La commozione di Boriali per l'aspra lotica dei corridori
La commozione di Boriali per l'aspra lotica dei corridori La commozione di Boriali per l'aspra lotica dei corridori Alcuni dicevano "mamma,, e sembravano bambini Facevano pena - Li chiamavo e non mi riconoscevano Ieri sera la tv ha limitato la trasmissione sul Giro alla telecronaca della corsa e al commento di Bartali sopprimendo la rubrica t Giro a segno > di Tognazzi e Vlanello. Bartali ha parlato della gara con accenti di commozione. Non ricordo una tappa cosi drammatica, I corridori hanno dato veramente tutto. Ho sofferto per loro. Quelli che hanno abbandonato erano proprio sfiniti, più che altro dal freddo. Non potevano più mangiare, non vedevano più le persone. Ho chiamato qualcuno, non mi rispondeva; non mi riconosceva neanche. La vista gli si annebbiava. Le salite non sono molto dure, perché il Costalunga e 10 stesso Bondone non sono insuperabili. Sono diventate più dure per II tempo e la neve. La tappa col sole sarebbe stata una bella tappa e forse di ritiri potevano essercene tre o quattro per incidenti, ma non per sfinimento, com'è avvenuto. I corridori, incapaci di alimentarsi, privati delle calorie necessarie sono stati facile preda del freddo. Li ho visti piangere tutti. Ho visto Fornara, e altri; piangevano tutti. Qualcuno diceva «mamma», sembravano bambini appena nati. Facevano pena, Un corridore l'abbiamo rianimato dopo un quarto d'ora a forza di massaggi con il cognac che noi per combinazione avevamo in macchina. Ho visto Defllippis sbandare improvvisamente in mezzo alla strada, cosi ho visto Monti e Padovan, che tutt'a un tratto è caduto e per rimettersi in piedi ha perso tre minuti. Non ce la faceva. Non sentiva i piedi, con le mani toccava i pedali e non 11 sentiva neanche. Era terribile. Credevo che anche Maule si fosse ritirato, perché proprio non ce la faceva più. Ma è arrivato con imo sforzo di volontà.
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