Il fulmine si abbatte su una draga e paralizza il guardiano nella cabina

Il fulmine si abbatte su una draga e paralizza il guardiano nella cabina Durante l'imperversare di un furioso temporale a Grugliasco Il fulmine si abbatte su una draga e paralizza il guardiano nella cabina La folgore avvolge l'escavatrice con una vampata: l'operaio si accascia e rimane per due Il trasporto all'ospedale - Un altro fnlmine ha ucciso due mucche ore senza soccorsi Due fulmini si sono abbattuti sulle campagne di Grugliasco nel pomeriggio di ieri nel corso di un violentissimo temporale: uno ha ucciso due mucche e l'altro si 6 scaricato su di una escavatrice nella quale si trovava un uomo che è rimasto paralizzato. La prima scarica è caduta alle 17,45. In un campo nei pressi del cimitero stava pascolando una màndria di lina quindicina di mucche di proprietà dell'agricoltore Michele Bonino che ha la cascina nelle vicinanze, in via Cotta 3. La mandria era custodita da un guardiano il quale, al primo annuncio dell'acquazzone si era rifugiato sotto una pianta, poco distante dalle bestie. Improvvisamente egli ha udito un rombo assordante. Stravolto dal terrore, ha visto a pochi passi di distanza due mucche stese al suolo, fulminate. Le altre stavano fuggendo all'impazzata per la campagna. Anche 11 guardiano non ha saputo resistere alla paura e sotto lo scrosciare dell'acqua si è precipitato verso la cascina a dare l'allarme. Poco dopo le 19 un secondo fui mine è caduto nelle immediate vicinanze della zona già colpita. Ne è rimasto vittima 11 guardiano di una fabbrica, Salvatore Paterno, di 28 anni, abitante a Resi di Caltanisetta. Da circa due settimane era giunto a Grugliasco dal Meridione assieme alla moglie, a un Aglio di due anni e mezzo, al suocero e a due cugini. Aveva tro- lllllllllllllllllllllllllllllllllltlllllllllltlllllillllllt 1111111111M11M1M1M M E1111111M M i 1111M vato occupazione dopo pochi giorni; doveva stare ogni notte di sorveglianza a una grossa escavatrice della Ditta Incas, che ha la sua sede a Torino in via S. Francesco d'Assisi 23. La pesante macchina, che può spostarsi sul terreno per mezzo di cingoli, si trova nei press- del cimitero in una cava dalla quale si estrae la ghiaia per la pavimentazione della nuova strade destinata a collegarc Grugliasco a Torino. Il lavoro di Paterno consisteva nell'effettuare un turno di guardia alla escavatrice dalle 16 quando gli operai cessano il lavoro fino al mattino alle 6 quando il lavoro era ripreso. Ieri, come al solito il Paterno era andato al suo posto alle 18 e si era sistemato nella cabina di guida della macchina per essere riparato dalla pioggia. Il temporale mulinava sulla sua testa con grande fracasso e i rovesci si abbattevano con una violenza tale da ridurre la visibilità a poche centinaia di metri. AH'improvviso H Paterno vedeva davanti a sé una grande fiammata, che avvolgeva tutta l'escavatrice mentre un boato percuoteva l'aria; la stessa macchina aveva un sussulto. Da questo momento il guardiano perdeva la conoscenza. Solo molto più tardi, presumibilmente una mezz'ora dopo, egli poteva riacquistare i sensi; ma era incapace a muoversi. Diluviava ancora e il cielo, invaso da basse nuvole, si era fatto scuro. Il Paterno avrebbe voluto alzarsi, correre a ohledere aiuto, ma la sua volontà non riusciva a tradurre in movimento i suoi desideri. Era finito giù dal sedile, sul pavimento della cabina. A tratti riusciva ad emettere qualche gemito. I suoi lamenti venivano uditi alle 21 da un contadino, Giuseppe Melllli abitante in Strada Gerbido di Grugliasco, il quale stava transitando al margini della cava. Il Melllli raggiungeva la escavatrice e quando constatava che H guardiano non era nelle condizioni di reggersi in piedi, lo incitava a resistere ancora un poco e faceva ri ■ililiiiliiiiin llllllilllllllliillllimilllllllllll torno di corsa in paese. In un bar rintracciava il suocero e i due cu ginl del Paterno e 11 informava di quanto era accaduto. Mentre essi partivano alla volta della cava, il Melllli telefonava alla Croce Rossa di Torino che Inviava una autoambulanza. Poco dopo il guardiano poteva essere sdraiato sulla barella e accompagnato al Maria Vittoria. Solo nella tarda serata lo « choc » che lo aveva colpito andava atte nuandosi e il Paterno riusciva a compiere qualche movimento. Una gamba tuttavia gli era rimasta ancora priva di ogni sensibilità. I medici dell'ospedale, dopo le cure del caso, lo hanno ricoverato in osservazione. Salvatore Paterno immobilizzato dalla scarica della folgore l

Persone citate: Giuseppe Melllli, Michele Bonino, Salvatore Paterno

Luoghi citati: Assisi, Grugliasco, Torino