ha segnato. Un'azione qualunque, una punizione a due calci battuta ad una ventina di metri da Romano. Il solito bisticcio, per la barriera dei difensori che sembra non rispettare le distanze volute dal regolamento, c'è anche Magli che, irrequieto, saltella per ostacolare il tiro. Due, tre minuti di bisticcio in sordina, poi Bodi « tocca > piano a Travia, che, nel calcio, mette tutfintera la sua esuberanza. Il pallone è una fucilata, sfiora Magli, inganna il portiere, si insacca. La folla tripudia e si adegua. Scaìidisce: < Rad-dop-pia. raddoppia! >. Vuole un'altro goal, la Bolognani sorride sempre, se davvero fa il tifo per l'Udinese, [è una attrice perfetta. Perchè ipsu i giocatori vàn per le spicce, perchè si affacciano qua e là scorrettezze, perchè al £T in una mischia selvaggia per poco l'Udinese non pareggia, perchè tre minuti dopo in un repentino rovesciamento di fronte, Marchetto sfiora il secondo punto. Fiato grosso, mischie, mischie, mischie. Ad un paio ,gnani raggiunge gli spogliatoi, ad evitare gli ardori eccessivi dei suoi sostenitori, l'arbitro Guarnaschelli, incamminando il fegato degli alessandrini verso le peggiori malattie, allunga la gara, l'ZO" di recupero; ma il risultato non cambia, nemmeno se Pinardi si spinge all'attacco: 1 a 0, per i grigi. Negli spogliatoi la gioia dei ragazzi di Sperone commuove, cosi come la sconsolata rabbia dei /riulani. Tranquillissima, la spettatrice n. 1 chiede le interviste. « Come va la scuola f » « Bene — risponde — prima di partir da Pordenone ho fatto il compito in classe di greco », Darà alla fine dell'anno i suoi bravi esami, quindi andrà a stabilirsi o Firenze. « E la gar rat » < Ottimi Vitali e Marchetto, la difesa dell'Udinese ha ballato, i friulani sono stati senza fortuna, ma l'Alessandria ha meritato la vittoria », Splendido; commento giusto, anche a distanza di tempo « senza milioni in palio, la sin dentessa di Pordenone craddoppia». Per una medaglia d'oro e per un orsacchiotto, il ricordo che l'Alessandria le ha offerto dopo una giornata in cui ogni cosa era andata bene. Anche l'arbitraggio, e non è P°co- Gigi Boccacini ALESSANDRIA: Stefani; Nar di, Boaio; Russi, Travia, Bodi Vitali, Manenti, Marchetto, Albertelli, Tinazzi. UDINESE: Romano; Baccari Valenti; Sniderò, Pinardi, Magli; Castaldo, Menegotti, Secchi, Bre desen, Fontaneai. Rete: Travia al 23* del secondo tempo. mano consolatrice di Paola Bolognini all'udinese Fin ardi