Decisivo il linaI di Montuori

Decisivo il linaI di Montuori Come i fiorentini hanno battuto i granata Decisivo il linaI di Montuori Raramente il gioco è stato pari alla fama della capolista Quattro assenti tra i granata - Un rigore non concesso La più bolla squadra italiana del momento ha giuocato la sua peggiore partita in occasione della sua seconda visita della stagione a Torino. Non doveva vincere, al massimo avrebbe dovuto ottenere un*pareggio. Non ha giuocato affatto bene. Si è fatta imbrigliare da un Torino largamente incompleto, non ha subito reti puramente per inscipienza dell'avversario al momento culminante delle azioni, ha segnato quella che doveva darle la vittoria au un triplice errore della difesa granata. A salvarla dalla sorte che avrebbe meravigliato gli sportivi assenti ma nessuno dei presenti, è stato dapprima il aaso,,poi U senso di approssimazione e la mancanza di convinzione con cui il Torino conduceva i suoi attacchi, e per ultimo, solo nella elencazione e non nell'ordine di importanza, la sua esperienza di giuoco di squadra. Ha giuocato tanto a lungo in quella struttura organica, la Fiorentina, ed i suoi sforzi sono stati coronati da tanti successi, che la compagine ha fatto blocco, recita la sua parte a memoria, e si è formata una fede cosi radicata e consistente nei suoi mezzi, che crede in sè anche quando l'occasione non glie ne fornisce vera materia. Finisce per costituire una di quelle forze morali che sono cosi difficili da creare nette squadre in formazione. Vince, anche quando U suo organismo non funziona a dovere, essenzialmente perchè crede di non poter perdere. Di tutto quello che ha tentato nella giornata di ieri, non le è riuscito completamente ohe una cosa sola: la rete del minuto finale del primo tempo, quella che ha deciso di tutto. Ogni altra cosa, o la ha sbagliata essa stessa, o ha trovato nell'opera degli avversari un argine che non ha saputo superare. Tutto questo, senza che il Torino abbia fornito una prova superlativa. Tutfaltro. I granata, che certo non hanno avuto la fortuna dalla loro quest'anno, sono scesi in campo privi di Guscela, ecvleidi Moltrasio, di Sentimenti IV i re di Antonio! ti, quattro eie menti base per il funzionamento ed il rendimento della compagine. E l'undici allineato nell'occasione, per quanto raffazzonato, è stato all'altezza della situazione in quello che riguarda il giuoco di difesa ed il giuoco di metà campo — due capitoli ohe quasi si identificano, perchè è a metà campo che le ondate d'assalto degli ospiti sono state frantumate. Tutto quello che concerne invece il lavoro di approccio alla rocca fiorentina ed il tentativo di fare breccia nella medesima, ha destato l'impressione di essere legato ad un filo: il filo del caso e della speranza. Organizzazione poca, ordine meno ancora, capacità penetrative nessuna. Altrimenti il Torino avrebbe segnato, e forse anche vinto, perchè le occasioni, in un modo o nell'altro le ha avute. Già, la prima linea granata aveva, di partito preso, compiuto sacrtfici a favore della propria difesa. Aveva delegato Bortoloni a francobollare Julinho — cdtedpacLp e la misura aveva avuto successo perchè il brasiliano doveva rimanere in ombra per l'intera durata della partita — ed aveva affidato a Cazzaniga il compito solito, quello di sco¬ razzare qua e là a scopo di collegamento e rilancio. Bene da una parte ma male dall'altra, perchè la prima linea si era ridotta a tre elementi soli, di cui due poco mobili ed uno poco esperto. Tutto è relativo a questo mondo. L'impressione generale è che, con una prima linea formata da cinque uomini, decisa ed incisiva, il Torino avrebbe inflitto alla Fiorentina la sua prima sconfitta in campionato. Bimane però a vedere, se con uno sbarramento centrale meno rinforzato da attaccanti, la Fiorentina non avrebbe potuto svolgere iU suo giuoco solito, travolgere tutto ed impedire sul nascere, la creazione delle situazioni da rete granata: Di certo, al di sopra di ogni relatività, i/è solo il fatto che Sulla bilancia dei padroni di casa ha gravato pas- sivamente e preponderantemente l'assenza di un attaccante così intelligente come Antoniotti, e che, tenuto conto di tutto, il risultato più equo dell'incontro sarebbe sempre stato rappresentato da un pareggio. Questo, fra altro, perchè la rete degli ospiti è stata causata e favorita da uno svarione al quale hanno partecipato quattro difensori granata. Si era giunti esattamente all'ultimo minuto del V tempo, e Gratton della Fiorentina era avanzato fino alla linea di fondo avversaria, sulla sinistra della difesa granata. Grosso commetteva allora, forse, il suo unico errore di tutta la partita: potendo allontanare il pericolo, indugiava e perdeva la palla. Sulla mezz'ala fiorentina piombavano contemporaneamente Padulazzi e Bearzot. Gratton la spuntava sui due e centrava. Il portiere non usciva, c Montuori, che non aveva fatto nulla di notevole nel primo tempo, poteva spedire in rete da pochi passi e quasi indisturbato. Fu tutto, per la Fiorentina, che sia nel primo come nel secondo tempo, tanto prima quanto dopo di questa rete fortunosa, non riusci a chiamar Bigamonti ad una sola- parata difficile. Il portiere dei torinesi non ebbe da segnalarsi che nella deviazione a lato di una improvvisa girata alta di Virgili, nella ripresa. Per il Torino invece gli episodi di mancato successo furono parecchi, nel corso della partita. A tralasciare l'occasione sciupata da Pellis nel primo tempo, il più clamoroso di questi episodi fu quello verificatosi alPinteio delia ripresa, quando Pellis, avendo sfondato e puntando deciso innanzi a sè, fu at ferrato in piena area, senza che la massima punizione ne seguisse. TI direttore di gara era uno straniero, che noi ben conosciamo, ed U pubblico recto mò si, ma non fece nascere tragedia alcuna. Se fosse stato un arbitro italiano a negare il < ri gorey sarebbe scoppiato un pu tiferio. Ma, attaccando con insiste?! za, altre occasioni da rete dovevano far maturare i granata. Solo per sciuparle tutte. Madornale quella verificatasi negli ultimi minuti, dell'incontro, l'unica volta in cui l'ala Bertoloni lasoiò ad altri la guardia di Julinho e si proiettò in avanti. Proprio sulla soglia della porta, due granata impedirono allora l'uno all'altro di sospingere la palla in rete. Difficile segnare senza un attacco organico. Di questa verità ha approfittato la Fiorentina che conquista così il primato delle partite utili consecutive (S5). L'aveva in preventivo la perdita della gara, il Torino, ma non a quel modo. Il cielo era sereno, e la temperatura quasi primaverile, e di pubblica ve n'era molto — per la nostra città — sul campo. E di incidenti non ne avvenne nessuno, anche perchè il giuoco, a parte alcune rudezze di Chiappella, ha avuto svolgimento pienamente corretto. Vittorio Pozzo L.a rete realizzata da Montuori contro il Torino, alla fine del primo tempo - (foto Moisio)

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