Mezzo «Gotha» riunito intorno al Conte di Parigi

Mezzo «Gotha» riunito intorno al Conte di Parigi Le nozze d'oro del pretendente di Francia Mezzo «Gotha» riunito intorno al Conte di Parigi L'ex-re Umberto con Maria Pia, i principi Giorgio di Danimarca, di Liechtenstein, Michele di Grecia e decine di blasonati di tutta Europa, hanno festeggiato Henri d'Or ìéans e la consorte Isabella - La suggestiva cerimonia nella piccola cappella di Dreux Dal nostro corrispondente Parigi, lunedi mattina. . .Nella Cappella Reale Ban. Luigi di Dreux (piccolo cen-r tro a 15 chilometri da Parigi) si pigiavano ieri mattina parecchie centinaia di persone e molte erano rimaste fuori, sul piazzale o nei viali del parco, per mancanza di posto.. Henri d'Orléans, conte di Parigi pretendente al trono di Francia, e la principessa Isabella d'Orléans Braganza, sua cugina, che si sposarono a Palermo l'8 aprile 1931, celebravano le loro nozze d'argento nella Cappella che, cominciala nel 1818 per ordine della' duchessa di Orléans, venne terminata sotto re Luigi Filippo e contiene le tombe di numerosi membri della famiglia d'Orléans. Alla cerimonia erano presenti, oltre ai numerosi esponenti della nobiltà francese, parecchi principi esteri e re in esilio, tra cui Umberto di Savoia. Babaio la contessa di Pari¬ gi era preoccupatissima: si era fatta fare, per questa circostanza, un cappellino di tulle bianco e un abito di seta a fiori, e aveva paura che il maltempo le impedisse d'indossarli. Ma il tempo è stato clemente. Il sole splendeva ieri sulla regione di Dreux e di Parigi e la cerimonia si svolse come previsto. L'altra questione che preoccupava la contessa era lo spazio: la famiglia e gli amici intimi erano in tutto più di cento persone, e con gli altri invitati si giungeva a più di 400, mentre la Cappella ne poteva contenere 300 al massimo. Come faret si chiedeva la contessa. Il problema fu risolto ieri mattina ammettendo all'interno soltanto i membri della famiglia, tutti più o meno cugini — ed erano un centinaio — ed alcuni privilegiati. Gli altri, come si è detto, rimasero fuori ad aspettare la fine della Messa, celebrata dal mons. Ménard, vescovo di Bodez, presieduta da mons. Michelon/ vescovo di Chartres, e diffusa mediante un altoparlante. La contessa di Parigi— che camminava ■ appoggiandosi a una canna, non essendo ancora completamente ristabilita dopo lo scontro automobilistico di cui fu vittima mesi or sono — aveva un mantello di seta nera sull'abito a fiori, portava una collana di perle e un mazzolino di mughetti alla cintura; il conte di Parigi, vestito di blu e con cravatta bianc- era, come al solito, sorridente e affabile. Per lui e per la contessa, che re Ferdinando di Bulgaria qualificò molti anni fa < la più bella ragazza d'Europa», la cerimonia di ieri non era una semplice formalità. La loro unione fu davvero un matrimonio d'amore, dal quale sono nati undici figli. E la felicità dei conti di Parigi è talmente evidente che anche la loro figlia primogenita, Isabella, di cui ricorreva proprio ieri il 84° compleanno, intende fare soltanto un matrimonio d'amore. A un giornalista che tempo fa le domandò se le piacerebbe una corona, essa rispose: < Sposerò soltanto un uomo che amerò e sono sicura che papà mi approverà». Ieri la principessa Isabella e la sorella Elena, che indossavano un mantello blu e grigio, erano le damigelle d'onore della mamma. Tra i presenti, oltre all'ex-re Umberto, vestito di scuro, che era accompagnato dalla figlia Maria Pia, si notavano il principe Giorgio di Danimarca, il principe di Liechtenstein, l'infante Maria Antonio di Portogallo, la principessa Axel di Danimarca, il principe Michele di Grecia e molte decine di duchi, marchesi, conti e baroni. Tutto il « Gotha » passeggiava sotto gli alberi secolari del parco di Dreux, dove l'altoparlante diffondeva, dopo la Messa, un discorso del padre domenicano Carré, che fece l'elogio della famiglia di . Orléans la quale, disse, conta parecchi santi. Il Santo Padre aveva inviato per telegramma la sua benedizione apostolica insieme all'espressione della sua « paterna benevolenza ». L'ex-re d'Italia fu il primo a presentare le sue felicitazioni ai conti di Parigi, i quali si sedettero poi sotto una tenda rossa e oro- per ricevere l'omaggio di oltrt) cinquecento persone. Prima di mezzogiorno la cerimonia ufficiale era terminata e i conti di Parigi sono venuti in automobile a Parigi per pranzare in un grande albergo della piazza della Concordia insieme ai figli ed alcuni intimi; ventisei persone in tutto. Gl'invitati però erano molto più numerosi alla cena che i conti di Parigi avevano organizzato nella villa « Le coeur volant » di Louveciennes, a una ventina di chilometri dalla capitale, ove risiedono. Do po cena, i giovani hanno danzato fino a tarda ora col radiogrammofono. L. Mannuccì Rg

Persone citate: Henri D'or, Luigi Filippo, Maria Antonio, Maria Pia, Michelon