Avevano costituito l'Italfur una società per furti e rapine

Avevano costituito l'Italfur una società per furti e rapine I due arrestati a Saint Vincent con pistole e barbe finte Avevano costituito l'Italfur una società per furti e rapine Questa la confessione di un altro giovane fermato a Vercelli r I i 111111111M E111111S11 ] i 11111111111111 a o e a a o a Italo De Angeli di 28 anni abitante a Vercelli e Carlo Pregni di 30 anni abitante a Modena, 1 quali erano stati arrestati venerdì scorso a Saint Vincent perché sorpresi a spacciare valuta falsa ed erano stati sospettati di essere gli autori delle rapine alla Cassa di Risparmio in corso Stupinigl a Torino e della Banca di Brusasco-Cavagnolo, sono risultati al centro di un'associazione a delinquere che si proponeva un nutrito piano di colpi redditizi. Poiché nella loro automobile erano state trovate due rivoltelle, due tute azzurre da meccanico, due barbe Ante e una copia de La Stampa sulla quale figurava uno schizzo di un ufficio, presumibilmente una banca, i funzionari della questura di Aosta avevano immediatamente sospettato che i due fossero autori delle citate rapine, tanto più che In quella alla Cassa di Risparmio 11 rapinatore entrato con le pistole in pugno indossava proprio una tuta da meccanico azzurra. Per| tanto venivano effettuati confron- ti con le vittime del due colpi. L'esito era negativo. La Squadra Mobile di Vercelli, su richiesta di quella di Torino, ha svolto nella giornata di ieri particolari accertamenti sul conto del De Angeli che risulta abitante a Vercelli in via Marco Polo. Nel corso di una perquisizione nel suo alloggio la polizia ha rinvenuto vari grimaldelli rudimentali atti allo scasso, due cappelli a cencio adatti per i mascheramenti e un sacchetto di sabbia ad uso di difesa personale o di offesa. La Mobile vercellese ha anche fermato nella giornata di ieri un individuo poco più che ventenne sulla cui identità viene ancora mantenuto il riserbo. Costui, amico del De Angeli, avrebbe fatto rivelazioni su un grosso colpo che doveva essere compiuto In una banca della città. I giovani — egli afferma — avrebbero costituito una vera e propria società per effettuare i colpi e per suddividere i bottini in base ad una compartecipazione ben precisata. La società porterebbe il nome di Italfur. Le rivoltelle, le barbe Unte, 1 cappelli a cencio sarebbero serviti per l'Imminente inaugurazione della serie di colpi in grande stile che la gang aveva In programma. — Le indagini del Commissariato di Miratlorl hanno portato alla identificazione dei due giovani che la mattina del 31. maggio scorso avevano tentato di compiere una rapina nell'ufficio dell'impresario edile Giuseppe Mandino in via Madonna delle Rose. L'impiegata Maria Piera Ribet aveva dimostrato in quella drammatica circostanza buona dose di coraggio é di sangue freddo. La sua resistenza opposta ai malviventi aveva permesso che accorressero in suo aiuto 11 figlio del Manolino ed un suo amico che si trovavano nel locali attigui. I delinquenti, vista la mala partita, erano stati costretti a battere in ritirata. Ma qualcuno 11 aveva visti, oltre alla ragazza e ai due giovani che erano accorsi in suo aiuto, Il dottor Pedulo del Commissariato Miraflorl, coadiuvato dal brigadiere Bermano e dall'agente Camisa, raccoglieva minuziosamente tutte le possibili testimonianze sul comportamento del due e sulle loro caratteristiche. A poco a poco i sospetti convergevano su due giovani muratori dell'apparente età di 22 anni, uno del quali aveva preso in prestito un po' di denaro da un commerciante della zona lasciando a garanzia il prò prio nome e cognome, senza pero farsi più vedere. A questo punto giungeva al Commissariato una Inaspettata notizia: il gestore di un albergo del rione denunciava che due Individui avevano dormito nel suo locale per alcune notti allontanandosi poi senza saldare 11 conto. Il nome di uno del due corrispondeva a quello fornito dal negoziante.

Persone citate: Bermano, Camisa, Carlo Pregni, De Angeli, Italo De Angeli, Manolino, Maria Piera Ribet