Fermento nelle sezioni comuniste e critiche agli attuali dirigenti

Fermento nelle sezioni comuniste e critiche agli attuali dirigenti Fermento nelle sezioni comuniste e critiche agli attuali dirigenti Il malumore e lo sbandamento della < base > comunista: torinese hanno assunto aspetti sempre più ampi. Dopo la tumultuosa riunione dell'i attivo della Federazione >, svoltasi l'altro giorno, n dibattito si e trasferito nelle sezioni periferiche con una violenza che i dirigenti del partito non prevedevano c non riescono a controllare. In alcune sezioni i segretari hanno convocato, contro il parere dei dirigenti federali, assemblee degli iscritti per discutere il rapporto Kruscev e l'intervista di Togliatti: dibattiti animatissimi che si protraggono anche sino alle SS di notte. L'iniziativa di questi segretari di sezione ha lo scopo di far sentire sui dirigenti torinesi e nazionali tutto il peso della < base » che dallo sbandamento iniziale sembra stia passando o vere e proprie forme di ribellione verso i capi responsabili. Da più parti non niMIIMIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIinillllllllllllllllMIIIIIM i o o o a e i n sì esita a parlare esplicitamente di « rivolta dal basso per mutare radicalmente la situazione e sostituire tutti gli uomini compromessi ». C'è anche chi — per to cocente delusione provata dopo anni di attaccameli to a idee e uomini che ora vengono calpestati — ha deciso di rimanere in disparte. Un assenteismo che in certi casi si sarebbe già concretato con larinuncia alla tessera. (Questaemorragia di iscritti — che si dice stia assumendo proporzioni rilevanti — è però difficile da controllare, tranne i pochi episodi personali che si cono scono per caso). L'assemblea dell'cattivo» dell'altra sera era stata preceduta da una riunione della segreteria provinciale. Da quel poco che è trapelato si apprende che si e trattato di una riunione burrascosissima. Nessuno voleva assumersi l'incarico (che venne poi assegnato a Gruppi) MIIIIIIIIIIIIIIIIIMIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII di fare la relazione agli attivisti di base. Accadde anche un episodio che non si era mai verificato e che dà la misura del nervosismo che regnava nella discussione: ad un certo punto l'on. Roasio e l'on. Montagnana chiesero che il dibattito della segreteria venisse sospeso; per la prima volta nella vita del comunismo torine- >x„ nli nltri mKmhri imnosern ]™ £^1^™!%!,°'™ la prosecuzione facendo così prevalere la loro volontà. Durante la riunione dell'< attivo » il segretario di una sezione di un Comune vicinissimo a Torino ha dichiaralo, parlando a nome degli iscritti della propria sezione, che « gli operai non possono più credere ai dirigenti attuali e che non ci sono più verità su cui fondare l'azione nelle officine». L'on. Roasio ha tentato di richiamare l'oratore al « ce»itraliBmo democratico che non consente certe prese di posizione dal basso ». Altri lo hanno interrotto gridandogli: < Stai zitto, tanto non sarai più rieletto ». In particolare tutti insistono sulla modifica dello statuto: si chiede che nelle assemblee in preparazione del congresso sia adottato il voto segreto anziché la votazione palese per alzata di mano. E' una garanzia ohe gli attivisti di base chiedono per poter condurre a fondo la loro azione contro i responsabili. Ut. attivo » comunista dovrebbe riunirsi nuovamente lunedi prossimo. iiiiiiiiiiiiniiii iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii

Persone citate: Kruscev, Montagnana, Roasio, Togliatti

Luoghi citati: Torino