Lo schieramento militare del mondo nel discorso di Taviani alla Camera di Delio Mariotti

Lo schieramento militare del mondo nel discorso di Taviani alla Camera Lo schieramento militare del mondo nel discorso di Taviani alla Camera "Dall'Armenia a Narvik il blocco atlantico si sta avvicinando all'equilibrio con quello sovietico,, - Un confronto: in Russia l'I,83% degli abitanti è alle armi, in Italia lo 0,68%; in Russia il cittadino spende per la difesa 72.618 lire all'anno, in Italia 11.583-Taviani risponde a Pacciardiche "le attuali forze rappresentano già uno scudo protettivo,, Roma, 21 giugno. Il dibattito sul bilancio della Difesa si è oggi innalzato di tono a Montecitorio sia per il discorso del repubblicano Pacciardi, che fu ministro della Difesa, sia per li discorso conclusivo del ministro Taviani. Pacciardi si è domandato, dopo aver fatto un quadro della potenza militare sovietica in se stessa, nella sfera dei satelliti e nel Paesi di penetrazione afro-asiatici, se le forze armate italiane, visto che le probabili vie dell'Occidente sono il Reno e la Valle Padana e considerato il Ravvicinamento della Jugoslavia alla Russia siano in grado di provvedere alla difesa del Paese. Ha chie sto anche Pacciardi se non appaia opportuno, in queste condizioni, rinviare la presentazione del disegno di legge sul riordinamento dell'esercito per sottoporne 11 testo ad una to¬ iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiHiiiiiiHiiiiiiiiiiiiiiiiii tale revisione onde adeguarlo alle nuove esigenze. Taviani non ha risposto direttamente a Pacciardi, ma ha risposto a tutti coloro, dell'estrema sinistra, che avevano chiesto riduzioni delle spese militari e degli armamenti. Una risposta che ha valore — ed 11 ministro non lo ha nascosto — anche sul piano internazionale. Taviani ha illustrato concisamente l'evoluzione delle armi atomiche e termo-nucleari per concludere che soltanto un folle potrebbe affidarsi ad esse per scatenare un conflitto. Nel momento attuale quindi, anche all'infuori di una eventuale convenzione, lo impiego delle arni! termonucleari appare Inibito agli uomini di ogni parte dalla secolare sapienza del popolo: occhio per occhio, dente per dente. Qualora, però, questo spa¬ iiiiiiiiiiiiiiiiiiin mulinimi immilli ventevole freno dovesse sciaguratamente risultare inefficace, le forze convenzionali costituiscono ancora uno scudo protettivo efficace contro le minacce Improvvise. Forze convenzionali ovviamente trasformate sia per l'apporto di armi nuove, sia per l'impiego di energia atomica, non già in senso strategico, ma in senso tattico. « Mi riferisco — ha soggiunto il ministro — soprattutto ai missili e all'artiglieria atomica ». Pur ribadendo quanto 11 ministro degli Esteri Martino aveva dichiarato alla Camera la settimana scorsa, essere cioè l'Italia favorevole ad una concreta politica di graduale disarmo basato sull'effettivo reciproco controllo degli armamenti, Taviani ha osservato che oggi l'importanza dello scudo protettivo è particolarmente elevata per 11 fatto che iimmiiiiimiimmimmiiimmiimmiiii I contrari o a a e e e a 1 a n o i popoli dell'Europa occidentale e tutti 1 Paesi atlantici in genere pensano esclusivamente alla difesa e rinunciano in ogni caso e per principio al cosiddetto «vantaggio della sorpresa». In modo particolare Germania, Italia e Turchia rappresentano tre punti nevralgici della difesa dell'Europa. Per quanto riguarda l'Italia sono valide tre considerazioni: 1) le armi convenzionali, per le ragioni suddette, non sono affatto superate; 2) le attuali Forze Armate italiane, inserite nella solidarietà atlantica militare, rappresentano pia uno scudo protettivo di sicurezza; 3) le forze nuove non ci sono Inibite; talune d'esse, per esemplo 1 missili, che sembrano destinati a trasformare tutte le Ipotesi della guerra moderna, entreranno quanto prima nelle disponibilità difensive nazionali se sapremo avere — come avremo — volontà, capacità, costanza, e se continueremo a disporre degli insostituibili vantaggi dell'alleanza atlantica. Taviani ha tracciato poi un arco delle infrastrutture di difesa, dall'Armenia al Portogallo, dalla Sicilia alla Scozia, dal Marocco a Narvik: « Tutto ciò — ha detto — non è ancora equilibrio, ma avvicinamento all'equilibrio rispetto alle forze convenzionali del mondo sovietico. Oggi l'URSS sa che un attacco di sorpresa in Europa — temuto e forse minacciato durante li fosco periodo staliniano — non potrebbe avere più quel sicuro e rapido successo Iniziale che avrebbe avuto nel 1949». Sempre in lieve polemica con la tesi dell'estrema sinistra, con corretto linguaggio, Taviani ha ricordato quanto disse Togliatti giorni fa alla Camera a proposito del prossimo viaggio di parlamentari Italiani in Russia: «I parlamentari Italiani — disse Togliatti — potranno apprendere ragguagli sull'entità delle forze militari sovietiche. Il Ministro (Togliatti era oggi assente) ha proseguito: «Non abbiamo l'ingenuità di dlscostarci dal metodi classici per quanto riguarda il servizio di informazione e tanto meno il cattivo gusto di servirci per essi del nostri parlamentari ospiti nei Paesi stranieri ». Subito dopo, compulsando alcune cartelle, ha fornito alcune cifre riguardanti il numero del cittadini alle armi nei Paesi d'oltre cortina e l'entità dei bilanci militari. Mentre nell'U.R.S.S. l'l,83 per cento degli abitanti è nelle forze armate, In Italia lo è solo lo 0,68 per cento dei cittadini. Il cittadino italiano spende ogni anno per la difesa 11.583 lire; quello sovietico 72.618. Il Ministro, dopo aver reso omaggio agli appartenenti alle Forze Armate morti per servizio nel decorso anno (41 ufficiali, 45 sottufficiali e 84 soldati), ha concluso affermando che «sarebbe uria gravissima, Imperdonabile imprudenza compiere intempestivamente un qualsiasi passo che dovesse menomare lo sforzo con cui l'Occidente è riuscito a conquistare la sua sicurezza e. con la sicurezza, la pace ». Il bilancio della Difesa è stato approvato a scrutinio segrego con 247 voti favorevoli e 156 Dieci disegni di legge hanno Impegnato oggi i senatori. Si tratta di quei provvedimenti, già approvati dalla Camera, che intendono regolare finanziariamente la gestione degli ammassi e la distribuzione di generi alimentari per l'approvvigionamento del Paese negli anni decorsi. La discussione continuerà domani. I comunisti avanzano molti rilievi circa queste gestioni: tra l'altro accusano lo Stato di aver sciupato 378 miliardi per scarsa cautela e per mancato controllo della Ragioneria dello Stato. Delio Mariotti