Se avranno un altro bambino lo ameranno anche con i capelli rossi

Se avranno un altro bambino lo ameranno anche con i capelli rossi JB' TORNATA. ImA PACE TRA 1 CONIUGE ni ASTI Se avranno un altro bambino lo ameranno anche con i capelli rossi Marito e moglie hanno lasciato il tribunale tenendosi a braccetto - Torneranno a vivere insieme appena riavranno una casa - "Ciò che conta è volersi bene e oggi ce ne vogliamo più di prima,, (Dal nostro inviato speciale) Asti, 9 giugno. « Uscite di qui a braccetto », ha detto ieri sera il presidente dott. Carron Ceva ai coniugi Aldo Cabiati e Marisa Delaude dopo la lettura della sentenza che li assolveva e li rimetteva in libertà assieme a Giacomo Delaude, fratello di lei. « Andatevene a braccetto. Riprendete in buona armonia la vita, e fate che quella innocente creatura della vostra bimba non abbia a soffrire ». Aldo Cabiati e Marisa Delaude hanno ascoltato l'affabile esortazione del presidente della Corte d'Assise. A braccetto li abbiamo incontrati oggi per le vie di Asti, a braccetto e in buona armonia hanno ripreso la vita che una parentesi buia aveva interrotto per qualche mese. Ma € a braccetto » essi spiritualmente lo erano già prima della sentenza. Il dramma esploso nel cuore di Aldo Cabiati per la nascita d'una bimba dai capelli rossi, essendo bruni lui e la moglie, si era dissipato prima ancora di venire a conoscere gli scherzi della legge di Mendel sull'ereditarietà. Già ieri sera essi hanno potuto avviarsi sotto braccio al cellulare che li riportava in carcere per le note formalità del rilascio. I carabinieri si apprestavano a mettere le manette ai due uomini. E' prontamente intervenuto il dott. Carron Ceva, il quale con un cenno ha ordinato al caposcorta di ri«U7iziare ad applicare rigorosamente il regolamento (che impone le manette anche a chi ha avuto una sentenza d'assoluzione: la rimessa in libertà infatti avviene al carcere)'. E cosi il braccio di Marisa ha potuto appendersi teneramente a quello di Aldo. « Siamo liberi » ha detto lui. « Siamo liberi» ha detto lei. Separatamente però essi ieri sera hanno fatto ritorno ad Asti. Marisa, con la piccola Rossana, con i genitori e W fratello, sulla macchina d'un amico; non c'era più posto, e Aldo Cabiati, piuttosto che fare star stretti gli altri, ha preferito fare il viaggio in treno. Continuano a vivere separati, ma si tratta d'una separazione dovuta al fatto che essi non hanno più la casa, e in quelle dei rispettivi genitori — com'è accaduto ieri sera con la macchina — non c'è posto. Ma vivono assieme anche nei pensieri. Ognuno di essi oggi doveva recarsi in questura per consegnare il foglio di via. Non c'era nessun accordo fra loro d'incontrarsi a una certa ora. E tuttavia essi si sono incontrati sul portone della questura, lui ne usciva, lei arrivava. Aldo se l'è vista improvvisamente dinanzi, e il suo viso si è illuminato in un sorriso di tenerezza. « Ciao » ha detto lui. < Ciao » ha detto lei. Poi egli si è informato di Rossana. La bimba stava bene, aveva mangiato, aveva dormito, era tranquilla con la nonna. Marisa è entrata per consegnare a sua volta il foglio, è uscita, si sono messi a chiacchierare. Interromperli è stato necessario. « Tutto finito — ha detto Aldo Cablati rispondendo a una nostra domanda. — Un brutto episodio che considero dimenticato da tempo. Purtroppo non possiamo vivere assieme, per il momento. Ho dovuto cedere il negozio, e praticamente oggi non ho una casa e non ho un'attività. Appena mi sarò sistemato, la nostra vita riprenderà come prima*. Marisa ha aggiunto: * Io e mio marito ci vogliamo bene, e presto l'ostacolo della casa sarà superato. Ciò che conta è volersi bene, e ce ne vogliamo più di prima. E se avremo un altro bambino, qualunque colore abbiano i suoi capelli, andrà benissimo ». E si sono riavviati,, sorridendo, tenendosi a braccetto. Marisa Delaude e Aldo Cablati all'uscita dalla Questura

Luoghi citati: Asti, Rossana, Tornata