Sassate nella notte a Vienna contro l'Ambasciata italiana
Sassate nella notte a Vienna contro l'Ambasciata italiana Sassate nella notte a Vienna contro l'Ambasciata italiana Vienna, 23 giugno. Cp. b.) La presenza del prof. Gschnitzer nel nuovo governo formato da democristiani e socialisti e presieduto da Raab, quale sottosegretario di Stato per gli Esteri, viene giudicata anzitutto come un lieve rischio di turbamento nei buoni rapporti tra Roma e Vienna. Gschnitzer, infatti, fu promotore di manifestazioni a favore della riannessione dell'Alto Adige all'Austria, e qualche giornale lo ha definito il sottosegretario per il Tirolo Meridionale. Inoltre si teme che la sua presenza al governo possa incoraggiare agitazioni irredentistiche e malintesi. Si osserva poi che i democristiani tirolesi, imponendolo a Raab, hanno ottenuto una vittoria di cui profitteranno certamente tutti gli elementi nazionalisti ed anti-italiani dell'Alto Adige. E' probabile che una prima manifestazione di intolleranza di questi nazionalisti sia da ravvisare nell'incidente accaduto l'altra mattina all'alba in Vienna. La notizia è stata appresa con un certo ritardo, avendo le autorità responsabili cercato di non renderla nota così da poterla minimizzare: un gruppo di persone (forse dei ragazzi) ha scagliato pietre contro il palazzo dell'Ambasciata d'Italia. I vetri di due finestre sono andati in frantumi. Inoltre sul portone laterale è stato affisso un biglietto con là scritta: «Vogliamo giustizia per il Sud-Tirol! ». Il nostro ambasciatore Cor-' rlas ha segnalato l'incidente, in forma amichevole, al ministro degli Esteri Figi, il quale a sua volta ha informato la polizia dell'accaduto. Dalle indagini fin qui svolte, sembra trattarsi di una manifestazione improvvisata da persone uscite da una vicina osteria, e non già di un preordinato attentato alla sede della nos'tra rappresentazione diplomatica. Un breve comunicato dell'Agenzia austriaca di notizie A.P.A., rivela che il colloquio tra Figi e 11 nostro ambasciatore è stato molto cordiale. Il ministro degli Esteri ha deplorato il gesto vandalico, promettendo, come subito ha fatto, di Interessare dell'incidente la direzione di polizia di Vienna.
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