L'ergastolo alla madre assassina vent'anni di carcere all'istigatore

L'ergastolo alla madre assassina vent'anni di carcere all'istigatore OH t amanU MmboUat* hanno evitato fa gHigUottiua L'ergastolo alla madre assassina vent'anni di carcere all'istigatore I due più famosi penalisti di Francia hanno diteso gii imputati - L'avvocato Gorgon ha tentato invano di addossare alla donna l'intera colpa -1 giurati di Blois hanno concesso le attenuanti generiche (Dal nostro corrispondente) Parigi, 2 giugno. La Corte d'Assise di Blois ha condannato stanotte ai lavori forzati a vita Denise Labbé, la ragazza che uccise la sua bambina di due anni per dare una prova d'amore all'amante, e a venti anni di lavori forzati il tenente Jacques Algarron, l'amante che la spinse a compiere il delitto. I due amanti hanno ascoltato la sentenza senza reazioni; soltanto il pallore tradiva la loro emozione. Quando essi sono stati condotti fuori dell'aula, il pubblico ha discusso vivacemente la sentenza: ieri il P. M. aveva chiesto la ghigliottina per Denise ed i lavori forzati a vitr. per il tenente. Ad entrambi sono state riconosciute le attenuanti generiche. ■ Al tremendo compito di difendere i due amanti, avevano dedicato oggi tutte le loro risorse t due pia famosi penalisti francesi: René Floriot per il tenente, Jacques Algarron, e Maurice Gorgon per Denise Labbé. René Floriot ha 54 anni od ha iniziato relativamente tardi la professione forense perché, prima di laurearsi, era stato impiegato, come il padre e tutti i suoi parenti, che appartengono ad una famiglia di piccoli funzionari parigini. I1 suo primo successo in Corte ■ d'Assise fu la difesa di Magda Fontanges, la giornalista amante di Mussolini che aveva tentato di assassinare l'ambasciatore francese De Chambrun. Da allora il suo nome si ritrova in tutti i più clamorosi affari giudiziari di questi ul- timi venticinque anni. Dopo la guerra, l'avv. Floriot ha difemiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiMiiiiiiiiiiiii iiieiiiiiii so molti dei principali collaborazionisti dei tedeschi ed è alla sua prodigiosa eloquenza ohe Otto Abetz, ambasciatore di Hitler a Parigi durante l'occupazione, deve la libertà, riavuta di recente dopo pochi anni di carcere. Più anziano di lui di tredici anni, Maurice Gòrgon, membro dell'Accademia Francese, è un principe del Foro parigino. Figlio d'un professore di diritto alla Sorbona, si può dire che sia nato e cresciuto in mezzo ai codici; però la sua inclinazione personale è sempre stata piuttosto per la letteratura. Utia delle sue prime difese fu infatti quella dello scritte re Francis Carco; poi prese parte ai processi retativi alla proprietà delle opere postume di Baudelaire, agli inediti di Mallarmé e a molti altri affari giudiziari suscitati da controversie letterarie. Un'altra delle cause celebri sostenute da Maurice Gargon fu quella per gli oggetti, preistorici. falsificati dall'avventuriero Glozel, un processo che provocò a suo tempo appassionate polemiche fra i più celebri archeologi del mondo. In queste vicende, Maurice Gargon non è mai stato soltanto l'avvocato difensóre, ma un appassionato studioso che si e presentato ogni volta sul banco della difesa con una competenza tecnica specifica, in grado di affrontare la discussione con qualsiasi perito. Nel 1921, dovendo trattare a Bordeaux un processo di stregoneria, fu portato ad interessarsi di quelle questioni con tanto impegno, che i teologi dovetto- -ro riconoscere la sua profónda iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiMiiiiiitiisiiiiiu dottrina in materia. In quella occasione, sarisse in francese arcaico «La t'ita esecrabile della strega Guilli mette Babin », un'opera considerata ormai classica sui pregiudizi del Medio Evo. Oggi, i due penalisti si sono affrontati nella Corte d'Assise di Blois, ma è mancato tanto all'uno quanto all'altro u più piccolo elemento per poter costruire una tesi difensiva veramente valida. Il vecchio avvocato sosteneva che Denise Labbé, la ragazza che ha ucciso la sua bambina di due anni per dare una prova d'amore all'amante, era stata stregata, ma non aveva a sua disnoslzione i documenti di archivio, coi quali gli era stato possibile un tempo ricostruire la « vita esecrabile » di Guillemette Babin. /I suo antagonista più giovane negava quest'affermazione, cercava di dimostrarne la assurdità, ma neppure lui aveva il sostegno di una prova con creta. Tanto Maurice Gargon quanto René Floriot hanno dovuto cercare di convincere i giurati servendosi unicamente delle dichiarazioni contrastanti dei due imputati. Chi di loro aveva detto la verità f Bisogna riconoscere che la sentenza non è bastata a risolvere completamente il tremendo dubbio. < Non parliamo di stregoneria — ha detto l'avvocato 'Floriot a difesa del tenente —. Si tratta d'una passione sensuale, che legava Denise al suo amante quando questi era già stanco dt lei. La ragazza ha creduto che l'ostacolo fosse la s»;i bambina e l'ha sacrificata sperando di riconquistarlo. E' come se si condannasse un uo ma per il suicidio della donna che ha respinto ». Non meno eloquente è stato Maurice Gargon, che aveva il vantaggio di poter rileggere ai giurati l'unico documento scritto esistente nell'incartamento la lettera che Denise Labbé inviò a Jacques Algarron pochi giorni prima di compiere il de litto. Quella lettera è una prova schiacciante a carico dell'ufficiale. < Mi vedo già in prigione in attesa del verdetto — scriveva allora la madre sciagurata. — Sarà difficilissimo: la bambina è sempre con la nonna. Non succederà niente sabato. L'amore sarà più forte che la paura, e il diavolo più forte che Diot Vorrei avere davanti a me i tuoi occhi stasera e tutto sarebbe semplice ». L'avv. Floriot ha replicato all'arringa dell'avv. Gargon ma come avrebbe potuto essere ormai possibile, dopo la lettura di quella lettera, far credere che il ten. Algarron non fosse stato il diabolico ispira toro del delitto f Lo sue parole hanno comunque impressionato la giuria, formata in massima parte di agricoltori. Essa ha discusso due ore prima di \iemettere il verdetto, però la responsabilità dei due amanti risultava troppo evidente perché la loro sorte potesse venir dissociata nolla sentenza che hi determinato la pena. FSRig—cgBlidtNdLdBBcr«lGC Denise Labbt e Jacques Algarron, 1 due amanti condannati dalla Corte di Assise

Luoghi citati: Bordeaux, Francia, Parigi