Una taglia per scoprire i banditi e ritrovare i gioielli rapinati

Una taglia per scoprire i banditi e ritrovare i gioielli rapinati Il brigantesco cólpo dei cinquanta milioni in via Cavour Una taglia per scoprire i banditi e ritrovare i gioielli rapinati La famiglia dell'orefice fissa un premio per il ricupero dei preziosi - La polizia segue una traccia precisa e compie alcune perquisizioni a Milano - Due dei malviventi si erano presentati il giorno precedente per vendere una collana di scarso valore Il signor Nino Orlando — figlio dell'orefice selvaggiamente aggredito l'altra mattina in via Cavour 6 e rapinato di gioielli per cinquanta milioni — ha comunicato ieri che, presi accordi con il padre e con la madre, elargirà un fortissimo premio a chiunque sia in grado di fornire a lui o alla polizia notizie atte al recupero della refurtiva. « Qualunque sacrificio ci sernbrcrà lieve — ha aggiunto — pur di riavere quei preziosi: altrimenti la'nostra rovina sarà completa e irrimediabile ». Il giovane — che è studente di architettura — ha trascorso l'Intera giornata nel negozio, riordinando e ultimando l'inventario di quel che 6 stato rubato. « Come vedono — ha precisato l'Orlando — i banditi hanno arraffato tutto o quasi tutto: non et è rimasto che del vasellame d'argento e alcuni monili di non grande valore. Come è possibile, In queste condizióni, proseguire in una pur modesta attività commerciale? Tra l'altro siamo rimasti privi anche delle nostre risorse personali Nella cassaforte vi erano pacchetti di azioni e un milione e più di liquido: sparita ogni cosa. Quel tre banditi hanno compiuto più che un furto, hanno compiuto un delitto. Mio padre non si rimet terà mal da un colpo slmile ». ■ Seduta dietro il banco, nel putì to ove l'orefice è caduto sotto le La signora Orlando non s'è anferoci percosse del tre delinquenti! è la signora Orlando: appare disfatta, con gli occhi rossi e gonfi per 11 continuo piangere. Ha pas- cora ripresa dal terribile choc sato la mattina e 11 pomeriggio facendo la spola fra 11 negozio e l'ospedale San Giovanni. «Mio marito è complessivamente , migliorato — ha, detto a chi le chiedeva notizie — e le ferite riportate bell'aggressione si rimargineranno abbastanza presto. Ma non sono le ferite che mi preoccupano e tengono desto l'allarme dei medici: quel che mi dà pensiero è il suo abbattiménto morale che impedisce al- fisico di reagire come dovrèbbe al grave collasso ». La polizia, dal canto suo sta svolgendo un'inchiesta meticolosa, vasta, addirittura imponente, in cui, sotto la direzione de) questore dott. uhirlaco, sono Impegnati i migliori funzionari, sottufficiali e agenti. Sono state interrogate decine e decine di persone e proprio grazie a tali dlligentlsslme ricerche è stato possibile stabilire che i banditi si erano trasferiti da Milano:.-«V.-TÌDrino ventiquattr'ore prima ' 'delia rapina. La « 1100 » — com'è noto — era stata rubata a Milano al rappresentante di commercio Gino Fasiolo da Gorizia, alloggiato all'albergo Pernio di Milano. Allo 3 di mercoledì mattina 11 Fasiolo, alzatosi un momento da letto, aveva potuto constatare che la macchina era al suo posto. Alle 6 la « 1100 » era sparita. Alle 10 della stessa giornata di mercoledì una « 1100-103 » grigio chiara targata Gorizia (targa che a Torino si ha modo di vedere assai raramente) era ferma in un posteggio centrale a breve distanza da via Cavour. Chi l'aveva notata (e che non aveva letto i giornali) si ricordava persino i primi due numeri. I malviventi erano dunque a Torino mercoledì e forse due di loro — uno alta e massiccio e ■l'altro tarchiato, scuro e di statura inferiore alla media: entrambi vestiti appena decorosamente, con abiti stropicciati e camicie sgualcite — facevano comparsa alle 11 nell'oreficeria dell'Orlando. Questi era solo. I due, che parlavano un italiano privo di un particolare accento, iiiiiifgifiiiiiiiitiiitiiiiiiiiiiiiitiiiiiiiiiiiiiiiiiiftiia offrivano in vendita una collana da pochi soldi che l'Orlando cortesemente ma fermamente rifiutava. D'altra parte 1 due tizi non sembravano molto contrariati al diniego. Salutavano e uscivano. Mentre s'erano trattenuti nel negozio (e s'erano trattenuti a lungo, decantando senza eccessiva convinzione la bellezza del loro oggetto) avevano guardato 11 locale con strano Interesse. L'Orlando s'era preoccupato di sorvegliarli attentamente (nell'aprile del '54 due avventurieri, un uomo e una donna biondissima e truccatissima, erano riusciti a carpirgli fulmineamente alcuni anelli per un valore di oltre due milioni) : e aveva quasi provato un moto di soddisfazione quando i due se n'erano andati. Non è affatto da escludere che fossero i banditi, ■ Il dott. Sgarra, capo della Mo bile, s'è recato ieri a Milano e si è messo a contatto con il questo re comm. Modica. Si suppone che gli autori della rapina siano tornati nella capitale lombarda da cui sono partiti (probabilmente invitati da qualche informatore torinese) e vi abbiano depositato gioielli. Risulta che il dott. Sgarra ha effettuato alcune perquisizioni. o

Persone citate: Fasiolo, Gino Fasiolo, Nino Orlando

Luoghi citati: Gorizia, Milano, Torino